Recensione libriRecensioni Harmony e romanzi mondadori

Recensione: Uniti dal destino di Helen Dickson

 

 

Titolo: Uniti dal destino
Autore: HELEN DICKSON
Genere: Romance storico
Harmony I Grandi Romanzi Storici
Editore: Harmony
Date di uscita:
Disp. in edicola: 03 agosto 2022
Disp. sullo shop: 18 luglio 2022
Disponibile in eBook dal 12 agosto 2022

 

Prima salvatrice, poi amante e, forse, promessa sposa…
Francia-Inghilterra,1793
Arrestato durante la Rivoluzione francese, l’agente segreto Lord Laurence Beaumont viene liberato dalla coraggiosa e bellissima Delphine Saint Clair. L’attrazione fra loro è immediata e irresistibile, tanto che al momento di separarsi lui le propone di diventare la sua amante. La giovane rifiuta indignata l’offerta, ma il destino non ha ancora finito con loro. Quando Laurence intende acquistare un pezzo di terra una volta rientrato in patria, infatti, il proprietario acconsente a vendergliela a un’unica condizione: che sposi sua nipote…

 

Care Fenici, mi è sempre piaciuta questa autrice e Uniti dal destino ha una trama che, anche se non brilla per originalità, ha un interessante punto di svolta, ossia entrambi i protagonisti sono squattrinati! Di norma in un romanzo storico almeno uno dei due è ricco invece, in questo caso, sono entrambi poveri in canna, titolati ma sempre poveracci, anche nei modi di fare. Della serie: il sangue non è acqua ma sempre rosso è. 

Siamo nel 1793, in piena Rivoluzione Francese – una pagina triste per la storia ma affascinante, non potete negarlo – dove la gente innalza i cuori e le voci al grido di Liberté, Égalité, Fraternité, anche se in verità il motto avrebbe potuto essere: vediamo quanti nobili riusciamo ad ammazzare prima che cali il sole. Ed è qui che facciamo la conoscenza di una giovane di nome Delphine St Clair, figlia di un nobile francese e di una donna inglese. La ragazza, conoscendo perfettamente la lingua francese senza accenti, si assume il compito di aiutare le persone, che siano nobili o meno, a scappare da Parigi e quindi dalla ghigliottina. Sorte che è toccata alle spie inglesi che hanno cercato di aiutare il re di Francia a fuggire. Viene, pertanto, contattata e inviata dai Servizi Segreti Britannici a far evadere Lord Laurence Beaumont. Tutto procede secondo i piani e i due riescono abilmente a scappare e tornare in Inghilterra. Le loro strade sono destinate a separarsi ma è qui che Laurence, di cui avevo avuto una bella impressione, fa la classica mossa da fagiolo: le chiede di diventare la sua amante, ovviamente ricevendo un no secco come risposta. Sembra che i due protagonisti non siano destinati a rivedersi ancora, e invece…

Delphine ha uno scopo, non rischia la sua vita, malgrado la giovane età, per nulla, anzi, il suo desiderio più grande è ritrovare il padre scomparso, arrestato a Parigi. La ragazza ha perso ogni ricchezza e vive con il nonno materno in Cornovaglia e sovente visita la prozia, il cui passato è stato sconvolto da uno scandalo. Sta di fatto che la sua vita è avventurosa ma il suo stesso modo di agire è libero e non dettato dalle rigide regole sociali. Che sia coraggiosa non ci sono dubbi, ma è anche testarda e cocciuta come una ragazzina più che come una donna di carattere. Questo suo modo di fare, alquanto capriccioso in certe occasioni, mi ha lasciata un po’ allibita e non piacevolmente colpita. Laurence d’altro canto è uno scapolo senza un soldo, un lord il cui padre ha perso tutto al tavolo da gioco e che si ritrova a rimboccarsi le maniche per trovare nuove fonti di guadagno. La scelta cade su una miniera in Cornovaglia con tenuta annessa. Mentre è in cerca di affari si imbatte in un vecchio scontroso che tenta di rifilargli la nipote ed ecco che le strade dei due protagonisti riprendono la loro via insieme. Ma anche quando tutto sembra filare liscio un’ombra torna a oscurare il cielo e un imminente e ultimo viaggio si profila all’orizzonte. 

Che dire, un libro con delle ambientazioni affascinanti, soprattutto nel descrivere alcuni luoghi della Cornovaglia, un ottimo ritmo che incalza fino all’ultimo, peccato per il poco umorismo e anche per la poca e frettolosa complicità tra i neo sposi, per il resto assolutamente perfetto per un pomeriggio piovoso, una soffice coperta e una bella tazza di tè in mano! 

 

 

Articoli Correlati

Lascia un commento

Pulsante per tornare all'inizio