Recensione: L’angelo guerriero di Gena Showalter

Gli Angeli delle Tenebre: impavidi guerrieri che lottano contro il male, rischiando di perdere l’immortalità e di essere cacciati per sempre dal Regno dei Cieli…
Le terribili sevizie che ha subito in passato hanno reso Thane il più spietato guerriero dei Cieli. Il suo motto è Nessuna pietà, eppure qualcosa lo ha spinto a salvare Elin Vale dalle grinfie della crudele Kendra. Quella bellissima giovane per metà umana e per metà Fenice attizza il fuoco dei suoi più oscuri desideri come nessuna donna è mai riuscita a fare, e accende dentro di lui sentimenti che era convinto di non poter provare. Ma l’ossessivo istinto di protezione che risveglia in lui è una minaccia per il loro amore appena sbocciato, e costringe Thane ad affrontare le proprie pulsioni distorte, e a entrare in un mondo in cui la passione è potere e vincere significa arrendersi…

Fenici, siamo giunte al terzo capitolo di questa saga e, lasciatemelo dire, non annoia mai! In genere, se non sono scritte e strutturate bene stufano, ma non è questo il caso.

Stavolta l’autrice entra nel dettaglio della storia di Thane, angelo guerriero degno,grazie alla sua bellezza, di stare su una copertina di qualsiasi magazine vi venga in mente! Anche se è un angelo, però, é stato soggiogato ed è alla mercé di Kendra, una fenice che non accetta un no come risposta. Il nostro Thane, infatti, non va con la stessa donna due volte di fila, per quale ragione? Per tanti motivi ma soprattutto perché, come dire, si dovrebbero letteralmente riprendere dopo una notte di follegiamenti con lui che non è di certo un amante dolce e mansueto.

Ma anche il suo modo di fare sesso ha radici profonde dentro il suo animo.

A liberarlo dalla prigionia é una fenice mezzosangue di nome Elin che vede per la prima volta il nostro Thane, nudo come mamma l’ha fatto, mentre va alla ricerca di Kendra, e rimane allibita sia per la sua bellezza statuaria sia per quello che ha tra le gambe.

Decide di salvarlo perché sa che Kendra sta abusando del suo potere alle spese di un Inviato e perché, facendolo fuggire, spera che la porti con lui e la sottragga allaschiavitú.

È una ragazza che ha cercato, da quando è stata catturata, di sopravvivere perché le fenici non ci sono andate leggere con lei e anche perché, in generale, non è un popolo molto mansueto.

Ha un carattere dolce, mi sono piaciuti tanto gli scambi con il suo io interiore che rende la lettura scorrevole e simpatica ma soprattutto è una che ragiona! Non come quelle senza cervello che non appena vedono qualcosa di storto non parlano e fanno il diavolo a quattro, anzi! Più i due staranno vicini più capiranno che sono fatti l’uno per l’altro ma, come al solito, invece che avvicinarsi si boicotteranno un po’ di volte come due scemi ma, nonostante tutto, alla fine si aiuteranno a vicenda nel superare i propri punti deboli.

Ad aiutarli, però, ci saranno anche altri personaggi di contorno e la lotta contro il male si intensificherà ancora di più con alleanze improbabili e misteri come quello di Bjorn (chi ha letto i romanzi precedenti sa di cosa parlo) che verranno svelati e che, almeno a me, ha lasciato di stucco.

Un romanzo completo dove non verranno meno le scene divertenti come la serata solo donne al Downfall, la gara di dodgeball con i massi dove volano battute irriverenti o le scene in cui Thane imparerà a fare l’amore e raggiungerà l’apice del piacere in un modo che mai avrebbe potuto immaginare. Verso la fine del libro,infatti, i più deboli di cuori rischieranno di versare anche qualche lacrima.

Quello che è presente in maniera palese in tutti i romanzi e anche in questo, è che tutti possono cambiare, mutare e che la fede e la verità la fanno da padrone.

Quando tutto è difficile il lieto fine é sempre dietro l’angolo perché l’altissimo, come lo chiamano nel romanzo, è buono e aiuta sempre tutti coloro che pregano e credono in lui anche se durante la nostra esistenza non siamo stati totalmente santi! E,soprattutto, che non ci si può salvare da soli, che anche se ci consideriamo isole, in realtà non lo siamo e si ha sempre bisogno di qualcuno che ci aiuti e ci sostenga anche in cose che ci riescono poco bene, come ad esempio cucinare dolci. Pocoimporta che sia un amico, una compagna o un Inviato pronto a spaccare culi a destra e a manca, l’importante è avere e trovare quella persona che sia disposta a tutto per voi e che vi migliori, vi svolti la giornata e vi faccia sorridere anche nei momenti più bui.