Recensione: Un conte indomabile di Mia Vincy
Serie: Longhope Abbey vol.1

Serie: Longhope Abbey vol. 1
Autrice: Mia Vincy
Genere: romance storico regency
Editore: Mondadori I Romanzi Classic
Data di pubblicazione: 5 luglio 2025
La serie Longhope Abbey è composta da:
- Un conte indomabile vol.1
Thea adora i guai. Stavolta ha deciso di fingersi sua sorella, mentre con un piano ben congegnato tenta di smascherare i furfanti che le hanno rovinato la vita. Peccato che Rafe, il conte di Luxborough, le proponga un matrimonio. Rafe detesta gli inganni, ma ha un disperato bisogno del denaro a cui potrà accedere sposandosi, e anche Thea ha bisogno di soldi per il suo piano. Sul certificato c’è però il nome della sorella di Thea, l’unione non è valida. E a entrambi va benissimo. Ma l’inganno reciproco continua a complicarsi, l’attrazione cresce, si accende, e fuggire non è più così semplice. Per nessuno dei due.
Bentornate Fenici!
Questo è uno di quei libri storici che… beh prendetelo con le pinze… ha uno sfondo divertente. La protagonista Thea cerca qualsiasi modo per cacciarsi nei guai e questa volta si finge sua sorella così da salvarsi dalle mire di un visconte che non vuole che si sposi con il figlio. Rimarrà intrappolata nella sua stessa rete, sposandosi con il conte di Luxborough. Lui ha bisogno di una moglie per accedere a un fondo fiduciario così da poter continuare le sue ricerche sulle piante medicinali e creare medicine che facciano del bene mentre a lei servono soldi per riscattarsi.
Il problema è che sul certificato di matrimonio c’è il nome della sorella e non il suo, il matrimonio non è valido, ma ai due va bene così. Thea è diversa dalle solite protagoniste, forse anche fuori dal contesto storico in cui vive, sicuramente è per questo che ci piace. Il conte è un personaggio enigmatico, sfregiato in viso da un giaguaro durante una delle sue spedizioni nella giungla amazzonica, ha un passato tormentato per via della morte della prima moglie, figlia del visconte che perseguita lui e Thea.
La storia scivola via velocemente, abbiamo due donne alle dipendenze del conte che vengono dall’America Latina che hanno conoscenze sulle piante medicinali e lo stesso conte viene usato come cavia (ovviamente non succede nulla di strano, non vi preoccupate). L’amore nasce, diciamo che è uno slow burn con effetti devastanti, con il classico la lascio per il suo bene ma non posso fare a meno di lei.
E sì, c’è sempre un happy ending. Se volete una storia semplice, con il protagonista sfregiato, cosa che io approvo sempre perché sono quelli più tormentati, fa al caso vostro.
Alla prossima, un saluto dalla vostra Mal