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Recensione: La moglie dell’Highlander – Serie: Alleanze nelle Highland #1 di Terri Brisbin

 

 

Titolo: La moglie dell’highlander
Autore: TERRI BRISBIN
Serie: Alleanze nelle Highlands 1
Editore: HarperCollins Italia
Harmony I Grandi Romanzi Storici
Disp. in edicola: 03 agosto 2022
Disp. sullo shop: 18 luglio 2022
Disponibile in eBook dal 12 agosto 2022

Un matrimonio combinato… un’unione che si tinge di inaspettata passione!
Scozia, 1360
Ross MacMillan alza il velo della sua sposa… e scopre che non è la donna che aveva accettato di sposare, ma la bellissima sorella minore, Ilysa MacDonnell! In quanto nuovo capoclan dei MacMillan, deve accettarla come sua moglie, perché ha bisogno dell’alleanza con il clan da cui lei proviene. Ma come capire se Ilysa è il pegno di una vera alleanza oppure una pericolosa spia?

Care Fenici, siamo in Scozia nel 1360 quando Ross MacMillan diventa capoclan in seguito alla morte dello zio per mano del clan Campbell. Buona parte dei suoi guerrieri giace a terra morta e la sua gente è prostrata dal dolore della battaglia. Ma Ross è pronto, malgrado tutto, a vedere la sua vita stravolta e con lui anche il fratello e la sorella. Il clan viene prima di tutto il resto, soprattutto viene prima dei propri bisogni e l’unico modo per avere rinforzi, cibo e oro è consolidare le alleanze per mezzo di contratti matrimoniali. Con queste poche righe già potete definire il protagonista maschile, un uomo pronto a tutto per il bene della sua gente, buono, forte e deciso. La scelta di Ross è chiara: deve sposare la figlia maggiore del clan alleato, ossia Lilidh MacDonnell. E qui il povero pollo cade dalla padella alla brace perché il capoclan dei MacDonnell, che santo cielo, perdonatemi ma lo avrei ucciso, usa un espediente per dargli in moglie la secondogenita: Ilysa, la figlia abbandonata in convento. Ilysa è molto diversa dalla sorella, innanzitutto ha un cuore e un’anima, è intelligente, gentile ma ha subito una lesione in circostanze alquanto particolari, difatti viene chiamata la menomata. Ha due teste? No, ha un braccio inservibile e insensibile, quindi deve starci molto attenta. Come se lo è procurato? Lo scoprirete e avrete voglia, spero, di ammazzarle mezza famiglia! Detto ciò, Ilysa non ha mai avuto una vita facile, né a casa né al convento, si considera una nullità, spaurita e non degna di amore. Anche lei è una vittima, obbligata dal padre a contrarre un matrimonio che non desidera, per procura peraltro, e spedita con rinforzi, cibo e tanto oro dal neo sposo. Quando Ross scopre l’inganno ormai è tardi e non può permettersi di rinunciare all’alleanza rinnegando la moglie, inoltre il suocero richiede la prova della consumazione del matrimonio. Ecco… questa parte è un pochino squallida, Ross agisce con galanteria ma senza emozioni mentre Ilysa subisce ma si diverte. A quanto pare il convento non è riuscito a spegnere l’anima passionale della ragazzina, il che, scusate, ma non l’ho trovato molto sensato. Tanta preghiera, insano terrore di peccare e poi sesso sfrenato e zero pudicizia, mah.

Ross le tenta tutte per non affezionarsi alla moglie, la evita, la ignora, ma la verità è che ha paura di innamorarsi di lei perché è perfetta per lui e anche per il suo popolo. In poco tempo Ilysa conquista l’amore del clan con la sua intelligenza e il suo buon cuore, ma quanto ci metterà a conquistare il marito? È veramente una spia mandata dal padre? Ross sa che i Campbell non hanno finito con loro e la paura dilaga tra la sua gente, riuscirà a fidarsi della compagna oppure no?

Terri Brisbin dimostra una capacità non da poco nel mantenere uno stile coerente e alternando dei personaggi complessi. Sono rimasta un pochino delusa dal modo in cui ha dipinto Ilysa, mi aspettavo una precisa evoluzione da ragazzina terrorizzata a donna sicura di sé, e, per quanto questo in un certo senso avvenga, ho notato la forzatura, come se l’autrice avesse fretta di terminare la scrittura e abbia obbligato il personaggio a spicciarsi. Sì, lo so, sono criptica ma ve ne accorgerete verso la fine quando il ritmo della narrazione cambierà. Ponete attenzione perchè questo è il primo volume di una serie scritta da più autrici, sicché il secondo si concentra su Fergus, il fratello di Ross, ma l’autrice è Jenni Fletcher.

Cosa posso dirvi? Il romanzo mi è piaciuto molto e, anche se scritto molto bene e con un’ottima ambientazione, mi è rimasta una certa delusione per come viene descritta Ilysa che come personaggio meritava di più. Speravo di assistere alla sua rivincita e soprattutto di vedere uno scontro agguerrito con la famiglia e invece nulla, troppo piatto, scontato e veloce, non so voi ma a me i finali frettolosi non piacciono, però nutro qualche speranza e più aspettativa per il secondo e il terzo volume, speriamo bene. Buona lettura!

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