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Recensione: Morte di Laura Thalassa

Serie: I cavalieri dell’apocalisse vol.4

Titolo: Morte

Serie: I cavalieri dell’apocalisse vol.4

Autore: Laura Thalassa

Genere: Fantasy paranormale

Editore: Hope Edizioni

Data di pubblicazione: 11 dicembre 2023

Età di lettura consigliata: 18+

La serie I cavalieri dell’apocalisse è composta da:

È conosciuto con molti nomi: Thanatos. Cavaliere. L’ultimo angelo di Dio.

E infine, naturalmente, quello più familiare di tutti: Morte.

Il giorno in cui Morte giunge nella piccola città dove abita Lazarus Gaumond e uccide tutti gli abitanti in un colpo solo, l’ultima cosa che si aspetta è di vedere una sopravvissuta. Lazarus, però, possiede un suo dono particolare: non può essere uccisa. Né dagli umani, né dalla Natura e neppure da Morte in persona.

Lei possiede l’unica anima che Morte non riconosce. L’unica che non può liberare dal peso della carne. Così come non può ignorare il desiderio di fare sua la proprietaria di quell’anima. La vuole, disperatamente. E più a lungo lei cerca di arrestare la sua furia omicida, più lui non riesce a starle lontano.

Fino al giorno in cui Lazarus incrocia il cammino degli altri tre Cavalieri e si trova, suo malgrado, a dover stringere con loro un patto: sedurre Morte per salvare il mondo. Una missione difficilissima, resa ancora più complicata dal fiume di sangue che scorre tra loro. Ma l’attrazione che Thanatos prova nei suoi confronti è innegabile e, per quanto Lazarus provi a contrastarla, anche reciproca. Sembra infatti impossibile resistere al fascino di quell’essere antico quanto bellissimo e al suo tenebroso abbraccio.

La fine è vicina. L’umanità è destinata a perire e neppure i primi tre Cavalieri sembrano capaci di impedire a Morte di portare a termine la sua missione.

Solo Lazarus può riuscirci.

 

 

Con Morte si conclude la serie I quattro cavalieri dell’apocalisse di Laura Thalassa.
L’ultimo cavaliere porta con sé la tanto discussa fine del mondo, il famigerato giudizio universale.
Thanatos, come i fratelli che l’hanno preceduto, è bellissimo, potente e assolutamente letale; al suo passaggio intere città vengono sterminate, gli edifici crollano e la morte sembra annientare ogni forma di  vita, con un’unica eccezione: Lazarus.
Laz sembra un’umana qualunque, è una giovane con una famiglia adottiva chiassosa e amorevole, ma ha una particolarità unica e speciale: non può morire ed è capace di risorgere infinite volte. Già da neonata è sopravvissuta al passaggio di Pestilenza e ora è immune al tocco letale di Morte.

Determinata a salvare l’umanità comincia una caccia spietata al cavaliere ma, tra uno scontro e l’altro, tratti inaspettati della personalità del guerriero vengono svelati e un inaspettato sentimento di  rispetto sfocia in un’attrazione indesiderata, ma inarrestabile.
La storia di Morte porta un peso doppio: è il capitolo conclusivo della serie e quindi deve essere decisivo, contemporaneamente, il suo percorso deve trovare un modo per emergere e distinguersi da quello dei suoi predecessori. A mio parere il quarto cavaliere riesce a differenziarsi, a trovare un proprio esclusivo angolo nell’attenzione del lettore, grazie a una personalità spiccante e determinata.

Morte, infatti, è un testone assurdo, tra i quattro fratelli è quello che per primo sviluppa e ammette il rapporto che lo lega a Lazarus, ma è anche il più inarrestabile e il più deciso a portare a termine il compito che gli è stato affidato. 

La coppia protagonista sviluppa un legame conturbante, una passione che viene alimentata di capitolo in capitolo: nel momento in cui scoppia brucia anche le pagine per la sua intensità. Anche il lato interiore dei protagonisti è ben curato con un’esposizione frequente al lettore del divario interno di Lazarus, dei sentimenti contrastanti che la dilaniano e che la portano a un estenuante tira e molla con il bel cavaliere.

Un aspetto che ho apprezzato molto di questa storia è stato il modo in cui l’autrice ha affrontato il tema della letalità. Pensandoci, è difficile descrivere massacri continui senza finire nello splatter, oppure  raccontandoli con fredda indifferenza, ma Laura Thalassa è riuscita   a trovare il giusto equilibrio. Il passaggio di Thanatos porta morte, ma è un concetto che viene presentato senza essere approfondito; Lazarus ritorna su questo punto spesso, cercando poi di accantonarlo sotto la spinta di altri pensieri o esigenze. Essendo un libro fantasy  l’argomento è trattato con il giusto “distacco”, senza toccare aspetti emotivi eccessivamente approfonditi e studiati, altrimenti il tutto si sarebbe trasformato in un racconto alquanto macabro.

Questo capitolo conclusivo è fortemente impreziosito anche dalla presenza combinata di tutti e quattro i cavalieri, che insieme danno vita a uno strano concetto di fratellanza rivisitato, ma sono anche comici e spesso esilaranti.

L’epilogo finale ci concede di sbirciare un po’ nel futuro, scoprendo scorci di vita dei quattro messaggeri di Dio, concludendo il tutto con un finale dolce amaro che devo dire si adatta perfettamente al ritmo della storia.

In conclusione Morte chiude degnamente questa serie di romanzi fantasy, con una storia ricca di passione, adrenalina e anche spunti di riflessione per l’umanità.

Hot 🔥: Scene di sesso esplicite, frequenti e dettagliate
Sentimento ❤️: Sentimenti intensi, tema del lutto
Violenza ⚔️: Presenza di scene forti

Valutazione

voto

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