Recensione libri

Recensione: “Le infinite probabilità dell’amore” di Alessandra Paoloni

Single e disoccupata, Clelia trascorre le sue giornate tra serie TV in streaming e lunghe sedute di relax sul divano. Ma la sua vita monotona cambia di colpo quando, per il suo trentesimo compleanno, riceve in regalo una vacanza organizzato dalla Doppio di Cuori, un’agenzia italiana di incontri. Ad accompagnarla in viaggio ci sarà Dante, un ragazzo bello, gentile e misterioso. Il feeling tra i due è destinato a tramutarsi in qualcosa di più profondo. Infatti, nell’assolata campagna umbra e all’ombra dei monumenti della città di Perugia, nascerà una storia sensuale e tenera al tempo stesso. Clelia crede finalmente di vivere la sua favola ma la realtà, sempre in agguato, busserà ben presto alla sua porta…

Mi sono avvicinata alla recensione di  questo libro in punta di piedi, perché non sono solita leggere commedie romantiche, preferendo, di solito, altri generi come il fantasy. Ma la trama mi aveva incuriosita tantissimo, ed eccomi qua, una volta tanto non alle prese con angeli caduti o demoni sexy.

“Le infinite probabilità dell’amore” è arrivato sugli scaffali delle librerie, edito da Newton Compton, facendo un giro molto lungo: era infatti uscito, come self, nel settembre 2014 con il titolo “Ti regalo l’Amore”, per poi approdare con l’editore alla sola versione digitale, sempre con lo stesso titolo a dicembre 2015. All’edizione cartacea, pubblicata a luglio del 2016, hanno infine cambiato titolo ma non contenuto.

Dopo questa doverosa premessa, che potrà aiutare a chiarire qualche dubbio, passo all’anali del libro.

Le vicende narrate si svolgono tra la provincia romana ed il bellissimo entroterra di Perugia. I protagonisti sono Clelia, giovane trentenne che passa un periodo di crisi profonda, dopo la rottura con il fidanzato e la perdita del lavoro e Dante, bellissimo “accompagnatore” dell’agenzia Doppio di Cuori. Che, badate bene, non è un’agenzia di gigolò ma un’agenzia di viaggi che, oltre ai pacchetti vacanza consueti, arricchisce la sua offerta proponendo la compagnia di un bellissimo ragazzo a completa disposizione della signora/signorina in partenza. Vogliamo dirlo in inglese? Meetings & holidays.

La vita triste e monotona di Clelia cambia quando i suoi amici decidono di regalarle, per il suo trentesimo compleanno, proprio una vacanza “particolare”, che la ragazza, dopo un momento di esitazione e perplessità, decide di accettare. Clelia è una ragazza appiattita dalla vita, non crede che le possa capitare nulla di bello, ma in lei esiste la fiammella della speranza, una piccola scintilla che attira immediatamente le simpatie di chi legge. Clelia, che vive ogni esperienza in vacanza con l’entusiasmo, a stento trattenuto, di un bambino, decisa a godersi ogni secondo di quanto le è stato donato.

Sarà accompagnata da Dante, un bellissimo ragazzo, dal fisico statuario, profondi occhi verdi e lunghi capelli ricci e neri, ma anche dolce, premuroso, gentile e protettivo. Con il piglio del mascalzone, e un po’ del pirata, Dante è irresistibile, da tutti i punti di vista.

Il feeling tra i protagonisti è immediato, ma, badate bene, tenerissimo. Lui è affascinato da questa ragazza timida ed impacciata, spinta a forza a godersi un’esperienza fuori dalle righe e per la quale non si sente tagliata e un po’ alla volta, capisce che per Clelia prova un sentimento profondo, ben lontano da ciò che si sarebbe aspettato.

Clelia è a dir poco sconvolta dalla fisicità e dai modi di Dante (e come darle torto…), e passa dal considerarlo un “figaccio da compagnia” o, come dice lei, “Mr saltamiaddossochenonmiscanso”, a bramare la sua presenza non solo fisica, desiderando che lui faccia breccia nel suo cuore arido ed infreddolito.

Sono tante le emozioni che passano per la testa di Clelia: la diffidenza per quest’uomo troppo bello per essere vero, la paura di commettere un errore madornale, l’eccitazione fisica e, soprattutto, mentale, di averlo vicino. Chi, come me, si immedesimerà in lei, non potrà fare altro che provare la stessa gamma di sentimenti, che l’autrice descrive in maniera coerente e lineare, senza mai strafare nel melodrammatico o nello scontato.

Infatti ciò che mi è piaciuto tantissimo di questo libro è che i due protagonisti non siano mai stati descritti come delle macchiette, non siano mai stati sopra le righe o eccessivamente sdolcinati. Clelia che guarda il fisico scultoreo di Dante che esce dalla piscina, e tenta di non far cadere lo sguardo sotto l’ombelico (non riuscendoci, ovviamente…) rappresenta tutte noi, incredule di fronte a tale bellezza che ci è stata regalata. Dante che la porta in palestra a fare esercizio, sperando le piaccia, con esiti a dir poco esilaranti, è la metafora di un certo tipo di uomini che proprio non sembra capire che l’altra metà della mela ha desideri diversi. Insomma, un’ambientazione eccezionale per due protagonisti, in fin dei conti, molto normali e vicini al lettore.

Deliziosi i dialoghi mentali di Clelia, perfetti per il personaggio, ed in grado di aiutare il lettore a capirci un po’ di più. Maliziosi e divertenti gli scambi continui tra i due ragazzi, che mi hanno fatto fare più di una risata.

La campagna umbra, assolata, profumata, verdeggiante, ma anche capace di repentini cambi di tempo è la terza protagonista del libro: è in mezzo a lei che si snoda la storia d’amore tra Clelia e Dante, tenera e sensuale, maliziosa e profonda.

Ma possibile che vada tutto bene, tra questi due? Possibile che il destino, benigno dispensatore, abbia dato a Clelia, e a noi lettori, un amore così perfetto? No, impossibile.  Le favole non esistono e la realtà è sempre in agguato. Dante è chi dice di essere? E’ veramente tanto preso da Clelia come sembra dimostrare? Chi trama alle loro spalle? Chi ha messo Dante sulla strada di Clelia?

Dubbio, maledetto dubbio!

Che ovviamente dipanerete solo leggendo, perché io non dico altro!

Vi lascio con una frase del libro, che mi è sembrata perfetta per descriverlo:

Prima di addormentarsi pensò a quanto era stata stupida, arrivando alla conclusione che quelle come lei meritavano di stare da sole. Perché, chi si lascia sfuggire un amore donato, si lascia sfuggire anche il diritto di guadagnarsi il paradiso in terra oltre che in cielo”.

Consiglio questo libro, delicato e frizzante, a tutte le lettrici romantiche che hanno voglia di passare qualche ora in compagnia di una storia maliziosa e che le farà ridere tanto.

Buona lettura a tutte!

Recensione a cura di:

Editing a cura di:

Review Overview

Voto Kiki 4

Articoli Correlati

Pulsante per tornare all'inizio