Recensione: Finding Perfect di Colleen Hoover

Daniel, Six, Holder, Sky e Breckin stanno organizzando una cena per festeggiare insieme il giorno del Ringraziamento a casa dei genitori di Sky. Ma quando Daniel trova finalmente il coraggio di parlare con Six e porre le domande difficili che ha evitato troppo a lungo, scopre con amarezza che è proprio il segreto che condividono a gettare un’ombra sulla festa. Mentre entrambi si trovano a fare i conti con la possibilità di non sapere mai cosa sia davvero successo dopo il periodo trascorso da Six in Italia, Daniel intraprende una ricerca disperata alla scoperta della verità, deciso a fare di tutto per aiutare la persona che ama più di ogni altra. Ma riusciranno davvero a trovare le risposte che cercano, e queste saranno in grado di guarirli o finiranno per distruggerli? Il loro legame sopravvivrà a ciò che emergerà o sarà proprio la verità a segnare la fine della loro storia?Cosa si può dire ancora di Colleen Hoover? Personalmente ho solo belle parole. La leggo da tempo immemore, ho amato tutti i suoi libri, e alcuni mi sono rimasti particolarmente nel cuore. La novella di cui vi parlo oggi è legata proprio ad alcuni di questi: Le coincidenze dell’amore (Hopeless), Le sintonie dell’amore (Losing Hope), Un ricordo ti parlerà di noi (All your perfect), Finding Cinderella. Con questo racconto si chiude il cerchio, ritroviamo tutti i protagonisti delle opere citate, che mi hanno fatto sognare e soffrire come non mai! Nonostante siano passati anni, queste storie sono radicate nella mia memoria, impossibile dimenticare Sky e Holder, Quinn e Graham, Six e Daniel. Proprio a questi ultimi due è dedicata Finding Perfect e sono felice per il lieto fine alternativo che l’autrice ha voluto dargli, se lo meritavano assolutamente. 

Non saprei nemmeno come descrivere il momento che io e Six stiamo vivendo. È la cosa più bella che mi sia mai accaduta. Non credevo di poter piangere di felicità. […] Siamo un casino, un enorme e stupido casino, ma è davvero fenomenale. 

La scrittura di Collen Hoover è sempre molto evocativa, questa volta il punto di vista è solo quello di Daniel, e si sente tutto il suo struggimento per la malinconia e il dolore della sua Six. Farebbe di tutto per vederla sorridere di nuovo e, visto che oltre che cocciuto è anche “molesto” (come gli dicono le sorelle), ci riuscirà. Dopo una ricerca ai limiti dell’impossibile rintraccia Quinn e Graham, la coppia che in un certo senso ha dato una svolta alla loro vita. E qui taccio, per chi non conosce la storia sarebbe uno spoiler troppo grosso. Questo purtroppo è anche  il limite degli spin-off in generale. 

Unica pecca: avrei voluto più pagine, ma nella vita bisogna sapersi accontentare. Il bello della lettura è che le storie non se ne vanno mai, sono sempre disponibili a farsi ritrovare e, quando ho bisogno di una coccola speciale, queste sono le prime che vado a ricercare. Quindi, in definitiva, visto che voglio che abbiate assolutamente una sorpresa, non posso che consigliarvi di leggere, qualora non lo aveste già fatto, i romanzi citati, per poter apprezzare meglio Finding Perfect e scoprire da voi la genialità di questa autrice che con un colpo da maestro ha riunito personaggi che apparentemente non avevano nulla in  comune.