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Recensione: Viktor – Serie Russian Dolls vol. 2 di Scott J. Anna

 

 

TITOLO: Viktor

SERIE: Russian Dolls vol. 2

AUTORE: Scott J. Anna

GENERE: Mafia Romance

EDITORE: Indipendent Publishing

DATA DI PUBBLICAZIONE: 27 Settembre 2020

Alekseij – Russian Dolls vol. 1

Viktor – Russian Dolls vol. 2

Mikhail – Russian Dolls vol. 3

Lungi dall’essere il figlio prediletto di Boris Nikita Ivanov – temuto boss di San Pietroburgo – Viktor cerca con tutto se stesso di portare avanti gli affari di famiglia. Cresciuto all’ombra dei fratelli, l’Organizacija gli ha affidato uno degli incarichi più difficili da accettare per quello che all’epoca era solo un ragazzo: essere il freddo sicario del clan. Ma i rimorsi e i sensi di colpa son difficili da tenere a bada, soprattutto quando l’indole non è quella di un vero e proprio killer. Per questo Viktor arranca e tira avanti a forza di vodka e prostitute, arreso ormai all’idea di dover vivere una vita che non sente propriamente sua. Ma i suoi guai non sono finiti, infatti, all’alba di un giorno qualunque, l’ennesima assurda pretesa della famiglia gli piomberà addosso come un fulmine a ciel sereno: è finita l’epoca dell’alcol e delle belle donne per lui, presto dovrà sposare Emma Kozlov, primogenita di un altro Vor altrettanto potente e oltremodo pericoloso.
Emma è giovane e bellissima, ma colei che all’inizio è solo un mero diversivo per finalizzare un’alleanza fra clan, si rivela una donna ribelle, intelligente e tremendamente simile a lui. Tanto simile che la relazione passionale fra Emma e un agente di polizia rischia di rompere per sempre la storica alleanza fra il Dipartimento e la mafija.
Riuscirà Viktor a tenere a bada la crescente possessività nei confronti di una moglie troppo libera, oppure il suo orgoglio ferito rimetterà in circolo il tossico veleno di un sicario a sangue freddo?

«Sei bellissima, mi piace come sei, come parli, come ti muovi, e mi piace chi sei. Peccato che io sia maledetto fino al midollo, Emma. Ti infetterò con la mia dannazione, ti porterò giù, a fondo con me, perché la mia sola vicinanza ti rovinerà l’anima. Forse in un’altra vita avrei potuto provare. Forse, in un’altra vita… ci riproveremo. Ma non in questa. Stammi alla larga, se puoi. Anzi, trova già da adesso un modo per difenderti da me. Forse ti assegnerò un protettore, non lo so. Ci penserò domani.»

“Io non la volevo questa vita” mi ritrovo a confidarmi. “Volevo studiare, uscire con Alina, una ragazza bellissima che frequentava la mia scuola, ma mio padre ha distrutto i miei sogni nel modo più barbaro possibile.

(Tratto dal libro)

Viktor è il sicario degli Ivanov, il secondo figlio del boss a capo dell’Organizacija di San Pietroburgo. Dei tre fratelli russi, lui è il sopravvissuto, colui che ha avuto il compito più duro e sanguinario ed è stato costretto a fare il lavoro sporco per la famiglia fin da giovanissimo.

Boris Ivanov è ormai anziano, ma un uomo sempre molto temuto che guida il suo impero malavitoso da dietro le quinte, gestendo la vita dei figli a suo piacimento e con l’appoggio della perfida moglie, una donna capace di uccidere a sangue freddo e con le sue stesse mani chiunque osi mettersi in mezzo ai suoi piani.

Viktor è il figlio di mezzo, non è né carne né pesce e mentre l’erede al trono destinato a prendere le redini dell’impero mafioso è l’imperturbabile e prediletto figlio maggiore Mikhail, a lui non resta che nascondersi nel buio della notte per non osservare lo sguardo di orrore e paura nei volti di chi lo vede solo come un assassino.

Il “Caviar” è il locale notturno dove passa la maggior parte del tempo e che gli è stato affidato dopo che Alekseij, il più piccolo dei fratelli che gestiva il locale prima di lui, è andato via dalla Russia, scappando con la sua donna in Florida e cominciando una nuova vita.

In questo stato di apatia e solitudine, la routine quotidiana è segnata da una consuetudine degradante, che comprende solo alcool, droga e belle donne.

Il contributo alla famiglia però, ha bisogno di un’alleanza preziosa nel gioco di potere e quindi cosa c’è di meglio di un patto di matrimonio?

Viktor è costretto a sposare l’intoccabile Emma Kozlov, una delle tre figlie di un potente boss mafioso di Mosca. Le regole prevedono di abbandonare la vita sregolata fatta fino a questo momento, perché da adesso in poi non sono ammessi errori.

La gentil donzella che avrà l’onore di convolare a nozze con il bel sicario non è propriamente felice della scelta del padre, pur sapendo che deve assoggettarsi all’inevitabile. Questa donna bellissima è una bomba a orologeria, una pedina preziosa per il caro paparino e lei, da brava figlia di boss, sa bene come comportarsi e fingere di essere remissiva e accondiscendente. Ma Emma non lo è affatto e quando cala la notte diventa un’altra persona. Ha un amante fra le forze dell’ordine che l’ha resa donna e spregiudicata, fuma, frequenta i locali notturni… insomma, tutto tranne che la santarellina che dovrebbe essere.

C’è qualcosa di animalesco e feroce nel suo modo di prendersi ciò che vuole, qualcosa che mi ricorda me stessa e che mi fa sentire un tutt’uno con lui. Forse siamo le due facce della stessa medaglia, di certo siamo figli dello stesso sistema.

(Tratto dal libro)

Interessante questa accoppiata, due personalità molto simili, con lo strazio nel cuore per una vita che rifiutano e che disprezzano profondamente e la facciata di circostanza per dovere e costrizione.

Un patto li unirà per sopportare l’ennesimo sopruso da parte delle famiglie, un matrimonio che non vogliono assolutamente e che camufferanno con le apparenze, continuando a fare i propri comodi nel privato. Sarà proprio così? Difficile a dirsi per due personalità esplosive e sensuali come loro. Mi sono piaciuti entrambi, molto simili e interessanti, vivaci e spregiudicati ma allo stesso tempo anime tormentate e con un cuore che batte, seppur in profondità.

La caratterizzazione dei personaggi è ben definita, il doppio POV e i ricordi del passato aiutano a conoscere meglio i protagonisti. Il racconto è molto coinvolgente e scorrevole, con la giusta dose di adrenalina, oscurità e romance per una coppia che scoppia!

“Tu non hai nessuna intenzione di rispettare i patti” deduce a un certo punto. Bingo.

“I patti sono fatti per essere infranti” le confermo con un sorriso malefico sul volto.

(Tratto dal libro)

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