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Recensione: Il ricatto – Serie: Unlovable series. Vol. 1 di Chiara Cipolla

Titolo: Il ricatto

Serie: Unlovable series. Vol. 1

Autore: Chiara Cipolla

Genere: Spicy romance

Editore: Self

Target: +18

Data di pubblicazione: 7 novembre 2022

 

 

  1. Il ricatto
  2. La caduta
  3. La resa

Olivia Barnes è la giovanissima figlia di un uomo d’affari di New York. Ad una festa in onore del padre incontra l’affascinante Sebastian Stark, bello e pericoloso come la notte.
Fra i due l’attrazione è subito palpabile e un singolo bacio è in grado di incendiare entrambi ma, quando lui capisce che dietro al provocante abito da sera e al carattere tenace di una tigre si nasconde una ragazzina, è costretto a scappare.
Quando si rivedono anni dopo Sebastian è intenzionato a riprendere da dove si era interrotto, lei però è già fidanzata.
Sarà capace Olivia di resistere alle provocazioni di un uomo abituato a ottenere sempre ciò che vuole?
E Sebastian riuscirà nel suo intento di sedurre la donna che brama, quando ciò che offre non è amore?

La UNLOVABLE SERIES si compone di 3 volumi indivisibili:
1. Il ricatto (in uscita il 7/11)
2. La caduta (in uscita il 9/01)
3. La resa (in uscita il 27/02)

 

 

 

 

Per l’atteggiamento della protagonista e la quantità di scene erotiche, il romanzo rientra perfettamente nel genere Spicy romance (“romanzo erotico” in gergo TikTokese, chiarisco per le boomer come me 🙂 ), adatto quindi a un pubblico maggiorenne ma allo stesso tempo giovane.

 

Mi dà un pizzicotto sul naso e sorride. «Sei unica, Olivia, così trasparente e schietta.» «Mi stai dando della stupida?» «Oh, no, ti sto facendo un grande complimento.

Sono circondato da persone viscide e calcolatrici che da me pretendono e basta, sanguisughe in abiti firmati. Tu sei una boccata di aria fresca nella mia vita. Dolce all’apparenza, ma quando togli il velo c’è una tigre dentro di te, degna di nota. Sei vera, genuina e hai carattere e questo mi piace da impazzire.»

 

 

La protagonista Olivia si cala bene in questo contesto: con gli ormoni in piena esplosione e preda di un’attrazione stordente per Sebastian, è allo stesso tempo abbastanza inesperta di relazioni con l’altro sesso da non saper interpretare i loro atteggiamenti, desideri e linguaggio non verbale.

Un carattere che viene definito “da tigre” riassume una buona autostima, audacia, esuberanza ma anche una certa dose di egocentrismo e mancanza di maturità. Interrompere una videochiamata di lavoro per fare una scenata di gelosia vedendo la donna allo schermo non fa guadagnare punti alla nostra protagonista: dimostra in questo modo di essere una ragazza che non riesce a dare valore alla sfera professionale di un uomo (cosa che, a ruoli invertiti, sono certa che pretenderebbe).

 

Olivia: Sono venuta in ufficio come richiesto Mi hanno detto che non posso salire

Seb: Dove sei?

Olivia: Davanti all’ingresso dello Stark building

Seb: Bene, resta lì

Osservo il cellulare allibita e rileggo il suo ultimo messaggio. Resta lì sto cazzo! Che vuol dire resta lì? Che scende lui o che devo restare qui fuori al freddo per un’ora?

[…]

«Ti avevo detto di farti trovare qui alle venti, non un’ora prima.» «Volevo farti una sorpresa.» «Bene, me l’hai fatta, ma ora stai al mio gioco, fai quello che ti dico e parla il minimo indispensabile.» Il solito troglodita arrogante, ma giochiamo pure alla bella statuina, ci sono abituata sin da bambina, con lui poi ci ho fatto il callo.

 

 

Il livello di bollore e di attrazione viene spinto al massimo, anche senza che venga costruita costruire una trama in modo approfondito: l’incontro casuale tra i protagonisti avviene infatti quando Olivia non ha neppure 17 anni, e il solo sentirselo vicino, nella penombra di uno studio vuoto, ai margini di una festa, le toglie la razionalità tanto che sarebbe disposta a una sveltina pur essendo vergine.

Dopo una lunga premessa, il romanzo vira al genere “ricattata dal miliardario” quando, cinque anni dopo la scena descritta sopra, Sebastian le si presenta ancora interessato, dopo aver messo in piedi una strategia infallibile per riuscire a portarsela a casa come scalda-letto.

Apprezzo il tentativo di scardinare i cliché dei romanzi di questo genere: il carattere forte della protagonista consente risposte affilate e la giusta dose di rivendicazioni femminili che solitamente vengono sacrificate in questo tipo di formula romance, evitando di farla ricadere nel ruolo di vittima dagli occhi troppo a cuoricino e priva di spina dorsale.

 

«Be’, fattela tornare, stronzo, non penserai che resti qui per giorni in attesa che ti venga voglia di nuovo. Togliamoci il pensiero e ognuno per la sua strada.» Si gira e la sua furia mi investe: «Forse non hai capito una cosa, Olivia, tu sei mia, hai accettato di essere mia, non è una questione di giorni, settimane, mesi, anni. Tu. Sei. Mia.» Mi si gela il sangue. «Co-cosa vuoi dire? Che devo stare qui per sempre?» «Te lo spiegherò come si fa con i bambini. Questa casa è mia, mi appartiene. Questo almeno fino a quando lo vorrò io. Allo stesso modo tu sei mia, mi appartieni. Posso fare di te quello che voglio e…» «E quando ti stancherai mi butterai via come spazzatura?»

 

 

Inutile dire che col tempo l’attrazione continua a funzionare benissimo mantenendo alto il tasso di consumo di calorie nel loro ménage quotidiano, ma la vicinanza li obbliga a confrontarsi con i loro reciproci difetti.

Olivia ad esempio ha poco rispetto degli spazi professionali di lui, fatica a rispettare i ruoli stabiliti dall’accordo (solo sesso) iniziando a chiedere di più, è supponente e provocatrice. Sebastian ha diviso la sua vita in compartimenti stagni (vita diurna professionale e notturna per il sesso) e sfrutta la corazza che racchiude strettamente i suoi sentimenti, preferendo evitare di dare loro un nome.

Il tempo insieme, il trovarsi a proprio agio nella loro routine quotidiana, la sintonia tra i due caratteri, tutto porta a dover prima o poi confrontarsi con i propri sentimenti e con il dover accettare l’altro, iniziando a essere aperti in un dialogo trasparente. Affrontare quindi i propri limiti… oppure fuggire e terminare il contratto.

 

«Che diavolo ti succede?» chiede invece preoccupato, ora che mi guarda negli occhi e capisce che sono sconvolta. «Non lo so, perdonami, troppe cose… fatico a gestirle tutte.» «C’entro anch’io in queste cose?» «Tu sei il primo della lista» gli ringhio in faccia. Il respiro è accelerato e la rabbia sta per esplodere. Lui torna a stringermi a sé più forte.

«Dimmi, cosa provi in questo momento? Non pensare, metti in off la tua bella testolina e dimmi cosa ti ribolle dentro.» Non so perché lo faccio, ma seguo il suo consiglio e svuoto il mio animo senza filtri. «Vorrei scappare via da qui, vorrei piangere, urlare, picchiarti e… baciarti. Dirti quanto ti odio, quanto mi fai schifo e quanto ti voglio. Mi sembra di impazzire.»

 

 

Lo stile non è esattamente ciò che mi piace, ad esempio un po’ prolisso su dettagli vezzosi e glamour (come l’eccessiva attenzione ai dettagli degli abiti indossati), e una prima persona calcata sulla protagonista che mi è sembrata appunto un po’ troppo narcisista e immatura.

Le scene troppo incentrate sui momenti bollenti, poi, tolgono spazio a una trama comunque un po’ scarna, con pochi ostacoli da superare e poca adrenalina, che si è riusciti comunque a suddividere su più romanzi.

 

Una volta scemato il desiderio mi rendo conto che nonostante tutte le mie speranze su una possibile dichiarazione d’amore, alla fine da Sebastian ottengo sempre e solo delle favolose scopate, o delle memorabili sveltine come in questo caso. Sono delusa, ancora una volta, perché nonostante fra noi vada tutto davvero molto bene, il bisogno di avere qualcosa in più grida con forza dentro di me.

 

 

 

 

 

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