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Recensione: Il ribelle di A.D. McCammon -Serie Westbroook #1-

 

Titolo: “Il ribelle”

Serie: Westbrook Vol.1

Autore: A.D. McCammon

Editore: Triskell Editore

Genere: Romanzo Rosa – new adult

Data di pubblicazione: 8 Aprile 2022

Thatcher Michaelson è un bullo.
Arrogante, crudele, spietato.
Ed è il ragazzo più affascinante che abbia mai visto.
È il ribelle della Westbrook High, mentre io sono solo la fastidiosa ragazza perbene che lui ha ribattezzato “Santarellina”.
Deve esserci qualcosa di sbagliato in me: dopo quasi due anni di occhiatacce e continue umiliazioni, ho ancora una cotta per questo ragazzo che mi ha odiata a prima vista.
Ma poi mi ha baciata e, al posto dello sguardo impassibile a cui ero abituata, ho riconosciuto la passione ardere nei suoi occhi scuri incandescenti.

Violet St. James non appartiene al mio mondo.
Dolce, gentile, pura.
Lei è tutto ciò che io non sarò mai.
Non ha l’aspetto di un angelo: è un angelo. E ho lottato contro ogni impulso di volerla per me.
Ma tutti i miei sforzi si sono vanificati nell’attimo in cui ho assaggiato le sue labbra. Non riesco a starle lontano, e adesso tutto è cambiato.
Lei è determinata ad abbattere i muri che mi sono costruito intorno, ma la mia piccola Santarellina ignora le conseguenze delle sue azioni.
Mi dice che non ha paura dello schianto.
Eppure dovrebbe.

 

 

Il ribelle è il primo libro della serie Westbrook

Thatcher Michaelson è il bullo della Westbrook High; gode della propria reputazione e si sente forte nell’apparire agli occhi degli altri arrogante e spietato.

 Una delle poche persone che osa tenergli testa è Violet St. James, una ragazza timida e gentile che sembra riuscire a scorgere nel giovane qualcosa di buono, che va oltre le battutine ironiche e i comportamenti inspiegabili.

Fenici, il primo aspetto positivo di questo libro è che si tratta di un racconto auto-conclusivo; la storia di Thatcher e Violet si snoda nell’arco di circa 300 pagine e si esaurisce senza cliffhanger che, diciamocelo, troppo spesso ci tormentano e ci tengono sulle spine. 

Credo sia una scelta giusta perché, a mio parere, i due protagonisti “hanno detto il loro” e voler allungare il brodo non sarebbe congeniale. 

È una lettura basata sul genere “hate to love” e sicuramente rispecchia tutti i canoni di un buon new adult. 

L’autrice ripropone tutte le situazioni che rappresentano i “punti chiave” in questi romanzi: scene di gelosia, passioni forti che sbocciano da rapporti conflittuali e amori puri che portano alla redenzione.

Non so per voi, ma su di me ha sempre avuto un forte ascendente il fascino del bad boy e, se ben strutturato, adoro il cliché del “bello e impossibile” che si innamora della ragazza acqua e sapone.

Sarà perché sono un’eterna romantica e anche perché le storie ad ambientazione scolastica mi portano davvero a svagarmi con la mente, ma a me il libro è piaciuto. 

Ho trovato Il ribelle una lettura gradevole e sicuramente capace di coinvolgere a pieno un pubblico più giovane, alla ricerca di struggimento ed emozioni intense più che di logica e razionalità. Sotto questo aspetto i due protagonisti giocano bene il loro ruolo, riuscendo a creare il giusto hype. Forse in alcuni punti Violet avrebbe avuto bisogno di una scrollata per svegliarsi e reagire, ma del resto, come diceva Proietti, “so’ ragazziii”. 

La narrazione semplice e diretta rende fluida la lettura, che risulta scorrevole e dinamica.

Consiglierei il libro a chi sa apprezzare le storie travagliate e a chi adora leggere di amori viscerali, insomma a chi ha voglia di dedicarsi a un racconto in cui c’è molto cuore e poca testa.

Quattro stelline sono ben meritate per un libro che rispecchia tutti i canoni del suo genere e che regala una lettura leggera.

                                                                                                                

 

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