Recensione: Vengeance: Snow e i mietitori vendicativi di Theodora Taylor

Vengeance non è solo un gruppo di esecutori. È una destinazione. Un posto dove morale e buon senso restano fuori dalla porta.

Tutte le cameriere del roadhouse in cui lavoro lo sanno: con i Vengeance si compra l’intero pacchetto. I tre enforcer dei Ruthless Reapers non condividono solo il lavoro… ti condividono anche per una notte, se osi salire con loro in una delle stanze al piano di sopra.

Ogni volta che entrano nel locale, mi fissano. Tre lupi che aspettano solo il momento giusto per sbranarmi.

Ma sapete una cosa? No, grazie. Mi mancano solo sei mesi per completare il mio piano quinquennale e diventare una dottoressa certificata. E offrire il mio corpo a tre motociclisti fuorilegge non è sulla lista delle cose sensate da fare. Anzi, ho imparato a mie spese che non ci si può fidare di nessuno, se non di se stessi.

Quindi, no. Assolutamente no. Nemmeno se mi fanno vibrare lo stomaco e risvegliano zone del mio corpo che erano decisamente in letargo con pensieri… molto poco raccomandabili. Non devierò dal mio piano quinquennale.

Poi però il fidanzato di mia zia mi aggredisce. E in un attimo, sto chiamando i Vengeance come ultima risorsa. Il momento dopo, mi risveglio nel loro letto.

Ora sono loro ad avere me. E i Reapers non corteggiano. I Reapers POSSEGGONO.

Nuovo piano: capire come scappare da questi tre uomini prima che riescano a convincermi a dar loro tutto ciò che vogliono. Il mio corpo, la mia mente, il mio cuore… forse persino la mia anima.

Fenici buonasera, ho appena terminato un romance MC ma non mi è bastato e ne ho dovuto prendere subito in mano un altro, la scelta è caduta su Vengeance, il quarto volume della serie MC spietati.

Quando tre biker con soprannomi da film horror ti fissano ogni volta che entrano nel locale e ti chiedono di unirti a loro… diciamoci la verità: o cambi lavoro o inizi a chiederti com’è la vista dalle stanze al piano di sopra. In Vengeance, ci troviamo in un roadhouse del Tennessee dove il trio più temuto (e più bollente) dei Ruthless Reapers un gruppo MC locale formato da Des-E, Hyena e Vampire, si diverte a far sbavare ogni donna che osa incrociarne il loro sguardo. Non condividono solo le missioni, condividono anche il letto. Tutti insieme. Tutto il pacchetto. E sì, lo sanno tutte. AncheAllie, alias Doc (come la chiamano loro per via dei suoi studi in ginecologia), che ha un piano quinquennale e un cuore blindato. Motivo per cui, nonostante sfiori l’auto-combustione e desideri dire di sì, decide di rifiutare l’offerta.

Ma tutto cambia quando una sera la ragazza viene aggredita e decide di chiamare in suo soccorso la triade, che da quel momento in poi non la lascerà più andare.

Il romanzo è scritto a pov alternati tra Allie e i tre Reapers, cosa che ho adorato, ognuno ha un ruolo chiaro e definito: il cervello, il coraggio e il cuore. Questo equilibrio rende credibile il legame a quattro. Vampire è il leader, è il tipo che non parla quasi mai, ma quando lo fa, alzi le mani e smetti di respirare; Hyena è sexy e malizioso, sa quello che vuole;Des-E ha l’istinto del predatore, ma è dolce come un cucciolo di orso. Il loro rapporto fraterno è autentico e affiatato e la chimica con Allie è micidiale.

Parliamoci chiaro, è un reverse harem purissimo e tutto gira attorno alla loro dinamica quad. Se cercate caratteristicheMC classiche, con giri di affari loschi, lotte tra club, fratellanze in giacche di pelle… non li troverete. L’ambientazione è più una cornice, mentre la vera scena si svolge sotto le lenzuola. O sul bancone… Ovunque!

Il contenuto spicy è tanto. Tantissimo. Dettagliato, esplicito, a volte al limite del borderline, ma mai volgare in modo gratuito. Tuttavia, una nota va fatta: alcuni termini nella traduzione fanno alzare un sopracciglio (o due). Uno su tutti? Inchiappettare. Dio. Santo. No. Era davvero necessario?

Nonostante il tono hot, il romanzo riesce a sorprendere per una dolcezza inaspettata. Non è così dark come si potrebbe pensare, i protagonisti sono uomini segnati, ma anche protettivi, rispettosi, presenti e il legame con Allie si costruisce su più livelli. Non solo ormoni impazziti, ma anche empatia e connessione emotiva.

Ci sono però due aspetti che non mi hanno convinta del tutto. Sul finale, il salto improvviso senza nessuna indicazione che stiamo cambiando linea temporale è confusionario e toglie un po’ di ritmo. E il colpo di scena è facilmente intuibile, il che toglie un po’ di impatto emotivo. Inoltre, alcuni refusi qua e là spezzano la fluidità del testo, nulla di drammatico ma da segnalare.

E infine… sì, va detto, l’argomento “castità” per tre motociclisti fuorilegge super sexy è un filo difficile da digerire non trovate? Ma, ehi, siamo in un romance quindi i dubbi e le incertezze fanno parte del gioco. E se il gioco comprende tre ex-mietitori che ti chiamano Doc mentre ti viziano, ti proteggono e ti devastano in tutti i sensi… giuro che chiudo un occhio. E anche due.

In definitiva, Vengeance è una lettura hot, maliziosa e sorprendentemente tenera, che si beve in un sorso come un bourbon troppo forte per dirgli di no. Non è perfetta, ma piacevole e scorrevole l’ho letta in qualche ora e ti ritrovi a sorridere anche quando sai già dove andrà a parare.
PS: se la mia medicina quotidiana fossero tre biker ex-militari che mi chiamano Dottoressa con voce roca… giuro che smetterei di prendere l’ibuprofene.