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Recensione: La vendetta del professor Suzuki di Isaka Kotaro

Titolo: La vendetta del professor Suzuki

Autore: Isaka Kotaro

Genere: Thriller

Editore: Einaudi Stile Libero

Data di pubblicazione: 5 Luglio 2022

Il Cicala ammazza chiunque, soprattutto gli innocenti. La Balena persuade le vittime a suicidarsi. Lo Spingitore agisce ai semafori o nelle stazioni. A Tokyo sono i migliori in circolazione. A chi verrebbe in mente di sfidarli?

Suzuki è un tranquillo insegnante di matematica. Fino al giorno in cui sua moglie non viene travolta e uccisa da un’auto pirata. Sconvolto dal dolore, furioso col destino, Suzuki decide di stanare i responsabili e vendicarsi. Per farlo sceglie il piú catastrofico dei piani possibili: infiltrarsi nella struttura criminale responsabile dell’omicidio – al volante c’era il figlio del boss – e regolare i conti. E questo ingenuo, maldestro dilettante del crimine non immagina nemmeno con chi dovrà vedersela.

 

Care Fenici Isaka Kotaro è un autore che non delude e , dopo il suo primo thriller , ci regala questo nuovo romanzo  “alla Tarantino”. Malavitosi , assassini e disperati si muovono in una Tokyo corrotta  in cui  il Professor Suzuki cerca di compiere la sua vendetta nei confronti di chi gli ha barbaramente ucciso la moglie. 

Un’ ardua impresa per questo improvvisato criminale che si trova a fare la conoscenza con  alcune delle più surreali figure criminali  di Tokyo, muovendosi fra spietati killer e scoprendo che  in quest’ambiente non c’è davvero nulla di innocente, ma anche che nulla può essere bianco o nero. 

Cosi, seguendo le avventure , o meglio disavventure , di questo povero  uomo qualunque, Kotaro ci regala una galleria di personaggi strepitosa, da il  Cicala, a il  Balena, dalla Compagnia Teatrale a lo Spingitore sino al Calabrone, alcuni già nominati nel suo primo romanzo “I sette killer dello Shinkansen”.  La narrazione scorre come un fiume in piena con situazioni surreali, dialoghi quasi farseschi e sangue in grande quantità . Omicidi consumati con una calma e un’ indifferenza che , in questo contesto, non risulta neanche disturbante.La grandezza di questo autore è proprio nel suo regalarci  storie intricate in cui abbondano citazioni e in cui i personaggi vengono resi con molteplici sfaccettature  nel loro essere dannati e assassini, tanto da finire per far sembrare il povero Suzuki il meno normale del gruppo.  Costantemente sballottato nelle situazioni più assurde con personaggi sanguinari e sempre a un punto dalla morte , da cui si salva per una sorta di ingenua fortuna che, alla fine, gli torna sempre utile.

La forza è anche nei dialoghi che costituiscono il fulcro narrativo , l’ambientazione viene solo accennata lasciando un ampio margine proprio alle parole e ai flussi di coscienza di questa umanità perduta. 

Una lettura che scorre avvincente, con una traduzione che rende bene e un editing senza errori. 

La vendetta del professor Suzuki merita tanto per il suo essere un unicum nel genere dei thriller e perché lo stile di Kotaro è davvero impareggiabile

 

 

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