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Recensione: “Il signore del piacere- serie Dalle Stalle alle Stelle #2” di Erica Ridley

Care Fenici, oggi Lucia ci parla di “Il signore del piacere” di Erica Ridley

L’insignificante ‘brava ragazza’ Camellia Grenville apre bocca solo quando è costretta a cantare alle serate musicali organizzate dalla sua famiglia. Almeno fino a quando non si intrufola nel ballo in maschera più scandaloso della ton per conto di sua sorella e si ritrova tra le braccia – e nel letto – dell’uomo che aveva giurato di odiare.
Dall’arroganza irresistibile e dalla sensualità svergognata, il famigerato libertino lord Wainwright ottiene sempre quello che vuole. Quando accetta, per scommessa, di crearsi un’immagine da uomo rispettabile nel giro di soli quaranta giorni, non si aspetta di innamorarsi di una misteriosa donna mascherata… né che scoprire la sua identità distruggerà entrambi.

“La signorina Camellia Grenville era fuori dal salotto di sua madre, troppo nervosa per convincersi a bussare. Controllò se ci fossero pieghe sulla sua gonna. Perché era stata convocata nel salotto privato di sua madre? Camellia non veniva mai convocata da nessuna parte. Lei era la figlia brava. Le sue cocciute sorelle minori venivano spesso chiamate a rendere conto delle loro azioni, ma Camellia? Lei, mai. Era quella assennata. Quella timida. La vecchia zitella felicissima di trascorrere il resto della sua tranquilla esistenza negli stessi quartieri in cui aveva vissuto da quando aveva lasciato la nursery, anni prima. Camellia non faceva mai baccano, perché la vita le piaceva esattamente com’era. Comoda. Prevedibile. Mai lontana dalla casa e dalla famiglia. Circondata da libri, musica e risate. La sua paura più grande era che, un giorno, i suoi genitori si sarebbero stancati dell’inopportuna mancanza di disciplina delle loro due figlie minori e avrebbero fatto sposare Bryony e Dahlia ai primi corteggiatori decenti, lasciando la casa innaturalmente tranquilla e Camellia tutta sola. Le sudarono le mani. Forse era proprio quello che stava succedendo. E lei, in quanto sorella maggiore, avrebbe dovuto dare la notizia alle altre.”

Michael, Conte di Wainwright, è un uomo giovane e di aspetto piacevole, affascinante e ricco, e tutte le donne del ton, sposate e non, vorrebbero avere le sue attenzioni, e la possibilità di diventare la sua Contessa. Da tempo è perseguitato da vignettisti che creano caricature di ogni avvenimento a cui partecipa, disegnandolo come un impenitente dongiovanni sempre attorniato da bellezze, e ignorando completamente le tante qualità che possiede. Ora è veramente stanco di tutto questo, al punto da fare una scommessa nella sua bisca preferita: riuscirà a rimanere fuori dai giornali per quaranta giorni, e riuscirà a rifarsi una reputazione.
Se Michael è conosciuto da tutti, Camellia Grenville è il suo opposto, la figlia perfetta in una famiglia di originali, quella che passa sempre inosservata. Ora però, dopo averla quasi sempre ignorata, i suoi genitori hanno deciso per lei un fidanzamento che la porterà lontano dal fratello e dalle sorelle che lei adora, in una tenuta vicino alla Scozia. È stato scelto per lei un uomo maturo, privo di umorismo e che, forse, la priverà di ciò che le ha permesso di sopravvivere a una vita monotona: il suo canto, che la madre utilizza come richiamo nelle serate danzanti della sua famiglia, in cui le è permesso usare la sua straordinaria meravigliosa voce. Manca poco al fidanzamento ufficiale, ed è per questo che, spinta dalle sorelle, per una volta si concede qualcosa che non ha mai fatto, essere ardita, prendendo il posto della sorella Bryony a uno degli scandalosi balli in maschera del Duca di Lambley, personaggio che abbiamo conosciuto nel libro precedente della serie. Ed è proprio al ballo che Camellia viene in contatto con un uomo affascinante e mascherato, che la salva dall’essere importunata e comincia a parlare con lei. Per Camellia la maschera è l’opportunità di dire, ed essere, ciò che ha sempre nascosto e trova in Lord X, come si chiamano tutti gli uomini che partecipano al ballo in incognito, un’anima affine. La fine di quella strana serata la porta a desiderare di rivederlo, e vi sono ancora quattro serate in maschera prima che l’uomo che deve sposare ritorni. Nessuno dei due sa chi sia l’altro, eppure settimana dopo settimana si sentono sempre più in sintonia, ma cosa accadrà quando scopriranno le loro vere identità e Camellia scoprirà di essersi innamorata dell’uomo che le sorelle odiano?
Michael è ben diverso da come appare, ma il ton non riesce mai a guardare oltre le apparenze. Gli uomini lo ammirano e lo invidiano, senza sapere che oltre alla bellezza, e alla bravura come amante, è uno studioso delle stelle e ama l’arte, soprattutto la musica. Nel suo passato il dolore per la perdita dei genitori, soprattutto della madre molto amata, una donna che adorava suonare l’arpa, e per questo Michael le colleziona, strumenti bellissimi che però non ha mai imparato a suonare. Eppure anche questa sua passione viene travisata, e la sua sala della musica piena di arpe preziose viene citata come un luogo in cui avvengono perversi baccanali. Le sorelle di Camellia poi lo odiano, per qualcosa che il nobile non si è nemmeno reso conto di aver fatto: ha privato Dhalia, l’altra sorella di Camellia, del supporto economico di nobili patronesse. Dame che stavano per fare una congrua donazione al suo istituto e che, alla sua entrata nella sala da ballo, si sono immediatamente dimenticate della giovane attirate dalla sua presenza come da una sorta di pifferaio magico. Ignaro di ciò che stava accadendo, Michael si troverà spesso incapace di capire come mai le sorelle Grenville lo detestino tanto.
Dhalia, del resto, scopriremo, ha un modo tutto suo di sovvenzionare il suo istituto, e il prossimo capitolo la vedrà messa alle strette. Solo dietro una maschera entrambi i protagonisti possono essere se stessi, e la tela di attrazione che si intesse incontro dopo incontro è molto piacevole e intrigante. Il loro innamorarsi senza mai essersi visti in volto risulta convincente, non è la bellezza fisica per una volta a contare, ma il sentirsi in sintonia, sentendosi compresi. Ma le loro rispettive identità, una volta venute alla luce, porteranno un sacco di problemi, ma anche un inaspettato coraggio e voglia di libertà.
Scritto in modo molto piacevole e scorrevole, è sicuramente un capitolo migliore di quello che lo ha preceduto e avremo modo anche di rivedere il protagonista Del signore della Fortuna alle prese con il suo nuovo lavoro e ancora felice. Una storia non banale, che pur con la parte finale abbastanza inverosimile, fa trascorrere ore piacevoli e senza grandi affanni, regalando una storia d’amore dolce e a tratti divertente.

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