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Recensione: L’Intrusa di Roberta Ciuffi

TITOLO: L’Intrusa

AUTORE: Roberta Ciuffi

Genere: Romance storico

Self publishing

TARGET: +18

Data di pubblicazione: 23 Febbraio 2023

Chi è la nuova Contessa di Kilham? Una nullità, la giudicherebbe il mondo elegante in cui è nato suo marito. Non ha debuttato, non sa danzare, non sa suonare uno strumento né dipingere acquerelli o cavalcare… Non possiede nessuna delle qualità che fanno di una donna una signora. A parte che non c’è alcun dubbio che lo sia. E adesso è la signora di Kilham Court.

Il piccolo fantasma grigio: è così che i ragazzi e le ragazze di Kilham Court chiamano quella bambina sempre vestita di scuro, con la cuffia grigia che le copre i capelli e la faccia. Quasi nessuno l’ha mai vista in volto e pochi conoscono il suo nome. Sanno soltanto che è nipote di Dorcas la Pazza, una vecchia ossessionata da una religione inflessibile e inclemente, di cui spesso le spalle della bambina fanno le spese. Ma il piccolo fantasma grigio coltiva un sogno. Ogni volta che i ragazzi di Kilham Court sfilano per il villaggio, il suo cuore batte alla vista del giovanissimo Conte di Kilham e la voce che le dice che un giorno lo sposerà riesce anche a coprire quella cattiva della nonna.
Sono passati gli anni e la vita non è stata generosa con lei. La morte di suo marito e poi quella del suo bambino l’hanno precipitata nell’abiezione, da cui solo la bontà di una donna caritatevole è riuscita a tirarla fuori. Adesso non è più il piccolo fantasma grigio. Non è più Nan Martìn, nipote di Dorcas la Pazza. Il suo nome è Hannah Wallace, anzi, Mrs. Wallace per i soldati ricoverati nelle tende ospedale di Scutari. Una distinta vedova, parente di Mrs. Field, la moglie di un rinomato medico militare. Nessuno però sa nulla di lei, non più di quanto ne sapessero gli abitanti del suo villaggio. A parte i suoi amici Field, nessuno conosce il baratro da cui si è dovuta risollevare, per arrivare fin lì. Sanno soltanto che è una donna bellissima e sono tutti un po’ innamorati di lei. E un giorno, in uno di quegli ospedali infestati dalla sporcizia, dal colera e dall’indifferenza di chirurghi frettolosi, su una branda Hannah riconosce il sogno della sua infanzia. Anthony Bellamy, Conte di Kilham ha subito una ferita e rischia di perdere una gamba. Adesso Hannah sa che i sogni sono solo sogni e tuttavia, a volte, imprevedibilmente, possono realizzarsi. Ma a che costo? A costo di mentire, di nascondere il proprio passato? Di essere accolta come un’usurpatrice, un’intrusa in un mondo che non le appartiene? E a rischio di essere smascherata e, chissà, allontanata per sempre dall’uomo che ama. Ma c’è un’altra cosa che Hannah sa: e cioè, che quello è un miracolo e i miracoli non si rifiutano…

Eccomi amiche, complice una pigra domenica piovosa, vi racconto le mie impressioni sull’ultimo romanzo di Roberta Ciuffi e vi avviso… non iniziate a leggerlo se non potrete finirlo subito, perché, come tutti i romanzi di questa autrice, genera dipendenza assoluta fino al termine.

Una storia romantica ma soprattutto piena di pathos e di denuncia sociale che si svolge nell’Inghilterra di Dickens e prende avvio in una oscura stamberga dove una giovane vedova trascina i suoi ultimi respiri tra un sorso e l’altro di gin: un pericoloso compagno di tanti disperati che nell’Ottocento mieté migliaia di vittime tra le classi più povere.

Hannah, questo il suo nome, ha da poco perso il figlioletto adorato Charlie che, pur di nutrire e curare, l’aveva spinta a vendersi per pochi spiccioli.

Alla ricerca di qualche sorso di gin, si trascina in mezzo alla via mentre passa una sfilata militare ma, debole e sfinita, cade e sta per essere calpestata dalla folla quando una signora caritatevole, moglie di un ufficiale medico, la raccoglie e la porta nella sua casa per aiutarla e soccorrerla.

È l’inizio del riscatto per Hannah, la cui storia infelice inizia già nell’infanzia, cresciuta da una nonna crudele, ossessionata dalla religione e pronta a punire la nipotina per qualsiasi cosa: sulla schiena la giovane conserva, indelebili, le cicatrici delle frustate ricevute.

Insieme alla sua salvatrice Grace e il marito di lei, Optimus, Hannah va in Crimea a lavorare come assistente negli ospedali da campo.

Qui, ormai trasformata in una donna composta e gelosamente chiusa in una parvenza di serenità, incontra l’unica fiamma di amore che aveva scaldato la sua infanzia: il giovane Lord Anthony, Conte di Kilham, che giace ferito a una gamba e ne rischia l’amputazione.

In quei momenti tragici e fuori dal mondo, in cui normalmente mai un nobile e una popolana avrebbero potuto familiarizzare, Hannah e Anthony si avvicinano: lui attratto dalla sua bellezza distante e altera, lei attirata da un sentimento antico che si è trasformato in un amore forte, un’aspirazione di felicità per un cuore ferito che anela ad amare.

Uniti per la vita, giungeranno nella magione di famiglia e troveranno ad attenderli la famiglia Trap che aveva amministrato sino a allora le sostanze di Lord Kilham. Qui inizierà per lei una conquista ardua della propria posizione in società e nella vita di suo marito, sempre con il mostro del passato pronto a ghermirla e a distruggere la sua felicità.

Hannah è una donna cresciuta dal popolo e in mezzo a esso; ne conosce gli atteggiamenti e ne sa prevedere le azioni, è scaltra ma, nello stesso tempo, di animo nobile.

Il dolore di non riuscire a raccontare subito la verità al marito le cammina accanto ma lei non si fa soverchiare, conservando sempre la dignità più pura e la forza di affrontare chi le vuole male.

Come tutte le donne di Roberta Ciuffi è una combattente, una che ama e soffre per poter ottenere ciò a cui tiene.

Mi ha commosso il rimpianto che non l’abbandonerà mai per il suo piccolo morto troppo presto e ho apprezzato moltissimo le considerazioni sociali che Hannah esprime senza mezze misure nei suoi dialoghi con Anthony.

Bellissimo è riduttivo.

Imperdibile.

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