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Recensione: “La ladra di fragole” di Joanne Harris

Il vento ha ricominciato a soffiare.
Devo ascoltare la sua voce.
Perché solo lui può dirmi cosa fare.

Vianne Rocher ha finalmente imparato a chiamare casa il tranquillo villaggio di Lansquenet-sous-Tannes. Da quando è riuscita a vincere la diffidenza del curato Reynaud e degli altri abitanti con le dolci creazioni della sua cioccolateria, che spera un giorno di affidare alla figlia Rosette, si sente parte integrante della comunità. Finché, in un freddo venerdì di marzo, il vento che l’ha portata lì riprende a soffiare. E Vianne sa di non poterlo ignorare: è il segno che qualcosa sta per cambiare. Ben presto, la quiete di Lansquenet viene sconvolta dalla morte dello storico fiorista Narcisse, che lascia in eredità un terreno di cui Rosette è l’insolita beneficiaria. Si tratta di un dono inatteso e inspiegabile che riaccende antichi sospetti nei confronti della donna solare e un po’ eccentrica che resta pur sempre una voce fuori dal coro. Ma questo non è l’unico problema a cui Vianne deve far fronte. Poco dopo la morte di Narcisse, nel suo negozio rimasto vuoto, apre una nuova attività che sembra esercitare sugli abitanti di Lansquenet lo stesso fascino con cui un tempo «La Celeste Praline» di Vianne li aveva ammaliati. E lei non può permettere che una sconosciuta le metta i bastoni tra le ruote. Non le resta che affidarsi alle doti magiche sue e della piccola Rosette che, come lei, sembra avere la capacità straordinaria di leggere nel cuore delle persone e di indovinarne i desideri nascosti. Solo così potrà scoprire chi si nasconde dietro il nuovo negozio e fare chiarezza sul misterioso lascito di Narcisse.
Dopo il grandioso successo di Chocolat, diventato un bestseller internazionale nonché un celebre film con Juliette Binoche e Johnny Depp, Joanne Harris riporta i suoi lettori nel cuore dell’amato villaggio di Lansquenet per ritrovare Vianne. E con lei l’arte di trasformare il cioccolato con ingredienti unici, diversi per ognuno di noi, ma capaci in egual modo di riportare la felicità anche quando si crede che niente possa tornare come prima.

Attenzione possibili spoiler

Ritorna l’atmosfera onirica del piccolo paese di Lansquenet-sous-Tannes con i suoi protagonisti che ruotano attorno alla cioccolateria di Vianne Rocher e alle sue dolci creazioni con le quali cattura il cuore del più acerrimo detrattore, come il parroco Reynaud.

Vianne ormai considera quel piccolo paese dove molti anni prima è naufragata, come una casa dove si è ambientata creando una fitta rete di amicizie e di complicità con molti abitanti del villaggio.

Roux, il padre di sua figlia minore Rosette, vive sempre nella casa sul fiume ed è insofferente alla rigida società del villaggio. Sentimento condiviso anche dalla piccola, soprattutto adesso che la sorella maggiore Anouk si è trasferita a Parigi con il fidanzato. L’insofferenza di Rosette verso quel piccolo mondo è in parte alimentata dall’aria di sospetto con cui viene guardata dagli abitanti a causa della sua aura da streghetta e del difetto di linguaggio che le impedisce di parlare liberamente costringendola a crearsi un alter ego vocale dal tono poco armonico.

Rosette corre libera per i campi in quel piccolo mondo senza troppi pericoli e si rifugia nel boschetto di querce nella proprietà del vecchio Narcisse, dove un pozzo di pietra e tante piante di fragole selvatiche la fanno da padrone. Con l’anziano, sebbene dotato di un carattere burbero e scostante anche nei confronti della sua stessa figlia, nasce una bella amicizia.

Proprio l’eredità di questo boschetto, che Narcisse deciderà di lasciare alla bimba alla sua morte, scatenerà una ridda di curiosità e di tentativi poco edificanti dei parenti dell’uomo per impugnare il lascito.

Un quaderno lasciato a Padre Reynaud, pieno di fogli in cui Narcisse ha affidato le sue memorie, svelerà una storia nella storia: l’infanzia dell’uomo infatti, è stata turbata da due morti orribili che hanno macchiato indelebilmente la sua anima.

Contestualmente, l’arrivo nel piccolo paese di una tatuatrice finirà di sconvolgere i precari equilibri e soprattutto la pace duramente conquistata da Vianne.

Moltissimi i temi che l’autrice ha messo sul piatto: la diversità e la paura dell’altro, la magia e la superstizione, il rancore e la rabbia che consumano l’animo, la vendetta, il distacco dei figli dai genitori e i cambiamenti improvvisi. Il tutto intrecciato in un grande mosaico di vividi colori su cui trionfa, il profumo del cioccolato e degli ingredienti misteriosi che Vianne miscela con abilità.

Un romanzo imperdibile.

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