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Recensione: Un match perfetto di Federica Fasolini

Titolo: Un match perfetto

Autrice: Federica Fasolini

Genere: Sport romance NA

Editore: self-publishing

Data uscita: 21 febbraio 2024

Età di lettura consigliata: 18+

Peyton Hale aspettava solo una cosa dalla vita: una botta di fortuna.
F-O-R-T-U-N-A, questo è lo spelling corretto, ma sicuramente qualcosa dev’essere andato storto, altrimenti non si spiega perché svolgere il lavoro dei suoi sogni come mental coach per i Chicago Union, la sua squadra di calcio del cuore, si sia trasformato in un vero e proprio I-N-C-U-B-O.
O forse sì. Forse c’è una spiegazione a tutte le imprecazioni represse e alla smisurata quantità di emicranie di Peyton: Wade Acker.
Il suo idolo indiscusso fino a poco tempo fa, il suo incubo peggiore oggi.
Wade Acker – il “Miracle Man” di Chicago, il re assoluto della Major League Soccer – sta cercando di portare la propria squadra alla vittoria della MLS Cup e non vuole ostacoli sul suo cammino.
E una nuova mental coach con un sorriso ammaliante, che si aggira per lo spogliatoio cercando disperatamente di entrare nelle sue grazie, è un enorme ostacolo.
Anzi, un grosso problema.
Soprattutto quando hai un segreto da proteggere.
Peyton vuole solo svolgere il suo lavoro di mental coach, Wade invece vuole solo tenerla a distanza.
Tra patti di riservatezza blindati come la miglior difesa, battute più veloci di un contrattacco, uscite inaspettate e confessioni che vanno a segno come un attaccante davanti alla porta vuota, riusciranno i due, che apparentemente giocano in squadre avversarie, a trovare un punto d’incontro?

 

 

Quando ho finito questo libro, il primo pensiero che ha attraversato la mia mente è stato: come si resetta il cervello? Perché lo voglio rileggere come se fosse la prima volta.

Posso far capire, con questa frase, quanto mi sia piaciuto ma, soprattutto, quanto mi siano entrati dentro Peyton e Wade, i due protagonisti (assieme a tutta la Chicago Union).

Peyton è quel tipo di personaggio che adori: è sicura di sé e di quello che fa, con un cuore grande, una persona buona, una di quelle che mette prima gli altri di fronte a sé stessa. Questo lo fa soprattutto con Harry, il suo adorato nonno che soffre di Alzheimer e per il quale farebbe di tutto. Anche andare alla partita della loro squadra del cuore, i Chicago Union (l’unica cosa che stimola ancora Harry, arrivato alle fasi finali della malattia) con un cartello: una manifestazione di affetto verso il nonno che viene ripresa dalle telecamere e la porta a diventare mental coach della squadra che tanto ama.

Con i Chicago Union arriva, purtroppo, anche Wade, borioso, arrogante, con gravi problemi di fiducia verso il prossimo; (ancora mi chiedo come mai non abbia fatto firmare un accordo di riservatezza ai suoi calzini). Un personaggio che, come viene definito nel libro, è una testa di c… all’ennesima potenza.

Ovviamente non si fida di Peyton. Per niente.

Lei nasconde qualcosa e lui ha una sola missione: scoprirlo. Quindi cosa fa l’adorabile testa di c….? Le mette i bastoni fra le ruote per qualsiasi cosa e si fa odiare in ogni modo possibile.

Le scintille fra Peyton e Wade sono letteralmente delle bombe a mano lanciate da entrambe le parti. 

Ho veramente apprezzato lo slow burn fra i due: l’attrazione che c’è, fin dall’inizio, non è sfociata subito ma si è presa il suo tempo, ha messo le basi e poi è scoppiata. Giusto per restare in tema.

Altra cosa che ho veramente apprezzato è stata la gestione della malattia di Harry, vista attraverso gli effetti che ha su Peyton: ho sofferto con lei, quando al posto del nonno parlava la sua malattia; ho amato i momenti fra loro, non sapendo se stessi leggendo il loro ultimo attimo insieme oppure no…

Sentivo il bisogno di entrare dentro il libro e abbracciarla, dirle che sarebbe andato tutto bene (e, nel mentre, dare anche una randellata in testa a Wade. Giusto per fargli aprire gli occhi).

Si tratta del primo libro di Federica Fasolini che leggo e l’ho preso, più che altro, perché attirata dalla copertina: io amo questo particolare genere e quindi le mie mani si sono mosse in automatico, acquistandolo. Dopo averlo finito, mi sono precipitata a comprare gli altri suoi romanzi, perché mi ha catturato il suo stile: semplice, delicato, quel tipo di narrazione che ti fa leggere anche mille pagine senza problemi.

Che altro posso dire? Se adorate gli sport romance, i protagonisti deficienti (sì, Wade. Sto parlando di te) e vi piacciono le scintille, questa è senza ombra di dubbio la storia che fa per voi!

Hot 🔥 | ha la dose giusta di sensualità e spicy
Sentimento ❤️ | molto sentimentale, non solo a livello romantico 
Violenza ⚔️ | le minacce di morte possono essere considerate?

Valutazione

voto

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