Recensione: The friend zone di Irene Catocci

Theo
Sono il running back più acclamato della Ohio State e le ragazze fanno pazzie per un mio autografo sul décolleté. Sulla carta è tutto bellissimo: fama, groupies, un futuro radioso nella NFL. Questa è solo apparenza perché la realtà è che sono in bilico su di un filo sottilissimo, da quando la mia migliore amica si è iscritta nel mio stesso college. Diva non è più la ragazzina tutt’ossa con cui sono cresciuto, è diventata una donna che mi tormenta e mi fa impazzire.
Devo tenere le mani a posto perché lei non è una delle fan che mi girano attorno.
Non so se ce la farò. La carne è debole e l’amicizia deve essere più forte di tutto.
Almeno dovrebbe.
L’unica cosa che posso fare è resistere e cercare di non perdere la testa.

Diva
Sono una cheerleader e vivere all’interno della friendzone mi sta rovinando la vita.
Theo è il mio calvario, la mia cotta adolescenziale che ancora mi tormenta.
Siamo migliori amici da quando eravamo bambini ed è bene che le cose restino così, perché io non sono giusta per lui e lui non è quello giusto per me.
Devo girare pagina, liberarmi del passato. Per il mio bene, riparto da qui.

Rieccomi, Fenici, con il secondo capitolo di questa serie, scritto dalla bravissima Irene Catocci. L’autrice si conferma abile a intrecciare le storie d’amore e a calcolare bene i tempi in maniera tale da non creare discrepanze con il primo romanzo anche se ognuno di essi è auto conclusivo.
Questa volta ci porta a conoscere meglio Theo, miglior amico di Luis, che già abbiamo visto nel primo capitolo. Theo è un running back dell’ Ohio State, soprannominato il giaguaro per quanto è abile, veloce e scattante. Anche qui abbiamo le groupie che gli cadono ai piedi, si fanno autografare il seno e lui non si fa problemi a intrattenersi con una diversa ogni sera. Questo ultimo anno alla Ohio State si rivelerà ricco di sorprese sia dal punto di vista sportivo che sentimentale perché sta arrivando nella sua stessa università Diva, che altro non è che la sorella di Darren, suo migliore amico sin da piccoli e vivevano in Texas. Tutti e tre son cresciuti, si può dire, insieme a causa di problemi familiari di Darren e Diva, e si vogliono bene come fratelli. Peccato che Diva non la pensi così da un po’ di anni! Infatti è innamorata persa di Theo che però non se la fila nemmeno di striscio, e in più le toglie di torno tutti i ragazzi con cui tenta di amoreggiare comportandosi, secondo lei, come un seccante fratello iperprotettivo. Ma se quel modo di fare in realtà nascondesse della gelosia? Be’, alla nostra protagonista una cosa del genere non passa nemmeno per la testa, dato che vede con i suoi stessi occhi come si diverte con le altre. Però non nota i particolari, come ad esempio che si mette con ragazze dai capelli rossi/rosa come lei. Ops! Forse non dovevo dirlo ma vabbe’ è una piccola chicca che vi lascio.
Quando si salutano e se la ritrova tra le braccia nella sua stessa università, Theo, dovrà fare i conti con i sentimenti che ha tenuto anche lui nascosti, più che altro a se stesso e che ha represso negli ultimi anni, da quando Diva é diventata una donna. Il loro modo sbeffeggiarsi, di scherzare vi coinvolgerà tantissimo e vi farà fare tante risate. Il loro primo bacio sarà per gelosia e ambedue faranno finta che non sia successo nulla. Ma riusciranno a stare lontani e a ignorarsi? Ci proveranno, ma non sarà facile perché Diva fa parte delle cheerleader, frequentano gli stessi ambienti e anche perché Theo è un “Neandertal geloso”. Perché viene soprannominato così da Diva ve lo lascio scoprire da soli. Saranno quindi per un bel periodo nella friend zone, una delle cose più brutte che può capitare, secondo me, quando si è innamorati e si ha paura di rovinare tutto. Quando capitoleranno non ci sarà nulla che potrà spegnere le loro passioni ma il passato e le insicurezza di Diva, la paura di dichiarare il loro amore al mondo intero e le gatte morte che ci metteranno lo zampino, porteranno a dei momenti critici in cui forse l’amore e la passione, così a lungo celata e repressa, non basteranno.
I dialoghi, Fenici, vi divertiranno tanto. Lo scambio di battute é sempre ironico, questa volta in un tono più fraterno, più sfottente e a tratti anche più esilarante rispetto al primo volume della serie. Il pov (punto di vista) è alternato e fa capire molto di ambedue i protagonisti caratterizzati molto bene con le loro paure e insicurezze. Quello che adoro di questa scrittrice è il modo che ha di creare i dialoghi fra i personaggi senza stancare o cadere nel ridicolo; é coinvolgente vi fa sentire come se foste con loro, una pagina tira l’altra, e soprattutto mi piacciono gli ultimi due capitoli di ogni sua storia ma il perché non ve lo dico! Chi ha letto il primo romanzo della serie speciale già sa! E se non l’avete ancora fatto cosa aspettate?