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Recensione: Irriducibile – Legio Patria Nostra #2 di Adele Vieri Castellano

Titolo: Irriducibile

Autrice: Adele Vieri Castellano

Serie: Legio Patria Nostra #2

Genere: Romantic Suspanse

Editrice: Self Publishing

Pagine: 310

Data di Pubblicazione: 19 aprile 2021 – riedizione

Implacabile #1
Irriducibile #2

Tre come i moschettieri. Pericolo, avventura, missioni speciali, a volte senza ritorno. Eppure loro, i tre legionari, ce l’hanno fatta. Ora hanno fama, denaro, donne, una palestra a Roma in cui insegnano arti marziali. E quando un amico chiede un favore non si può che assecondarlo, anche perché in quanto ex soldati, che hanno vissuto più vite in una sola, perseguono un unico obiettivo: proteggere i deboli. Per questo Riccardo Gardini, il più irriducibile dei tre, accetta di diventare la guardia del corpo di Elena Verri Pallavicini, avvocato milanese dagli occhi e dal carattere raggelanti. Comincia come un favore l’avventura che diventerà ben presto qualcosa di profondamente diverso, che lo costringerà a guardare al passato e ad affrontare il dolore di una perdita di cui ancora porta le stigmate. L’avventura che cambierà la sua vita. Per sempre.

Bentornate Fenici!

 

Oggi vi parlerò del secondo libro della saga…. che ha come personaggi gli ex legionari più fighi mai creati da un’autrice italiana.

Entriamo nella storia. Questa volta il nostro protagonista è Riccardo Gardini, fratello di Sara, il membro più “posato” dei tre ma che, porca miseria, ha un fascino assurdo. La vita di Riccardo si intreccia e si scontra molte volte con l’avvocato Elena Pallavicini, amica di Valerio Corvino dai tempi dell’università – ma ciao Valerio! –  in pericolo di vita perché ha difeso la moglie di un miliardario – puzza più del pesce dopo tre giorni – che ha scoperto i suoi traffici di armi con nazioni ostili.

Fabienne, la moglie di Luca Goddard, è una vittima che chiede solo aiuto ed Elena vi rimane invischiata. Riccardo diventa la sua guardia del corpo contro il volere di lei.

Entrambi i personaggi centrali hanno un carattere forte, dominante, lui è però tormentato dagli incubi del passato. In questo libro scopriamo di più su Manuel, il quarto legionario morto durante una missione, amico fraterno del protagonista.

Sono subito scintille; lei chiama lui Mastino, pensa infatti che sia un troglodita analfabeta ma non è così, Riccardo, particolarmente dotato ed erudito, la chiama Miss Inverno, per i suoi modi altezzosi e glaciali di trattare le persone. La donna non riesce a lasciarsi andare a causa di una cocente delusione in amore, non ha più fiducia nel genere umano di sesso maschile.

Il rapporto tra i due è un continuo tira e molla, un classico “slow burn” o anche “Enemies to lovers”, testardi e autoritari all’eccesso, fino a quando, a furia di stuzzicarsi, si lasciano andare alla passione più travolgente e… beh, il resto sta a voi scoprirlo.

 

Considerazioni

Come cecchino dalla mente analitica, Riccardo ha sempre avuto tutto sotto controllo e quando gli capita una come Elena viene sconvolto in tutti i sensi, capisce subito che c’è altro sotto, che non è quello che sembra.

Nessuno me ne voglia male ma Riccardo… aeee, ho caldo solo a pensarci! Sarà che l’ho visualizzato meglio di Damiano ma porca paletta cosmica! Voglio un Corvino e un Riccardo, che dici Adele, due al prezzo di uno si può?! Voglio citare la frase di un telefilm che ho adorato, Felicity Smoak in Arrow, stagione 3.

“God, I have a type!” cioè ho un tipo, alto, ben piazzato, moro, occhi azzurri glaciali o verde foresta pluviale e grrr! E niente, non mi ripiglio più.

E Riccardo trova in Elena una bella gatta da pelare e io l’ho adorato! Amo i personaggi femminili con le palle – non che Giorgia non ne avesse – ma Elena è diversa, è proprio l’anima gemella di Riccardo in tutto e per tutto, in conflitto con se stessa perché è attratta dal quel bel pezzo di manzo.

Adele, certe scene mi rimarranno impresse a vita porca paletta!

Ma vogliamo parlare della descrizione dei momenti hot? Ho avuto le caldane per tutto il tempo, in più ho visualizzato fin troppo bene Riccardo, mannaggia a lui!

Menzione d’onore ad Arachide, – non mi chiedete di scrivere il nome in francese che mi perdo – un gatto norvegese delle foreste dal manto rosso e gli occhi gialli, testimone dell’amore nato tra i due e io da amante dei gatti non posso che approvare.

E Fabio, il figlio di Giorgia e Damiano, bellino lui!

Il libro è consigliatissimo, quando inizierete a leggerlo non vi staccherete tanto facilmente. Attendo il terzo su Ivan Conti e poi Corvino, perché voi credevate che non dicessi nulla sul mio bel capitano dei Ros?!

Amo Corvino.

Consigliato assolutamente.

Alla prossima

Un saluto dalla vostra Mal

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