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Recensione:Le ali di Rebecca Quasi

“Dopo aver deposto la bambina nella culla e averla coperta, Bianca raccolse i propri abiti e andò a vestirsi in bagno. Adriano sorrise di quel pudore. Girare nuda sì, vestirsi davanti a lui, no..”

 

Una figlia appena nata, una promessa alla quale non può sottrarsi e un futuro tanto incerto quanto doloroso, sono ciò che Adriano Abregal, ingegnere di Formula Uno, si trova a dover affrontare. Il fatto che al suo fianco ci debba per forza essere Bianca Bastiani, una ballerina dallo stile di vita turbolento, non è certo incoraggiante. E per far funzionare la cosa i due “soci” studiano un patto blindato e preciso come un pit stop, una terra di nessuno asettica e impersonale dove all’apparenza sentimenti e  passione non dovrebbero avere diritto di cittadinanza.

 

 

Fantastico ritorno di Rebecca Quasi al romance contemporaneo con questo piccolo capolavoro,una chicca imperdibile per le amanti delle belle storie d’amore che l’autrice sa raccontarci.

Due protagonisti forti, ognuno con una personalità ben definita e con caratteristiche importanti: entrambi innamorati della piccola Teo, nata già orfana della mamma e coinvolti sin da subito nella sua vita.

Adriano e Bianca si conoscono poco prima che Adriano incontrasse e sposasse Mavi, una maestra di scuola dell’infanzia piena di vita e di speranze per il futuro, che va incontro al matrimonio e alla maternità con l’entusiasmo e con l’ottimismo che da sempre la contraddistinguono e che viene tristemente tradita.

Adriano non immagina però che quella ballerina dritta come un fuso e con un corpo pieno di muscoli e di energia tenga nascosta dentro di sè una giostra di sentimenti e di dedizione assoluta per lui, scambiandoli con affetto per la bambina e per il ricordo incancellabile della sua migliore amica.

Con efficienza Bianca organizza la vita della piccola Teo e di Adriano, a cui dà solo un mese di tempo per sfogare il dolore della vedovanza, prima di tornare nei ranghi di padre.

Inevitabile, anche per allontanare la bimba dalle grinfie di nonni indesiderati e rapaci, il matrimonio tra i due, contratto come un patto solo per il bene e la sicurezza dell’orfanella.

Inizia così uno strano rapporto fatto di vita quotidiana, scambi di battute al vetriolo e un continuo studiarsi a distanza; se Bianca sa tutto di Adriano, persino il giorno del suo compleanno, lui non sa nulla di sua moglie, arrivandone a scoprire lati nascosti dalla copertina patinata di un settimanale.

Un vortice di incontri e scontri, amplessi bollenti e appassionati, dolorosi litigi attenderà i due sulla loro strada, ma sarà un percorso che varrà veramente la pena di percorrere insieme.

Ancora una volta lo stile asciutto ed emotivamente vivace di questa autrice fa centro nel cuore del lettore, che vive le vicende dell’ingegnere Adriano Abregal e della moglie Bianca Bastiani, famosa ballerina, in prima persona e con il fiato sospeso, rimanendo incantato dalle emozioni che Rebecca Quasi tesse così bene nelle pagine dei suoi romanzi. Imperdibile.

 

 

 

 

 

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