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Recensione: Niente di speciale V – Nothing Special Vol. 5 di A. E. Via

 

 

 

COLLANA: RAINBOW

Titolo: Niente di speciale V

Titolo originale: Nothing Special V

Serie: Nothing Special #5

Autrice: A. E. Via

Editrice: Triskell Edizioni

Traduttrice: Caterina Bolognesi

Genere: Poliziesco, Contemporaneo, Erotico

Lunghezza: 450 pagine

 

Niente di Speciale (Nothing Special Vol. 1)
Abbracciare Syn (Nothing Special Vol. 2)
Arrivano i guai (Nothing Special Vol. 3)
Senza Judge (Nothing Special Vol. 4)
Niente di speciale V (Nothing Special Vol. 5)

 

La famosa task force antidroga di Atlanta è di nuovo all’opera. Più forte, grande e migliore di sempre. Soprattutto quando un consigliere comunale chiede che si unisca alla squadra un Marine delle Forze Speciali, Edwin Steele, finito sulla lista nera della polizia di Oakland. God e Day non cercano reclute. Hanno già molto di cui doversi occupare, tipo il loro matrimonio teoricamente molto vicino.

Steele è pronto ad appendere il distintivo. Ne ha abbastanza dei bastardi bigotti che non hanno rispetto per il lavoro. Ma poi suo zio, il consigliere comunale Rasmus Steele, gli mostra un video del team di God in azione, dicendogli che con loro potrà ritrovare la sua fede nel corpo di polizia.

Steele è scettico, ma quando incontra lo specialista in tecnologie/genio del computer di God, Tech, è disposto a dare il meglio di sé e dimostrare ciò che vale. Tech è bellissimo. I suoi gilet e i pantaloni eleganti sono in netto contrasto con i bruti con cui lavora. Una splendida pecorella in mezzo ai lupi. Steel pensa che sia impossibile che un uomo così brillante possa interessarsi a un testone come lui. Ma Tech ha dei formidabili talenti nascosti e riesce a sorprenderlo… a sorprendere tutti quanti.

Perplessa per la cover meno accattivante delle altre, e per il titolo identico al primo episodio (che è anche quello della serie stessa), ho letto questo quinto capitolo senza demordere.

E non sono rimasta delusa dalle aspettative:

molto romanticismo, moltissime scene bollenti, un pizzico di adrenalina e tanto, tanto testosterone.

«E tu saresti?» Affascinato. Davanti a lui c’era un uomo che possedeva una cavolo di Medaglia d’Onore. Da così vicino, poteva sentire l’odore virile del soldato, di potere, mescolato con un accenno di whisky e tabacco dolce. Sentì il cazzo indurirsi e dovette respirare attraverso il naso per non accartocciarsi in un inutile mucchietto adorante davanti agli stivali dell’uomo. Sbatté le palpebre e cercò di schiarire la gola per produrre un qualche suono, mentre lottava per ricordare quale diavolo fosse stata la domanda. «Ehm…» (Tratto dal libro)

 Tech è il nerd del gruppo della narcotici di Atlanta gestito da God e Day (dei quali c’è una trama secondaria interessante),  ruolo che però gli calza stretto. È un mago dei computer e dell’ingegneria, ma aspira a scendere in campo; sono anni che si allena per avere un fisico più prestante ed essere all’altezza dei maschioni che fanno parte della squadra e sono operativi sotti tutti i punti di vista.

«Amo il mio lavoro. Non ho tempo per altro,» rispose il detective, ma Steele sospettava che neppure lui ci credesse davvero. Avvicinò il mento alla spalla di Tech, però non gli afferrò la vita stretta, come avrebbe voluto. «Dimmi, detective, quanto caldo ti tiene, di notte, il tuo lavoro?» (Tratto dal libro)

 Servono però due occhi nuovi per vederlo sotto una luce diversa da quella a cui tutti sono abituati: la nuova recluta è Steele, una tigre ferita e delusa dalla sua precedente unità, omofoba tanto da lasciare perire in azione il suo partner. Quando arriva alla narcotici nota subito le abilità di Tech con l’elettronica, ma anche la luce determinata e coraggiosa che sembra sempre sul punto di uscire. E poi, adora i suoi maglioncini di cachemire!

Arrogante e intraprendente, Steele è un eroe con molte medaglie, ma ognuna di esse ha lasciato ferite nel suo cuore a causa dei soldati persi. L’aver perso tragicamente il suo ultimo partner prima che potessero dichiararsi l’ha lasciato così tramortito da non avere più voglia di combattere. Per quanto addestrato, forte e letale, in questo momento ha bisogno di trovare dei fratelli che lo accolgano e lo sostengano mentre si lecca le ferite.

«Il modo in cui ti sei aggrappato a me. Il modo in cui il tuo corpo ha reagito al mio. È stato bello, sai. È stato giusto.» «Oh, cazzo,» sussurrò lui, incapace di trattenersi. «Sì. È stato bello. Nessuno mi aveva baciato da un po’. Sei bravo. Il modo in cui muovi la lingua.» Steele sospirò di nuovo, il respiro leggermente affannato. «Non ho potuto fare a meno di essere avido. Volevo di più… lo voglio ancora.» (Tratto dal libro)

 Un discreto gap age determina anche differenze di aspettative: a quarantacinque anni, Steele vorrebbe impostare una relazione seria, gli piacerebbe avere qualcuno al suo fianco da amare che lo ricambi; mentre Tech, che ha sofferto per amore, al momento non è pronto a investire ancora le emozioni in qualcosa di stabile.

Decidono così di prendere le cose lentamente, facendo crescere la temperatura pagina dopo pagina, prima conoscendosi e parlando molto, come ragazzini, e poi aggiungendo la parte fisica del rapporto. E che parte fisica!

Come di consueto per questa serie, le scene erotiche sono moltissime ma anche non ripetitive e studiate, differenti una dall’altra. Ci mostrano tanti aspetti del legame tra i due uomini, il desiderio di sperimentare e di osare anche al di là del canonico.

«Il modo in cui ti sei aggrappato a me. Il modo in cui il tuo corpo ha reagito al mio. È stato bello, sai. È stato giusto.» «Oh, cazzo,» sussurrò lui, incapace di trattenersi. «Sì. È stato bello. Nessuno mi aveva baciato da un po’. Sei bravo. Il modo in cui muovi la lingua.» Steele sospirò di nuovo, il respiro leggermente affannato. «Non ho potuto fare a meno di essere avido. Volevo di più… lo voglio ancora.» (Tratto dal libro)

 

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