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Recensione: Livore – Serie: Kay Scarpetta di Patricia Cornwell

Titolo: Livore

Serie: Kay Scarpetta

Autore: Patricia Cornwell

Editore: Mondadori

Genere: Thriller

Target: +14

Data di pubblicazione: 22 novembre 2022

  • Postmortem
  • Oggetti di reato
  • Quel che rimane
  • Insolito e crudele
  • La fabbrica dei corpi
  • Il cimitero dei senza nome
  • Causa di morte
  • Morte innaturale
  • Punto di origine
  • Cadavere non identificato
  • Ultimo distretto
  • Calliphora
  • La traccia
  • Predatore
  • Il libro dei morti
  • Kay Scarpetta
  • Il fattore Scarpetta
  • Autopsia virtuale
  • Nebbia rossa
  • Letto di ossa
  • Polvere
  • Carne e sangue
  • Cuore depravato
  • Caos
  • Autopsia
  • Livore

Kay Scarpetta, l’anatomopatologa più famosa al mondo, si trova a essere la riluttante testimone chiave di un processo per omicidio di grande risonanza mediatica: quasi un anno prima, il cadavere di April Tupelo, ex reginetta di bellezza, era stato ritrovato orrendamente sfigurato su una spiaggia della Virginia. Viene accusato del suo omicidio Gilbert Hooke, il fidanzato. Il processo, presieduto dalla giudice Annie Chilton, vecchia amica di Kay, provoca reazioni contrastanti e il caos nella Old Town di Alexandria, e la testimonianza di Scarpetta getta ulteriore benzina sul fuoco, con il rischio che si sviluppino violente proteste.

Nel corso del processo avviene un fatto terribile e inquietante: la sorella della giudice Chilton viene trovata morta. A prima vista sembra una violazione di domicilio finita male, ma allora perché non è stato rubato nulla e perché il giardino è disseminato di piante e di insetti morti?

Anche se non c’è una causa apparente del decesso, Scarpetta riconosce i segni rivelatori dell’impensabile e capisce che il peggio deve ancora venire. La patologa forense si trova dunque a combattere contro una forza potente che la riporta al passato, mentre il tempo a sua disposizione per catturare l’assassino sta per scadere.

 

 

“Non si può fare più di tanto per proteggersi dai pericoli che conosciamo. Ma non posso neppure vivere in una scatola di metallo, in una caverna o in un tunnel di lava. O, come direbbe il patologo forense della Johns Hopkins che mi fa da consulente, la cosa più sicura, la migliore  prevenzione, è essere morti. In quel caso non hai più crucci: per quanto mi faccia sorridere, non è un’opzione che sceglierei.”

È tornata l’anatomopatologa più famosa d’America e questa volta la troviamo al banco dei testimoni nel processo per omicidio di April Tupela, un evento di grande risonanza mediatica, che getta nel caos Old Town di Alexandria. A presiederlo c’è una vecchia amica di Kay, la giudice Annie Chilton.

La tensione cresce quando, prima della sentenza finale, Rachel Stanwyck, sorella della giudice nonché addetta stampa della CIA, viene trovata morta in circostanze sospette. Infatti, anche se a prima vista appare come una violazione di domicilio finita male, al capo dell’istituto di medicina legale della Virginia è sin da subito evidente che si tratta di ben altro.

L’assassinio di Chilton Farms sembra avere delle connessioni con lo scampato attentato al Presidente degli Stati Uniti e all’omicidio di Wally Potter. Atti criminali privi di senso, ma il cui unico obiettivo è l’anarchia, il panico e il caos.

Sarà affiancata dal fedele Rocco Marino (ex detective della squadra omicidi, diventato poi specialista di operazioni forensi) più irruente e burbero che mai; insieme a lei il marito, Benton Wesley, esperto profiler dell’FBI e la nipote Lucy, genio della tecnologia operante tra le schiere del servizio segreto, si troveranno a combattere contro uno dei più grandi pericoli alla vita sul pianeta.

Scritto, come sempre, in modo impeccabile, anche questa volta Patricia Cornwell colpisce per la dovizia di particolari con cui descrive ambientazioni e personaggi. Ambientato ai giorni nostri, si fa riferimento al Covid e all’invasione della Russia in Ucraina, conferendo maggiore realismo alla storia e creando non poca apprensione nel lettore.

Impossibile non provare rispetto e simpatia per questa donna che, alla freddezza e asetticità richieste dal suo lavoro, contrappone una forte umanità e una straordinaria empatia, grazie alla quale è in grado di comprendere la personalità degli individui in cui s’imbatte e dei membri della sua famiglia allargata. Personalmente mi hanno fatto tenerezza i suoi monologhi con Merlin; d’altra parte, chi meglio di un gatto può mantenere il segreto sulle sue confidenze?

Nonostante ci sia una continuità nelle vicende dei protagonisti, ogni romanzo ha una sua unicità e indipendenza, quindi non fatevelo scappare!

 

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