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Recensione: “Per te solo io – Hades Hangmen #1” di Tillie Cole

Titolo: Per te solo io

Autore: Tillie Cole

Genere: Romance

Editore: Always Publishing

Data di uscita: 27/08/2020

Hades Hangmen 

1 – Per te solo io

2 – Heart Recaptured

3 – Souls Unfractured

4 – Deep Redemption

5 – Damnable Grace

5.5 – I Do, Babe

6 – Crux Untamed

6.5 – Beauty Found

7 – Darkness Embraced

8 – My Maddie

Molti anni fa, due bambini provenienti da due mondi agli antipodi si incontrarono per caso e forgiarono un legame immediato e indistruttibile, che avrebbe cambiato per sempre il corso delle loro vite…
L’unico mondo che Salomè abbia mai conosciuto è quello compreso tra i confini recintati della comune che lei chiama casa.
Costretta a vivere secondo le rigide regole del Profeta David, a capo del loro culto, e a seguire i suoi dettami religiosi, Salomè è intrappolata in un circolo di soprusi senza alcuna speranza per il futuro. La vita che la giovane è abituata a sopportare prende una svolta inaspettata quando un tragico evento sconvolgente le apre una via di fuga dal recinto della comune.
River “Styx” Nash ha un’unica certezza: è nato per indossare la toppa degli Hades Hangmen sulla sua giacca di pelle. Cresciuto nel mondo turbolento dei biker fuorilegge, tra sesso, alcol e Harley, Styx si ritrova inaspettatamente a caricarsi il fardello della carica di presidente del club e a doversi guadagnare il rispetto dei suoi fratelli, così come dei suoi nemici.
Sono i suoi pugni potenti, i silenzi sinistri e l’abilità con la lama che gli fanno ottenere la reputazione di uomo spietato, che è meglio non trovarsi a incrociare nel losco universo delle bande di motociclisti.
In fin di vita, Salomè viene soccorsa per ritrovarsi catapultata in una realtà a lei del tutto sconosciuta, dominata da peccato e incertezza… ed è proprio tra le braccia di Styx e del suo club di bikers che finisce. Pur se il motociclista è restio ad avvicinarsi a chiunque, dopo quel salvataggio il ricordo di un incontro mai dimenticato torna prepotente nella sua mente.
Tanti anni prima, tra lui e quella ragazza dagli occhi di lupo era nato un legame, una connessione che è ancora viva e nessuno riuscirà a spezzare, per quanto insidiosi i pericoli e i nemici potranno rivelarsi.

Mio padre mi diceva sempre che tutti dovevano temermi, non riporre fiducia in me, perché così sarei stato al sicuro. Molte persone nel mio mondo, lo sapevo, vedevano la mia lingua dei segni come una debolezza, così mio padre mi aveva suggerito di indurirmi, di usare i pugni invece delle parole. Adesso la gente pensava di me solo che fossi pericoloso. Come aveva detto Ky, ero nato per farmi temere: il Muto degli Hangmen.

(Tratto dal libro)

 

Che botta! Il fragore di questo romanzo credo che non me lo dimenticherò per molto tempo; ne ho letti ormai molti libri ambientati nel mondo dei bikers e devo dire che questo giunge in vetta alla mia personalissima classifica. Uno stile narrativo che viaggia a ritmi sfrenati e che ti fa quasi percepire il vento sulla pelle mentre sei aggrappata a uno smanicato; incalzante e con colpi di scena così reali da lasciarti sotto shock. Se fosse una storia vera non faticherei a crederlo.

È la vicenda di Styx, il Prez di una banda di motociclisti, e Mae, una giovane donna fuggita da una comunità religiosa, una setta, una di quelle che tortura, violenta e uccide in nome di un profeta. Il romanzo racconta di un amore sbocciato attraverso una rete, un bacio rubato in tenera età che non poteva essere dimenticato.

Ci sono voluti quindici anni affinché i due protagonisti potessero rincontrarsi, ma la vita li ha resi diversi. Styx è vissuto in un mondo di violenza, morte e di ogni genere di crimini. Lui è così, rozzo, cruento con un’unica debolezza, è muto agli occhi di tutti, tranne di tre persone: suo padre, il suo migliore amico e VP Ky, e Mae. Questo particolare di lui mi è rimasto nel cuore, perché la balbuzie che gli attanaglia la gola come un pitone si scontra con il suo essere forte e crudele.

Mae è una ragazza che nella vita è stata torturata, ma parlo di torture vere (l’autrice si è infatti ispirata a racconti di donne realmente accaduti), eppure nel mondo fuori dalla Comune pare come una bambina, tutto le è sconosciuto, addirittura un insignificante telecomando. Non fatevi ingannare dall’apparenza, lei ha una grinta, un coraggio e una forza che non ha paragoni.

Nello scrivere questa recensione riflettevo su cosa è diverso questo libro rispetto ad altri; che dire, è vero, dannatamente reale! Gli Hades Hangmen sono un club in cui l’illegalità è d’obbligo e fanno parte di quel famoso 1%, quindi aspettatevi fiumi di alcol, linguaggio marcatamente forte, sesso allo stato brado e senza tanti giri di parole, violenza e sangue che zampilla, ma c’è anche una fratellanza, l’amore per una old lady, il misticismo legato a una toppa o a uno smanicato con un Ade che scoppia in tutta la sua potenza e virilità. L’amore che lega le quattro Maledette della comune mi ha commossa alle lacrime, credevo di essermi ritrovata lì con loro sul pavimento freddo di quella cella.

Styx e Mae si appartengono, lo hanno sempre fatto, l’amore e la passione scoppia da subito, sebbene con qualche reticenza del Muto che cambierà idea, non che avesse scelta!

L’autrice è davvero incredibile, è riuscita a inserire elementi nuovi al classico MC Romance, oltre alla setta e al club di fuorilegge, si ispira alla mitologia greca e la narra come una favola nei momenti giusti, anche i versi della Bibbia all’interno sembravano note celestiali. E la musica? Vogliamo parlare della Fender e la playlist in fondo al libro (un valore aggiunto fantastico)? Credo che il mio entusiasmo mi abbia giocato un brutto scherzo in questa recensione, sono tempestata da emozioni e scene talmente forti che non riesco quasi a esprimerle. Ho bisogno di leggere il secondo volume, perché i personaggi sono tutti così ben caratterizzati e vivi dentro di me, che non riuscirò a resistere.

Sento che Ky, Rider, Maddie, Lilah, Flame e tutti gli altri già mi mancano…

Gli amanti del genere non possono lasciarselo scappare!

 

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