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Recensione: “Una coppia pericolosa” di James Patterson

Care Fenici, oggi Buffy ci parla di un nuovo thriller, “Una coppia pericolosa” di James Patterson

Isola di San Dominica, un angolo di paradiso nel mar dei Caraibi: sabbia bianca, mare cristallino, resort di lusso. Il luogo ideale per vivere un sogno. Da qualche tempo, però, il sogno si sta trasformando in un incubo: alcuni turisti sono stati brutalmente uccisi a colpi di machete. Una diabolica mente criminale sta cercando di scatenare il caos. Ma per quale motivo? Se lo chiede Peter Mac Donald, un ex marine arrivato sull’isola alla ricerca di un po’ di tranquillità. Finché non si ritrova ad assistere a uno degli omicidi: Damian e Carrie Rose – una coppia all’apparenza del tutto normale – inseguono e uccidono un uomo sulla spiaggia. Peter non sa che Damian e Carrie sono assassini su commissione e che quei delitti hanno uno scopo ben preciso. Sa soltanto che adesso ha visto troppo e che lui potrebbe essere la prossima vittima..

Premetto che questo libro mi ha lasciata parecchio perplessa per gran parte della lettura: certo, non lo si può definire un brutto romanzo ma, considerato chi è l’autore, mi aspettavo di meglio.

Poi ho letto che si tratta di uno dei primi lavori di Patterson, datato 1978, e allora tutto si spiega, a partire dalla trama con troppi elementi, tipica di un giovane autore che nell’intento di non apparire banale, pecca dal lato opposto, rendendo l’intreccio troppo elaborato per sembrare realistico.

Qui c’è proprio tutto, la mafia, la CIA, i cattivi cattivissimi degni di un film di James Bond, una rivoluzione guidata, l’eroe che non vorrebbe essere tale ma che visto che ce lo tirano dentro, figuriamoci se alla fine non risolve tutto.

Ovviamente cosa potrebbe essere se non un eroe di guerra pluridecorato che però ammazza il tempo facendo il barista nei Caraibi?

I personaggi non sono caratterizzati benissimo, in verità sono troppo stereotipati per avere contorni realmente profondi, troppo legati al ruolo che la storia gli impone per poter maturare in un soggetto a tutto tondo.

Tuttavia non è certo un libro da buttare: la storia è piacevole, divertente, scritta con uno stile fluente e accattivante e mostra chiaramente un talento acerbo ma comunque presente. Se non vi aspettate i soliti sublimi lavori di Patterson, potrete trascorrere diverse ore di assoluto relax sulle tracce dei coniugi Rose con l’ex marine Peter Mac Donald, personaggio quest’ultimo in verità piuttosto interessante e che personalmente, nei panni dell’autore, sarei tentata di riesumare per tentare di farne il nuovo Alex Cross.

Ci tengo in ogni caso a precisare che queste sono impressioni mie, assolutamente soggettive, che nulla tolgono a un romanzo che ha comunque le carte in regola per piacere a molti.

Vi auguro dunque come sempre, buona lettura!

 

 

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