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Recensione: Il ribelle d’Irlanda. Sean di Pitty Duchamp – La confraternita dei Leoni #5

Titolo: Il ribelle d’Irlanda

Autrice: Pitti Duchamp

Serie: La Confraternita dei Leoni

Genere: Romance storico, Regency

Self Publishing

+18

Data di pubblicazione: 18 gennaio 2023

 

Le Complicanze del Cuore
Incantesimo Scozzese
Il Gelsomino di Leeds
Inganno d’Onore
Il Ribelle d’Irlanda
Wingen – Fuoco Ribelle
Le Catene del Destino
Il Lord delle Brughiere

 

Irlanda 1820 – Sean O’Connor, Conte di Clare, è disposto a tutto per scrollarsi dalle spalle l’identità irlandese, un marchio che ha fatto di lui un reietto, un emarginato. Forse andare via è l’unica soluzione: nè inglese nè irlandese ma solo europeo nelle colonie; circondato dal lusso e dai soldi che ha guadagnato con le miniere messicane.

Il destino però ha in serbo sorprese e colpi bassi. Quando Sean eredita dal padre il titolo di Marchese di Galway, ecco che il sangue e la terra d’Irlanda tornano a pretenderlo. E a chiamarlo a sè è anche Aoife, pronta a ogni sacrificio per rivendicare i diritti dei cattolici irlandesi, perfino a rinunciare all’amore. Perfino a rinnegare Sean.

Un uomo in cerca del suo posto nel mondo, una donna che lotta per i diritti del suo popolo, un amore violento e intenso come il verde d’Irlanda.

 

Bentornate Fenici!

 

Ho letto il nuovo volume della serie regency “La confraternita dei leoni” che ha come protagonisti Sean e Aoife.

Sean O’Connor è marchese di Galway, conte di Clare, visconte di Boylen, per chi non lo ricordasse, uno dei secondi al duello del duca di Radnor, nonché fratello di Ana. Nonostante ciò, porta un peso sull’anima e la sua voglia di vivere, o meglio, di stare al mondo, è ai limiti della depressione, con rabbia repressa. Vuole sistemare i suoi affari e tornarsene in Messico con la sua querida Isabel e dimenticare tutto: Irlanda, Aoife, ogni cosa.

Aoife, nome strano, che dal gaelico si traduce in inglese con Eve, è stata l’amore giovanile di Sean prima della battaglia di Waterloo ed è una fervente cattolica che si batte per i diritti dei cattolici irlandesi contro i protestanti.

È il richiamo del sangue e della terra.

È una frase molto ricorrente, un monito che continua a ripetersi come un tarlo nella testa del protagonista, il quale continua a darsi la colpa per la morte di Lukas e rinnega le sue radici e il suo essere “irlandese”. Lui si sente un europeo, almeno finché non si trova davanti Aoife a ricordargli ciò che ha perso e non potrà avere mai più.

Non voglio dirvi altro sulla trama ma vi dirò qualcosa sulla storia, questa è solo una mia opinione personale, ognuno la vedrà in modo diverso.

L’ho trovata pesante, poco scorrevole, come se non avesse quella scintilla che mi avrebbe fatto dire WOW. Ho faticato a finirla, per i primi 18 capitoli la trama è stata lineare, priva di ogni evoluzione.
Sean lo avrei preso a mazzate sui denti, capisco fosse l’intenzione dell’autrice caratterizzarlo in questo modo, ma porca miseria, mi prudevano le mani per il bisogno di prenderlo a sberle. Verso il ventesimo capitolo la storia si è rianimata con un colpo di scena che ho gradito, l’arrivo degli altri personaggi già visti nei libri precedenti, e alcuni dialoghi interessanti.

Aoife, Dio, ho dovuto cercare dal gaelico se avesse una pronuncia esatta, perché questa lingua non suona mai come si scrive (anzi, di solito il risultato è esattamente l’opposto di ciò che ti aspetteresti), e niente, il suo nome è Eve ed è il nome di una principessa irlandese. Beh, anche lei l’avrei voluta prendere a randellate. Ok, sei una pasionaria che ha a cuore il destino dei cattolici, ma per la miseria, sii più agguerrita!

Non sono riuscita a empatizzare con nessuno dei due protagonisti e la cosa mi dispiace, di solito mi viene facile se riesco a immedesimarmi nel libro, ma stavolta non ci sono riuscita.

L’unica a essermi piaciuta, forse, è Isabel, che, nonostante fosse gelosa all’inizio, poi ha dimostrato di avere un minimo di carattere.

Ho avuto come l’impressione che l’autrice volesse finire la storia in fretta, senza dare profondità e spessore ai personaggi.

Per la vostra Mal è un NI.

Alla prossima

Un saluto dalla vostra Mal

 

 

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