Recensione:La questione dell’erede di Rebecca Quasi

Autore:Rebecca Quasi
Data di pubblicazione: il 26 giugno 2025
I duchi di Ravensmoore si sono sposati in circostanze particolari, e i loro accordi prematrimoniali non prevedevano nessun tipo di convivenza, né di intimità. D’altra parte il duca aveva già un ottimo erede in John, figlio di suo cugino.
Dal giorno delle nozze sono passati nove anni in cui le Loro Grazie non hanno trascorso una sola notte sotto lo stesso tetto.
Quando però spunta dal nulla un parente più prossimo, dalla pessima reputazione, il duca e la duchessa si vedono costretti a modificare gli accordi presi, al fine di produrre un erede.
La Questione dell’Erede ci trasporta nell’intrigante mondo dell’alta società inglese, dove i Duchi di Ravensmoore vivono un matrimonio di facciata, un’unione sigillata più da contratti che da sentimenti. Per nove lunghi anni, il Duca e la Duchessa hanno mantenuto una rigorosa distanza, con accordi prematrimoniali che escludevano convivenza e intimità, forti della presenza di John, il cugino erede del Duca.
La trama prende una svolta inaspettata e avvincente quando un parente sconosciuto, dalla reputazione tutt’altro che impeccabile, fa la sua comparsa, minacciando la linea di successione dei Ravensmoore. Questa irruzione costringe i due protagonisti a rimettere in discussione gli accordi presi e a considerare l’impensabile: la necessità di concepire un erede.
Il romanzo promette di esplorare le dinamiche complesse di un matrimonio combinato, la tensione tra dovere e desiderio, e la progressiva evoluzione di un rapporto che nasce da una necessità e potrebbe sbocciare in qualcosa di più profondo. Come reagiranno il Duca e la Duchessa a questa nuova imposizione? Riusciranno a superare i nove anni di estraneità e a trovare un terreno comune, non solo per il bene del casato, ma anche per il proprio?
Ciò che rende La Questione dell’Erede particolarmente attraente è il fatto che porta impresso il sicuro marchio di fabbrica dell’autrice Rebecca Quasi. I lettori che già apprezzano il suo lavoro ritroveranno il consueto brio e stile che caratterizzano le sue opere, con dialoghi brillanti, personaggi ben delineati e una narrazione scorrevole che cattura l’attenzione fin dalle prime pagine.