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RecensioneMM: Prima stagione di RJ Scott & V.L. Locey Serie: Harrisburg Railers #2

Titolo: Prima stagione
Titolo originale: First Season
Autore: RJ Scott & V.L. Locey
Serie: Harrisburg Railers (#2)
Data pubblicazione: 8 Ottobre 2019
Casa Editrice: Triskell Edizioni
Traduzione: Midnight Books
Genere: M/M (Contemporaneo – Sport)

Serie “Harrisburg Railers”
01. Cambio di linea
02. Prima stagione
03. Profonde differenze
04. Poke Check
05. Last defense
06. Goal line
07. Neutral zone
08. Hat trick
09. Save tha date

Layton vuole il successo, Adler desidera una famiglia. Come può l’amore rendere possibili entrambe le cose?Layton Foxx lavora sodo per ciò che ha realizzato. L’appartamento, la carriera, la possibilità di farsi un nome e lasciare il segno… deve tutto ai sacrifici che ha fatto. Con una tragedia alle spalle, non desidera e non ha bisogno dell’amore. Poi conosce Adler Lockhart, estroversa e sexy ala degli Harrisburg Railers, e di colpo non può sfuggire all’amore nemmeno volendo.A Adler Lockhart ogni cosa è sempre stata servita su un piatto d’argento. Macchine, ville, soldi, la retta nelle migliori università private della Ivy League. L’unica cosa che gli manca sono dei genitori che si prendano cura di lui, o l’amore di un brav’uomo. Poi Layton entra nella sua vita privilegiata e gli mostra come può essere il vero amore.

La prima stagione racconta la storia d’amore tra un giocatore di hockey e un “risolutore di problemi” o «tizio del marketing». Infatti, la crisi in questione sarà il coming out di uno dei membri della squadra, la cui vicenda è narrata nel primo libro della saga.
Normalmente, nei libri in cui vi è presente una figura sportiva maschile, il personaggio è sempre molto rude e incentrato sulla propria carriera; al contrario, in questo volume, vediamo un Adler molto sensibile e concentrato sul desiderio di avere una famiglia, elemento mancante durante la sua infanzia. Il suo mondo verrà stravolto dall’incontro con Layton, che si dimostrerà molto restio all’approfondire una relazione con uno sportivo a causa di un suo grave trauma giovanile.
La storia risulta molto scorrevole grazie a dei momenti di ilarità e alla presenza di un topic molto importante, cioè l’essere omosessuale in un ambiente carico di testosterone.
La narrazione è in prima persona e si alterna tra i due personaggi principali, dandoci così una visione bilaterale dei fatti; soprattutto, visto che uno dei due personaggi non è molto informato sull’hockey, ci consente di imparare le basi del gioco insieme a Layton, cosa molto rara nei libri sportivi, che danno sempre per scontate le conoscenze. Molto piacevole è la descrizione dei personaggi, molto fighi, ma ritengo un po’ triste il fatto che le scene hot non siano per niente coinvolgenti, se non addirittura deludenti.
Il libro in generale è apprezzabile, con battute divertenti e fraintendimenti, ma in quasi tutti i momenti cruciali sembra mancare la sostanza: la velocità di risoluzione del problema del coming out del personaggio del primo volume, la mancanza dei genitori nella vita di Adler, l’abuso subito da Layton – il quale ha ancora ripercussioni psicologiche legate a quell’evento –, e persino il finale è alquanto scarno di dettagli riguardanti l’uscita allo scoperto di Adler verso il mondo sportivo.
Il tutto lascia intendere che ci dovrebbe essere un altro libro solo per questi due personaggi, cosa alquanto improbabile vista la consuetudine di queste serie, cioè il cambio di personaggi di storia in storia.
Tutte queste mancanze rendono molto difficile immedesimarsi nel libro, ma soprattutto farlo con i personaggi, lasciando così perennemente in sospeso le sensazioni che il lettore potrebbe provare nel leggere la vicenda.

 

 

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