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Recensione: “La notte di Igil e Taran” di Enedhil & Gabrielle


Tanto tempo prima che le stirpi degli Uomini e degli Elfi venissero create per popolare i regni conosciuti esistevano solo gli dei.

Ciò che rimane delle loro vite, delle loro passioni e dei loro amori sono solo leggende.
Eppure, anno dopo anno, essi continuano a perdurare sulla terra attraverso cerimonie di musica e luce, attraverso le quali vengono rinnovati i legami stabiliti nell’antichità.
Nel regno di Leithras, nulla è più importante che celebrare la sacra unione tra il Cielo e la Terra, il loro vincolo e la rinascita che insieme possono portare.

Qualcosa tuttavia è destinato a cambiare nel momento in cui un mercante di profumi, giunto da lontano, viene scelto per incarnare il dio delle nuvole e delle stelle.

Esistono leggi che devono essere rispettate e altre che vogliono essere infrante.
Quali saranno quelle che vinceranno nella notte di Igil e Taran?

I fuochi stanno per essere accesi.

Siete pronti a scoprire cosa si nasconde dietro a una maschera con le corna?

 Questo racconto è il seguito di un’altra piccola ‘perla’: il romance Una moneta per i tuoi pensieri, delle stesse autrici.

Per chi non lo avesse letto, tratta del seducente elfo Idalion, immortale e bellissimo, che in alcune notti del ciclo terrestre, esprime il suo estro e la sua passione, donando tutto se stesso al mortale di turno, per sfuggire al suo doloroso passato. In questa unica notte dell’anno, la sua natura vulnerabile prende il sopravvento facendo emergere una parte del suo essere.

È così che incontra Valadier, giovane cavaliere umano, che si infiltra nel mondo degli elfi e rimane toccato dalla sua profondità. Ciò che accade tra di loro è così magico, che ogni volta che può, trova un pretesto per incontrarlo.

In questo episodio, Valadier si è presentato alla locanda delle ‘Anime perdute’ come mercante di profumi e si ritrova catturato dalla festa dedicata a Igil e Taran, personificazione del dio cielo e della dea terra, dove viene rappresentata la loro unione che ha generato la vita terrena.

È un tripudio di colori, di emozioni e di rituali che saturano l’anima di premesse ed eccitazione, coinvolgendo lo stesso cavaliere, anche se il suo pensiero è sempre per il suo perduto elfo che spera una volta o l’altra di incontrare ancora.

Ogni anno, come gli spiega l’oste della locanda, Daheron, viene scelto un ‘campione’ per rinnovare quel legame speciale e far in modo che nasca nuova vita da questa unione.

Suo malgrado, l’erede di Igil, è proprio Valadier, che contagiato dall’atmosfera, accetta di sottoporsi al rito.

Quale sarà l’incontro che lo catturerà tutta la notte? E i suoi pensieri, saranno dedicati alla sua preziosa preda, o vagheranno alla ricerca del compianto incontro precedente?

“Allora la ricorderò solo come la notte in cui è stato permesso a due amanti di giacere insieme, ancora una volta.”

La lettura scorre veloce, delicata, come soffici pennellate di sapiente ricamo, con cui le autrici accompagnano il lettore.

Anche l’atmosfera lascia col fiato sospeso, catturandovi nei suoni, nei colori e negli ambienti che sono riprodotti. C’è una certa ‘sofficità’ nel descrivere personaggi e situazioni, che denotano la preparazione e la dedizione della ricerca per una collocazione fantasy, pur trattandosi di una storia romance M/M.

Sapientemente descritte le scene di sesso, mai volgari, molto soft e delicate, che donano ai due amanti un certo stile, ma anche riservatezza.

Ho apprezzato molto la narrazione e la trattazione del tema, così diverso dal solito romance, da farti dimenticare in quale dimensione si fosse permettendo di seguire la storia con trepidazione e sorpresa.

Attendiamo l’ultima novella in uscita prima dell’estate.

Buona lettura!

 

 

 

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