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Recensione: L’ereditiera rapita- Serie: Eredi brutali #2 di Sophie Lark

Titolo: L’ereditiera rapita

Serie: Eredi brutali: Volume 2

Autore: Sophie Lark

Genere: Romanzo Rosa/ Mafia Romance

Editore: Grey Eagle Publications

Data di pubblicazione: 20 gennaio 2022

 

Principe crudele QUI

L’ereditiera rapita

L’amante selvaggio

Hanno ucciso mio padre, e io ho rapito la loro figlia…

È mia prigioniera, una piccola ballerina che danza solo per me.

Nessa è dolce e innocente. Non si merita affatto tutto questo. Ma è così che funziona nel nostro mondo: i lupi mangiano gli agnelli, non importa quanto siano gentili.

La userò per ottenere la mia vendetta. A meno che prima decida di assecondare la mia fame…

 

Adesso, la sua espressione è completamente rilassata. Non l’ho mai visto così. Mi sembra persino più bello del solito. I suoi lineamenti sono talmente definiti, che sembra un dio. Chissà che aspetto avrebbe se fosse felice, se sorridesse? Sarebbe troppo. Non credo che riuscirei a sopportarlo. Osservo a lungo il suo viso. Sto guardando l’uomo che avrebbe potuto essere. Un uomo privo di rabbia e amarezza. Un uomo senza dolore.

 

Nessa è la figlia più piccola dei Griffin, che sono a capo della mafia irlandese a Chicago. Coccolata e vezzeggiata da tutti, di animo gentile e altruista, è stata tenuta al di fuori degli affari di famiglia e le è permesso condurre una vita normale, tra gli studi universitari e il corpo di ballo che per lei è tutto.

Mikolaj è l’erede della mafia polacca, che si contende il potere sullo stesso territorio. Quando nel volume precedente il suo boss è stato ucciso ha giurato vendetta e ha pianificato una strategia che potesse fare del male alla mafia italiana e irlandese in tutti i modi possibili, dallo psicologico al fisico e infine con la morte. Pedina per questo piano è proprio Nessa. Quello che non ha previsto è il modo in cui quella ragazza angelica gli s’infila sotto la pelle.

 

Nessa non sembra affatto forte. Non intimidisce. Però è… intrigante. È come una canzone che ti ronza in testa all’infinito. Più la senti, più ti si conficca nel cervello. La maggior parte della gente diventa prevedibile man mano che la osservi. Nessa Griffin è l’esatto opposto. Pensavo di sapere esattamente chi fosse: una principessina troppo protetta. Una ballerina che viveva in un mondo fantastico. Ma è più intelligente di quanto pensassi. È creativa, sveglia. E genuinamente gentile.

 

Se c’è una caratteristica deliziosa di questa serie e di questa autrice è che riesce a far sfuggire i personaggi dagli stereotipi ed evitare i cliché.

Non si tratta di principesse da salvare o al contrario ribelli… Nessa è per definizione un esserino delicato che convoglia la sua vita nella danza e che vede il mondo come se fosse una fiaba. La bella che incontra la Bestia, nella fattispecie. Ma Nessa è anche molto acuta ed empatica, sa leggere le persone e riesce ad avvicinarne la parte più delicata.

 

Nella mia mente, lo sto chiamando la Bestia. Perché per me è proprio quello: un cane rabbioso che ha perso il suo padrone e che sta cercando di mordere chiunque riesca a raggiungere.

 

Mikolaj è glaciale e spietato. È stato scelto come erede del boss perché abile stratega e per il suo senso dell’onore. Controllato, non è succube delle sue pulsioni e per quanto ossessionato dalla fatina che girovaga per la sua casa, la incrocia solo occasionalmente, momenti che sono per lui sconvolgenti e liberatori: Nessa riesce a sfogliare i suoi strati di corazza uno dopo l’altro, leggendo i significati tra i suoi tatuaggi e vedendo il calore nel profondo di quegli occhi glaciali.

 

Non trovo attraente la sua innocenza. Anzi, mi manda in bestia. Come osa vivere la vita come una scultura di vetro, che pare supplicare di essere frantumata? Rappresenta un peso per tutti coloro che la circondano. È impossibile proteggerla e mantenerla intatta.

 

Inutile dire come entrambi si riconoscono anime capaci di muoversi in simbiosi e come più le cose si fanno serie meno significato assume la vendetta originariamente pianificata. Mikolaj dovrà scegliere se essere fedele al suo clan mafioso oppure alla donna che gli ha rubato il cuore. Nessa, dal canto suo, dovrà dimostrare alla sua famiglia di essere cresciuta, e alla sua compagnia di danza di essere capace di assumersi le sue responsabilità.

 

Una fiaba deliziosa, insomma, che fa brillare i personaggi e li lega gradualmente in modo sempre più sensibile e tenero nonostante la violenza sullo sfondo. Assolutamente consigliato.

 

La guardo negli occhi e vedo che questa ragazza non è più la stessa che ho rapito da casa sua. È avvenuta una metamorfosi. Non sono certo di che cosa sia diventata, perché sta ancora cambiando, non è del tutto formata. Ciò che vedo, tuttavia, è bellissimo. Alcuni aspetti sono immutati: la sua gentilezza, la sua creatività. Era un ruscello che scorre, che brilla al sole. Ma adesso, l’acqua ha preso velocità e vigore. Sta diventando un lago, e poi un oceano. Io vedo lei, e lei vede me. Ero morto, e lei era la vita. Pensavo di averla rapita, di averla trascinata nella malavita. Invece, era lei che risvegliava me. Che mi faceva scorrere di nuovo il sangue nelle vene. Che mi soffiava l’aria nei polmoni. Sono talmente colpito da ciò che vedo, dalla connessione che c’è tra noi, che dimentico di muovermi.

 

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