Recensione: The song of the marked: Il risveglio di S.M.Gaither

La mercenaria Casia Greythorne ha a cuore solo due cose: portare a termine qualunque sia il suo ultimo lavoro e guadagnare abbastanza soldi per acquistare la costosa medicina che mantiene in vita la madre adottiva.
Perciò, quando il re in persona le offre una nuova missione, non può resistere di fronte alla cospicua remunerazione che le propone, anche se ciò significa lavorare con il Capitano Elander, l’arrogante e misterioso braccio destro del re.
Il suo compagno può essere esasperante, ma almeno il compito assegnatogli sembra semplice e veloce: scoprire le origini dello strano morbo che sta devastando l’impero e trovare una cura.
Ma in una terra ricca di antiche magie e di divinità potenti, niente è mai così semplice, e niente è mai quello che sembra.
Mentre i morti continuano ad aumentare e strani mostri iniziano a seminare il caos in tutti i regni, Cas ed Elander dovranno lavorare insieme per proteggere l’impero, che gli piaccia o no. Perché una cosa è chiara: qualcosa di terribile e malvagio si sta agitando nell’ombra e minaccia di porre fine al loro mondo.

Care Fenici,

quando si ha voglia di staccare da giornate impegnative e ritmi stressanti cosa c’è di meglio di un fantasy avvincente capace di trasportare in luoghi lontani e ricchi di magia?

Ecco, se avete voglia di un viaggio avventuroso, The song of the marked può decisamente fare al caso vostro.

Casia è una mercenaria, l’unica cosa che le importa è portare a termine quanti più incarichi possibile  per comprare la costosa medicina che tiene in vita la sua madre adottiva. Perciò, seppur con molte remore, la giovane non può tirarsi indietro quando il re in persona le affida una missione. C’è solo un problema, con i suoi capelli argentati, Casia è ben riconoscibile come Dissolta. Questo è il nome affibbiato ai pochissimi  sopravvissuti al terribile morbo che sta devastando l’impero,persone da cui  era ossessionato il precedente re . Potrà fidarsi davvero del sovrano che le ha promesso l’incolumità? A collaborare con Casia ci sarà anche l’arrogante capitano della guardia reale, Elander. I due dovranno lavorare insieme nella speranza di salvare l’impero.

Questo libro, care fenici, è la mia nuova ossessione. Adoro i romanzi in cui il fantasy e il romance si fondono, creando storie ricche di sortilegi e passione. 

The song of the marked è un racconto vibrante e adrenalinico, che scorre con facilità e che risucchia l’attenzione del lettore. I due protagonisti insieme fanno scintille, l’attrazione reciproca e il desiderio trattenuto, bruciano le pagine e mi hanno provocato un bel po’ di farfalle nello  stomaco. 

La chimica pazzesca di Casia e Elander è  solo la ciliegina sulla torta di un romanzo che ho trovato curato in ogni dettaglio: per l’ambientazione minuziosa , la narrazione scorrevole e per lo sviluppo coinvolgente, stimolante e intrigante.

Ogni parte di questa storia è avvincente, un eccitante preludio di una guerra che appare inevitabile e che coinvolge antiche divinità. 

Casia e Elander, insieme ai personaggi secondari, sono diventati nel corso della lettura dei compagni di viaggio, personalità spiccanti e definite che mi hanno accompagnato e coinvolto pagina dopo pagina, catturando completamente e insaziabilmente la mia attenzione. 

Vogliamo parlare del finale? Da urlo! E chi poteva aspettarsi una svolta del genere? Come si può attendere pazientemente quando l’autrice ha fatto accadere l’impensabile?

Volete sapere, in definitiva, il mio parere? La storia riesce a spiccare con superbia e facilità tra i tanti fantasy che ricalcano un filone narrativo simile, grazie a colpi di scena ben piazzati, personaggi appassionati e forti e una carica emotiva intensa e costante. Da questo primo libro direi che la serie ha davvero tutte le caratteristiche per sfondare. 

Io ho amato questo febbrile viaggio tra magia, passioni, giochi di potere, intrighi e complotti e vi consiglio di lasciarvi trascinare da questa travolgente storia.