Recensione: La preda perfetta di Lee Savino

Le regole della Caccia: la preda avrà un vantaggio di dieci minuti per iniziare a correre.

Al segnale, il cacciatore entrerà nel bosco. La Caccia è iniziata.

Se la preda non viene catturata prima della mezzanotte, riceverà 10.000 dollari.

Se riesce a resistere fino all’alba, riceverà 100.000 dollari.

Ma se il cacciatore riesce a prenderla, sarà sua per tutta la notte.

C’è un’ultima regola segreta che solo il cacciatore conosce: ciò che il cacciatore prende, se lo tiene. La sua preda diventerà la sua eletta, la sua prescelta. Apparterrà a lui. Per sempre.

Che la caccia abbia inizio…

Care Fenici, immaginate una villa imponente attorniata da fitti boschi, una donna dai capelli rossi nuda che fugge e un uomo con una maschera e gli occhi crudeli che la insegue. Il tempo è tutto, se la rossa riuscirà a sfuggire fino all’alba avrà un premio in denaro, ma se non dovesse farcela la bestia avrà la sua vita. 

Non è malaccio come intro vero? Ed è esattamente la moda del momento, non scrivere un emerito accidente nella trama, ma anzi, lasciare il lettore con la curiosità di sapere cosa potrebbe succedere, beh: donna nuda nel bosco, uomo ferino dagli occhi spietati, quindi non prendiamoci in giro, diciamo che sicuramente non giocheranno a dama tutta la notte. 

La storia è decisamente molto semplice, l’autrice ha cercato di inserire qualche accenno intrigante, ma con scarso successo a mio parere. 

Elodie, la rossa, ha toccato il massimo della scala Richter in quanto a sfiga, mollata dal fidanzato, piena di debiti, con una sorella depressa e nipoti da crescere. Quando le viene offerta la possibilità di guadagnare soldi “facili” la coglie prontamente, di certo non si aspettava di essere inseguita da Jaeger, un membro della Fraternitas, una società criminale che tra un omicidio e l’altro aiuta i giovani orfani della città ad avere un’istruzione e del cibo. Non esattamente una situazione coerente…

La scena intrigante dei boschi dura qualche pagina, il resto riguarda solo loro due, con Jaeger che si fissa sulla rossa e decide che lei sarà la sua donna, in barba ciò che pensa lei. A non essere affatto d’accordo è il gemello di lui, Kaiser, che trama contro questa nascente relazione. Il resto è sesso, tanto sesso, troppo sesso. 

La trama si regge in piedi a stento, i personaggi non sono affatto analizzati, più che altro l’autrice cerca di toccare il cuore del lettore con vicende emozionanti, difficili, dure, ma francamente mi è sembrato un po’ azzardato. Una società criminale, l’ennesima direi, con tanti milionari dallo sguardo magnetico che pratica strane messe nere e sceglie la propria compagna per la vita tramite pratiche di sottomissione bdsm… visto, rivisto e stravisto. Ovviamente hanno anche i club con le spogliarelliste, rituali con sangue zampillante, e tanti killer. Il brodo è sempre quello. 

Poteva essere meglio costruito? Decisamente sì, comunque sia ha del buono, anche se in questo momento non mi suvviene nulla – scherzo! – ma l’ho letto in davvero pochissime ore, di certo l’inizio è seducente e non se la cavano male nemmeno le scene finali. Ve lo consiglio? Sì e no. Se cercate un erotico intrigante in cui sangue, morte e sesso si intrecciano allora leggetelo, non fatevelo sfuggire. 

Dany