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Recensione: It Ends With Us. Siamo noi a dire basta di Colleen Hoover

Titolo: It Ends With Us. Siamo noi a dire basta

Autore: Colleen Hoover

Genere: Narrativa contemporanea

Editore: Sperling & Kupfer

Data di pubblicazione: 1 Marzo 2022

Amare significa perdonare a ogni costo? È una sera come tante nella città di Boston e su un tetto, dodici piani sopra la strada, Lily Bloom sta fissando il cielo limpido e sconfinato. Per lei quella non è una sera come tante. Poche ore prima, ha partecipato al funerale del padre, un uomo che non ha mai rispettato, che le ha strappato l’infanzia e Atlas, il suo primo amore. Mentre cerca di dimenticare quella giornata tremenda, viene distratta dall’arrivo di Ryle Kincaid, un affascinante neurochirurgo totalmente concentrato sulla carriera e sull’evitare qualunque relazione. Eppure, nei mesi successivi, Ryle sembra non riuscire a stare lontano da Lily e alla fine cede ai sentimenti e all’attrazione che prova per lei. Dopo una vita non sempre facile, la ragazza ha tutto quello che desidera: il negozio di fiori che ha sempre sognato di aprire e un fidanzato che la ama. Tuttavia, qualcosa non torna: Ryle a volte è scostante e inizia a mostrare un lato pericoloso, in particolare quando Lily rincontra per caso Atlas. Pur non sentendosi al sicuro con Ryle, Lily si rende conto in fretta che lasciare chi ci fa del male non è mai semplice. Troverà allora il coraggio di dire basta?

Lily non ha avuto una vita facile, ma non si è mai abbattuta. Ha sempre perseguito i suoi sogni e ha lavorato duro per realizzarli. Per farlo sceglie Boston, ed è lì che incontrerà un neurochirurgo molto affascinante, Ryle Kincaid. È l’uomo perfetto, se non fosse per la sua avversione verso le relazioni stabili. Lui è uno spirito libero, roba da una notte e via, questo fin quando non incontra la nostra protagonista e il nostro dottorino non si innamora di lei. Non è tutto oro ciò che luccica, però, e Lily si ritrova a essere ciò che non avrebbe mai voluto e in questi momenti di difficoltà ricorda il suo primo amore Atlas Corrigan, un ragazzo totalmente l’opposto di Ryle. Cosa accadrà quando, per puro caso, Lily rivedrà proprio lui?

 

Lily è una donna forte, con un passato familiare difficile, il suo personaggio non è perfetto, ma è talmente veritiero, con le sue debolezze, sbagli e insicurezze che sinceramente risulta bello così com’è.

Ryle, lui beh… affascinante e attraente, da perdere la testa, ma la troppa sicurezza e ostentazione lo rende un bel po’ arrogante, poi d’un tratto cambia e perde la testa per la nostra Lily, e vediamo una parte di lui che non ti aspetti, non voglio entrare nei dettagli perché altrimenti direi troppo, ma nella sua negatività si comprende tanto di lui a quel punto. È un elemento difficile e mentre per Lily ho provato sempre sentimenti positivi, per lui erano piuttosto contrastanti.

Atlas, di lui vediamo poco, avrei apprezzato un maggior approfondimento del suo carattere, sembra il tipico bravo ragazzo di cui è piuttosto facile innamorarsi.

 

Il racconto è scritto dal punto di vista di Lily, il suo presente e il suo passato, quest’ultimo viene affrontato in un modo alquanto originale, dalle pagine del suo diario, la nostra protagonista da ragazzina amava Ellen DeGeneres e il suo programma; quindi, anziché scrivere al “mio caro diario” era “Ciao Ellen…” con l’intento che un giorno avrebbe mandato tutto alla star.

La storia è di spessore, affronta argomenti delicati e particolari, ci fa comprendere che, spesso, dall’alto delle nostre vite tranquille e semplici ci ritroviamo a chiederci: perché questa persona piuttosto che un’altra agisca in questo modo. Perché non va via? Perché non taglia di netto? Ma cosa fa? Io non farei così! Sii forte per la miseria!

Ma ripeto: è facile da fuori porsi queste domande e peggio ancora darsi delle risposte sulla vita altrui. Vorrei spiegare di più, entrare nel dettaglio di cosa io stia parlando, ma non voglio rovinarvi la lettura. Vi assicuro però che apre gli occhi sugli argomenti trattati. Come diceva un grande scrittore della mia amata terra: “Prima di giudicare la mia vita o il mio carattere mettiti le mie scarpe, percorri il cammino che ho percorso io. Vivi il mio dolore, i miei dubbi, le mie risate. Vivi gli anni che ho vissuto io e cadi là dove sono caduto io e rialzati come ho fatto io.” Pirandello

Ecco questo è quello che mi ha fatto capire ancora di più questo libro, tutto reso più toccante perché leggendo le note finali dell’autrice si scopre che lei ha un vissuto piuttosto simile al suo racconto ed è proprio dal suo passato che prende spunto, questo rende tutto più toccante e profondo.

Volendo trovare una pecca? Il modo così repentino in cui è capitolato Ryan ai piedi di Lily… poco realistico visto il tipo figo e single fino alla fine.

Inutile aggiungere che ve lo consiglio.

 

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