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Recensione: “Il volo dello scricciolo” di Jessica Hellskyn (serie Scricciolo #1)

Care Fenici, oggi Ipanema ci parla di “Il volo dello scricciolo” di Jessica Hellskyn (serie Scricciolo #1)

Lucinda è la nuova arrivata al liceo, la sfida perfetta per Ian, il cattivo ragazzo dietro cui tutte sbavano. Ma scoprirà che Lucinda non è così ingenua come crede, e che il suo cuore è ancora in grado di battere forte.

Sul monte Roter la vita trascorre tranquilla, forse troppo per la giovane Lucinda che, dopo una storia d’amore durata due anni, desidera scoprire altre realtà, provare nuove emozioni. Quando il padre muore in seguito a un tragico incidente, la ragazza si trasferisce in città, dove abita la zia. Cambia scuola, conosce nuovi amici, eil cuore torna a battere per Ian, un ragazzo ribelle e attraente che usa le ragazze come fossero calzini. Lucinda sa che dovrebbe evitarlo, eppure fatica a resistergli. Una serie di pericolosi e intricati eventi segneranno le vite di Lucinda e Ian, insinuando ulteriori dubbi nei desideri di entrambi.

Scrittura perfetta questa di Jessica Hellskyn, ma dalla Delos non c’è da aspettarsi niente di meno. Storia che inizialmente appare un po’ stereotipata: Lucinda, la ragazza goffa che, come una farfalla, dal bozzolo informe di vestiti da boscaiolo, si trasforma in leggiadra fanciulla sensualissima alla prima occasione. Ian, il “bad boy”, sprezzante e irrispettoso dei sentimenti altrui che rimane folgorato dall’unica ragazza che sembra non sbavargli dietro.

Ma la narrazione sicura e diretta potrebbe convincere il lettore a continuare fino alla fine e non deluderlo. Il primo episodio consta di poche pagine, che però promettono sviluppi interessanti riguardo a una storia che prepara all’angst in agguato nel secondo episodio.

L’unico problema: la poca chimica tra i due personaggi. Pur ben impostata e tecnicamente ineccepibile, la storia di Ian e Lucinda non mi ha preso molto. Non sono riuscita a connettermi con entrambi i personaggi. Del resto è difficile riuscire a empatizzare con una persona che praticamente violenta la migliore amica della protagonista di cui Ian, in teoria, dovrebbe innamorarsi, e poi la lascia tremante e umiliata a leccarsi le ferite dopo averla insultata.

Il progetto dell’autrice è assai chiaro: quello di redimere il bad boy attraverso il sentimento d’amore vero. Tuttavia, in un romance le regole ci sono e forse anche per una ragion veduta: il leader romantico maschile può – anzi, forse deve – essere un Alpha brutale e anche poco incline all’onestà, ma l’eroina di cui si innamora lo cambierà fino a renderlo una persona diversa e più giusta. Mi auguro che nei successivi capitoli di questa trilogia, questa maturazione e questo cambiamento ci siano e che vengano descritti in maniera credibile. E spero che l’elettricità tra i due protagonisti non sia solo fatta di scintille improvvise.

In ogni caso apprezzabile la scrittura dell’autrice, tecnicamente decorosa.

 

 

 

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