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Recensione: “Il sogno di un cowboy” di Maureen Child

Titolo: Il sogno di un cowboy
Autore: Maureen Child
Editore: Harper Ccollins Italia
Genere: Romance
Serie: Harmony Destiny
Uscita: Settembre 2020

Il suo sogno è svanito con lei…
A Caden Hale basta guardare negli occhi Emma Williams per rendersi conto di non averla ancora perdonata. Cinque anni prima Emma aveva distrutto il loro sogno per inseguire il proprio: diventare un’attrice a Hollywood. E adesso che è tornata in quello che doveva essere il loro ranch, nel selvaggio Montana, Caden sa che dovrà starle alla larga il più possibile per evitare di soffrire ancora.
… ma questa volta è disposto a combattere!

Forse Emma è cambiata, o forse no. Ciò che non è mutato però è l'attrazione che li unisce, una corrente elettrica che scorre inarrestabile e che rischia di bruciare entrambi. Lei ha tradito la sua fiducia già una volta… Caden sarà disposto a mettere in gioco il proprio cuore per vincere la partita più importante di tutte?

Ho un rapporto di amore-odio con gli Harmony. A volte trovo piccoli gioielli, a volte chiudo il libro dicendo “Io… boh…”, nel senso che non capisco come sia possibile stampare storie simili.
Ma questo mi è piaciuto. È un libro breve, centocinquanta pagine (e, togliendo le molte situazioni ripetitive, si poteva accorciare ancora,) ha un costo contenuto, 3.50 €, eppure la storia mi ha lasciato qualcosa.
C’è una visione verghiana della vita, un richiamo all’ideale dell’ostrica, secondo cui coloro che appartengono alla fascia dei deboli devono rimanere legati ai valori della famiglia e al lavoro tradizionale, perché se si allontanano dal luogo in cui sono nati andranno incontro a rovina certa. Però c’è anche la voglia di rincorrere i propri sogni e il bisogno di ritrovare se stessi.
Emma è fuggita da una situazione stabile ma a tratti soffocante, (non tutti a vent’anni hanno chiara ogni cosa per il futuro, mi sembra normale,) per trovare il proprio posto nel mondo.

“Mi erano permessi soltanto i sogni che non gli causavano problemi?” (Tratto dal libro.)

E questa è una domanda che ci siamo poste tutte almeno una volta nella vita. La risposta è: no, ragazze, avete il diritto di sognare tutto ciò che volete e di provare a realizzarlo.
Comunque, non ho capito perché non hanno provato ad avere un rapporto a distanza per un periodo, ma farò finta di non aver dato peso a questo dettaglio.
Quindi Emma torna a casa… ma ha con sé una neonata, doppio shock per Caden.

“Cosa c’era di più bello di un uomo virile e sexy che coccolava una bambina?” (Tratto dal libro.)

(E come possiamo non essere d’accordo con l’autrice?)
La casa di famiglia appartiene anche a Emma, non dimentichiamolo, eppure lei si trova davanti un muro di ostilità insuperabile. Soltanto il padre la accoglie con affetto, sua sorella invece cova un rancore feroce che ci rende da subito insopportabile il personaggio.
Il fatto che nasconda un segreto, (che il lettore intuisce comunque a pagina cinque,) non ci fa sentire più solidali con lei.
C’è tanta natura in questo libro , e cowboy sudati che lavorano per mettere al sicuro i cavalli prima di una tempesta… e questo ci piace.

“I cavalli erano un balsamo per l’anima. Bastava la loro vicinanza per ricordarti di prendere una pausa e di goderti il momento.” (Tratto dal libro.)
“Sei l’unico cowboy che conosco che riesce a perdersi nel proprio ranch.”
“Non mi perdo”, la corresse lui. “Mi lascio distrarre.” (Tratto dal libro.)
“Chiunque tu ami a me sta bene. L’amerò anch’io.” (Tratto dal libro.)

E ora le pecche della storia: alcuni piccoli refusi dovuti alla traduzione.
Alla bambina di cinque mesi, il padre di Emma dà della banana tagliata a rotelle. Da madre non ho potuto fare altro che urlare “NOOOO! MA COSA FAI?!” poi ho pensato che forse, negli Stati Uniti, lo svezzamento prevede il rischio che i neonati soffochino con cibo tagliato in modo ideale per incastrarsi in gola.
Poi c’è un cattivo che entra in scena in modo imprevisto e nel punto sbagliato.
Probabilmente il personaggio andava introdotto prima ma senza svelare il suo ruolo, così invece sembra messo lì solo per dimostrare quanto sia figo Caden.
Emma mi è piaciuta, è una donna che difende le sue scelte e anche il suo diritto di sbagliare, e, nonostante tutti le remino contro, non si arrende e rimette in carreggiata la sua vita.
Il libro mi ha lasciato un interrogativo: la narrativa è piena di storie in cui il protagonista maschile compie sbagli clamorosi, fa soffrire all’inverosimile la sua metà, poi chiede scusa con gli occhi da cucciolo e TUTTO A POSTO.
Qui abbiamo una donna che chiede scusa e la fanno penare per centocinquanta pagine.
Quando leggeremo di una riappacificazione equilibrata e sensata?

 

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