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Recensione: NICHOLAS (The Hannover Vol. 1) di Sara Coccimiglio

 

 

Titolo:Nicholass

Serie: The Hannover Family 1 

Autore: Sara Coccimiglio

Genere:Omegaverse MM, romance storico

NICHOLAS

L’ultima cosa di cui ho bisogno è un marito. Omega. Fittizio.
Non ho tempo per gli eventi mondani, i ricevimenti e la Stagione.
Non ho voglia di occuparmi di un Omega spiantato che è stato gettato nella mia vita con la forza.
Non ho la pazienza necessaria per tenere a bada la mia natura di Alpha che sembra prendere il sopravvento ogni volta che sono con lui.
Sono Nicholas Hannover, settimo Duca di Hugenson, e Lilian Beaumont non poteva entrare nella mia vita in un momento peggiore.

LILIAN

L’ultima cosa che voglio è un marito. Alpha. Nobile.
Ho sempre odiato l’alta società, i pettegolezzi e le malelingue.
Da quando mio padre è stato accusato di tradimento e costretto all’esilio, sono diventato il parente povero che ai ricevimenti tutti considerano parte dell’arredamento. Non ho soldi, non ho un titolo nobiliare e nessuna dote. E mi va bene così.
Voglio solo vivere in modo semplice, lontano dallo sfarzo del beau monde e dalla posizione in cui mi ha messo il matrimonio forzato con Lord Nicholas Hannover. Un matrimonio che in realtà è solo una farsa, una recita messa in atto per tenermi al sicuro.
Sono Lilian Beaumont, e rivoglio indietro la mia libertà.

 

 

Care Fenici, non so voi ma per me la scelta di ciò che desidero leggere è influenzata da come mi sento in quel momento, soprattutto per quanto riguarda il genere. Mai fatto mistero di preferire gli MM, se Omegaverse tanto meglio. Il genere in questione ha delle regole stabilite alle quali bisogna attenersi, ma per il resto ci si può mettere davvero di tutto, spaziando con la fantasia. Considero Sara Coccimiglio una veterana della materia, anche se pecca non concludendo ciò che inizia, sta di fatto che tende ad avvisare sempre il lettore e lo mette in guardia. Difficilmente gli Omegaverse non sono M-Preg, quindi se le gravidanze maschili non vi attirano questo non è il romanzo per voi, stessa cosa per quanto riguarda il Cliffhanger finale, l’autrice avvisa. Nonostante questi due dettagli, devo essere assolutamente sincera nel dire che mi è piaciuto leggere questo primo volume che ha un buon stile narrativo e una perfetta distribuzione e sincronia dei personaggi. La loro analisi interiore lascia un po’ a desiderare ma sono fiduciosa per il secondo capitolo. Anche l’ambientazione mi ha lasciato con un po’ di amaro in bocca, poco tinteggiata. Le scene sessuali e tutta la componente, che adoro, di Omegaverse, invece, è perfettamente bilanciata e in linea con la storia presentata. 

La trama è semplice e i POV alternati la delineano abbastanza bene. Inoltre Sara ci presenta già nell’introduzione tutti i soggetti che compariranno, con relative caratteristiche sociali e una breve spiegazione del mondo creato. Ci sono alcuni personaggi decisamente intriganti: Nicholas, settimo Duca di Hugenson, è tra quelli che mi hanno attirato di più, sì insomma, un bel pezzo di figone Alpha, per non parlare di Damon Sheen (quanto vorrei un libro su di lui!), ma caratterizzare gli Alpha, per l’autrice in questione, è facile, le riesce in maniera perfetta, lo stesso non vale con gli Omega dove gli altarini cadono. 

Lilian Beaumont, socialmente caduto in disgrazia, è stato accolto dagli zii in giovane età e, per quanto sia amato, si sente come un parente povero e per giunta Omega, quindi, a parte un buon matrimonio, per lui non ci sono prospettive rosee. Come carattere è introverso e non particolarmente innovativo. Ecco… diciamo che nella mia testa l’aggettivo che passava di continuo era “noioso”, l’ho trovato veramente insignificante. Tutta un’altra storia con Emil Dumont, un povero Omega pezzente e bisognoso di soldi per mantenere la madre malata, che sceglie di prostituirsi per racimolare qualche moneta. Lui sì che mi ha intrigato, soprattutto il mistero del suo passato che mi ha fatto suonare qualche campanella, ora non vedo l’ora di scoprire se ho ragione!  Lo so, non ho spiegato un tubo della storia in sé, ma farlo significherebbe spoilerare l’intero libro e non mi piace l’idea. In conclusione dò 4 stelle e lo consiglio soprattutto sotto l’ombrellone: per quanto sia stato bello da leggere mi resta un po’ l’amaro per quanto riguarda la caratterizzazione dei personaggi, forse inserendone meno per dare più spazio alla personalità dei protagonisti sarebbe risultato più intrigante. 

 

 

 

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