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Recensione: Le nostre bugie – Serie: Chastity Falls #1 di L.A. Cotton

Titolo: Le nostre bugie
Titolo originale: Loyalty and lies
Serie: Chastity Falls Series #1
Autore: L.A. Cotton
Editore: Kiss Publishing
Genere: Contemporary Romance
Data d’uscita: 14 Ottobre 2021
1. Le nostre bugie
2. Salvation and Secrets
3. Tribulation and Truths
3.5. Affliction
4. Salvation and Secrets
4.5 Penance and Promises
5. Absolution
La diciottenne Savannah Parry si è appena trasferita percorrendo tremila miglia per fuggire. Dai ricordi… dai mormorii… dal dolore.
L’Accademia Chastity Falls dovrebbe essere il suo nuovo inizio, la sua salvezza.
E quando Ana incontra il misterioso Jackson, inizia a pensare che lo sia davvero. Non sorride da quasi sedici mesi; dalla notte in cui la sua vita è cambiata per sempre, e nonostante il senso di colpa che prova… nonostante la sua lealtà, Ana non può negare che Jackson stia facendo rinascere la vita in lei.
Con Jackson al suo fianco, Ana vuole credere di poter guarire e andare avanti. Ma non è l’unica a vivere in una bugia, e anche la piccola accademia privata nasconde dei segreti.
Niente è come sembra, e Ana si ritroverà in una rete intricata di bugie; dovrà combattere per la sopravvivenza, di nuovo.
La lealtà sarà messa alla prova, molte bugie saranno raccontate.
Benvenuti a Chastity Falls.

Care fenici,

oggi sono qui a parlarvi dell’ultimo libro di L.A. Cotton, Le nostre bugie. È un’autrice con cui ho un rapporto di odio/amore senza nessuna via di mezzo; tuttavia, in quest’ultimo caso, prendere una posizione netta non è semplice.

Savanah (Ana) Parry dopo la perdita dei suoi genitori e del fidanzato ha deciso di provare a ricomiciare una nuova vita dove nessuno la conosce. Chastity Falls è una cittadina che ricorda vagamente Forks: cielo perennemente grigio, atmosfera tranquilla e un numero decisamente basso di abitanti. L’idea di Ana è quella di mantenere un profilo basso, seguire le lezioni e magari farsi qualche nuovo amico, ma i buoni propositi cedono quando si innamora del misterioso Jackson. Il ragazzo è l’unico che riesce a smuoverla dal suo mondo di indifferenza, l’unico in grado di farle provare emozioni dopo tutto il dolore subito, ma (eh sì, il ma è dietro l’angolo!) Jackson è anche Pierce, idrolatato da tutto il campus per i suoi meriti sportivi e fratello adottivo del ragazzo più popolare, Braiden Donohue. Braiden è più di un semplice bullo (suo padre è invischiato in qualcosa di molto losco). È abituato a comandare e a far ricorso alla violenza se qualcosa non lo aggrada. Quando Ana rifiuta le sue avances pesanti diventa automaticamente una sua nemica e sarà disposto a tutto pur di distruggere la coppia appena nata.

Seppur in alcuni punti del racconto, a mio parere, l’autrice abbia fatto scelte un po’ estreme ed enfatizzate, la storia di Ana e Jackson è comunque appassionante. Non ci troviamo di fronte al tipico young adult con scene di gelosie esasperate e accoppiamenti ciclici ogni due minuti, ma vengono analizzati temi più delicati e complessi come la perdita, il lutto e i nuovi inizi dopo eventi traumatici. I turbamenti interiori che i protagonisti si portano dietro sono un perno importante attorno a cui la storia ruota e non spariscono dopo qualche bacio. Proprio perché il romanzo ha una base così influente e pesante trovo anacronistici alcuni passaggi. Ad esempio, se il ragazzo di cui sei innamorata ti nasconde, ammettendolo apertamente, tante cose, come puoi fidarti di lui? E se di lui non ti fidi, come fai ad aprirti e raccontargli avvenimenti importanti del tuo passato che condizionano il tuo presente e il tuo futuro?

Questo senso accentuato di mistero che avvolge il protagonista maschile sarà forse per qualcuno motivante o accattivante, mentre per me da un certo punto in poi è diventato un po’ pesante e opprimente. Con tante domande sospese e poche risposte la storia ha smesso di evolversi, divenendo solo un racconto di incontri segreti e paranoie mentali della protagonista.

Altro punto che non mi ha per nulla convinta è l’epilogo. Sulle ultime pagine mi è sembrato di aver cambiato libro dato che ciò che viene raccontato sarebbe più adatto a un mafia romance. Visto il contesto in cui il racconto è ambientato l’eccessiva violenza riscontrata nell’epilogo mi ha lasciata piuttosto interdetta e infastidita.

Nel complesso per me il romanzo è un nì. Trovo intrigante la trama, scorrevole la narrazione e interessanti i protagonisti che seppur giovani portano sulle spalle un fardello molto pesante, ma non riesco ad apprezzare assolutamente la crudeltà che diventa quasi splatter e i segreti che paralizzano la storia anziché renderla avvincente. Inoltre L.A. Cotton ha puntato su un colpo di scena talmente gravoso che sarà molto difficile da gestire restando negli schemi di un romanzo rosa.

Essendo Le nostre bugie il primo volume della serie mi sembra prematuro esprimere un parere totalitario o assoluto, anzi, spero che l’autrice riesca nei prossimi capitoli a far sparire ogni perplessità che la lettura mi ha lasciato e dedichi più spazio all’amore che lega i due protagonisti, che viene un po’ oscurato dall’oneroso contesto che li circonda.

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