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Recensione: La Rosa di Velluto Bianco di Mirta Drake

Serie: La Rosa di Velluto vol.1

Titolo: La Rosa di Velluto Bianco

Serie: La Rosa di Velluto vol.1

Autrice: Mirta Drake

Genere: romanzo storico vittoriano

Editore: Harmony I Romanzi Extra Passion

Data uscita: 4 novembre 2023

Età di lettura consigliata: +18

Per salvare la famiglia dal dissesto economico, lady Vivian Hopkins, figlia dell’ottavo conte di Tomcaster, è costretta a sposare l’ormai non più giovane sir Richard Wenthworth, ricco, altolocato e dedito ai più sfrenati piaceri della carne. Il conte di Tomcaster, però, sa che una sprovveduta come Vivian non potrà mai sedurre Wenthworth, così, per apprendere le arti del piacere, la ragazza viene mandata alla Rosa di Velluto, un postribolo di lusso di cui molto si favoleggia a Londra. Ed è qui che incontra un giovanotto sprezzante delle regole, con un passato tormentato, anche lui per la prima volta nel palazzo dei piaceri. Lui le fa addirittura credere di essere una sorta di insegnante, ma ben presto il gioco sfugge di mano a entrambi e i loro incontri clandestini rischiano di scatenare guai ben peggiori. Eppure il destino ha ancora in serbo un segreto…

 

 

Bentornate Fenici!

“A tutte le guerriere e i guerrieri che ogni giorno combattono battaglie difficili”

Ed eccoci con una nuova storia partorita dalla mente instancabile di Mirta Drake. Siamo a Londra nel 1885 e la nostra protagonista femminile, Vivian, è diretta verso un bordello per la sua educazione. No, non scandalizzatevi, era prassi abbastanza comune per una ragazza con un senso del pudore inculcato a forza che non sapeva nulla sul sesso, su come sedurre un uomo e che aveva paura dell’atto sessuale in se considerandolo ripugnante e molto doloroso.

Quando, spinta da un padre arrivista, arriverà alla “Rosa di Velluto” e vedrà che le cose non sono quello che sembrano – mai giudicare un libro dalla copertina – Vivian cambierà opinione. Accusata dal padre di essere insulsa, frigida e poco appetibile, sboccerà proprio come una rosa, e lei sarà la Rosa Bianca. 

Iniziamo dai primi personaggi secondari. Madame Elvira è la maitresse del posto, una donna davvero interessante a mio avviso, una di cui vorrei conoscere di più; avvolta dal mistero, di origini italiane, è diventata qualcuno dando piacere con i suoi servizi offerti alla “Rosa di Velluto”. Dominik è il nano servitore maggiordomo, anche se lui non si definisce tale, e mi piace davvero. Phenicia è una dei bracci destri di Elvira, quella che insegna a Vivian tutto quello che c’è da sapere.

In questo posto vige l’anonimato e lei diventa Lilith White, Lilith come la prima donna messa al fianco di Adamo che in seguito diventerà la regina dei demoni perché ribellatasi a lui, non volendo piegarsi al suo volere. Un demone della lussuria.

Il nostro protagonista maschile è Ethan, un uomo che torna dall’Africa con un grosso peso sul cuore, la morte del fratello gemello ucciso da un leone. L’incontro con Vivian, ovvero Lilith, è fortuito ed è subito passione, o meglio, carezze lascive di una ragazza che non sa quello che può diventare, quello che ha di nascosto in sé.

“Mai Vivian aveva immaginato di poter essere tanto spensierata, soddisfatta e affamata di un futuro in cui aveva persino temuto di sperare. Adesso aveva il potere di essere se stessa, sino in fondo, con l’uomo che amava.” 

Ho amato questo libro fin dalla prima pagina, Mirta riesce, infatti, a coinvolgerti già dalla prima riga, le sue descrizioni dei posti sono accurate e mai ridondanti o noiose, poche parole ben studiate et voilà, sei immersa nel periodo storico, nel bordello/casa da gioco o in qualsiasi altro posto lei voglia portarti.

Vivian è una povera vittima della volontà degli altri, ovvero quella del padre che la vuole accasare con un vecchio lord che ha i soldi che servono alla famiglia per risollevarsi, un lord che ha fantasie e voglie innominabili che potrebbero far scappare una ragazza ingenua come è lei. Ethan invece è ferito, ha sempre vissuto all’ombra del gemello Julian che il padre reputava perfetto e che aveva una fidanzata che dopo la sua morte ha continuato con la propria vita.

I personaggi secondari hanno quello spessore che non li fa sfigurare in confronto a quelli primari e, ora lo dico, voglio un libro su madame Elvira! Ma la sorpresa è Devlin! Già, il maggiordomo apparso in altri libri precedenti ha dipinto i quadri della Rosa di velluto, ora però io voglio sapere come! 

Quando lo leggerete  non fermatevi alla prima impressione, alla prima linea narrativa, perché c’è un plot twist che non immaginereste mai.

Approvato e se potessi darei più di 5, ma non si può, peccato!

Alla prossima

Un saluto dalla vostra Mal

Hot 🔥: molte scene descritte in maniera consona alla storia e mai volgari
Sentimento ❤️: molto
Violenza ⚔️: poca  

 

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