Recensione: Il re dei draghi di Leia Stone

Quando nel mio villaggio arriva la notizia che il re dei draghi è alla ricerca di una nuova moglie, tutte le donne entrano in uno stato di isterica agitazione. Il re invierà la Guardia Reale per portare le donne in età fertile nel suo castello a Jade City. C’è solo un requisito: la prescelta deve possedere magia sufficiente a dare alla luce un erede. Sono un’umana annacquata che vanta appena un quarto di magia del drago e so che non verrò scelta, ma per qualche motivo gli annusatori mi ordinano di presentarmi davanti al re come sua possibile futura moglie. Sono pronta a partire per Jade City, finché mia madre non mi rivela un segreto terrificante. Un segreto che potrebbe farmi uccidere dal re in persona.

In attesa di leggere l’intera quadrilogia, finalmente in libreria i primi due capitoli di Kings of Avalier, la nuova serie fantasy romance di Leia Stone.

Ammetto di aver comprato questo romanzo e di aver faticato a leggere le prime tre pagine; l’ho lasciato da parte, pensando non fosse il momento giusto… E poi? E poi, dopo solo un paio di settimane, l’ho riaperto e… beh, che dire, è stato come scoprire un altro mondo, quasi fosse un libro diverso, credo sinceramente che a volte ci sia un momento per ogni cosa. L’inizio del romanzo l’ho percepito comunque un pochino ostico nella fluidità di lettura, sembrava un po’ legnoso, ma è come se dopo poche pagine lo stile cambiasse, forse per la traduzione, o forse per il mio neurone impazzito. Qualche cliché non distoglie troppo l’attenzione, sebbene non abbia potuto non pensare alla protagonista femminile, Arwen, senza immaginare l’elfa dai lunghi capelli castani di Tolkien, o senza farmi sfuggire qualche paragone con Katniss di Hunger Games. 

In Il re dei draghi ci troviamo in Jade City, piccola città ai margini del castello reale, che per la prima volta dopo molto tempo si ritrova la visita inaspettata del sovrano. Passava di là? Eh, direi di no! E qui la questione si complica! 

La storia potrebbe sembrare all’inizio quasi un remake di Cenerentola: Drae è in cerca della futura regina, non sto qui a dirvi le motivazioni per non spoilerarvi troppo! Questo sarà un problema per la nostra protagonista? No, non direi, è tutto tranne che una giovane sfortunata, anzi, è scaltra e sa esattamente ciò che desidera e ciò che non brama.

Ho adorato l’intreccio di trama dovuto ai segreti del passato, così come il primo incontro tra Drae, il re dei draghi, e la nostra amabile cacciatrice che, rimasta orfana, provvede a sfamare la sua famiglia.

La narrazione e la struttura del libro sono semplici e scorrevoli, pochi conflitti, alcuni colpi di scena inaspettati, ma soprattutto tanta azione. Fantastico, spesso nei paranormal fantasy dimenticano di far vivere al lettore il brio del combattimento in cui ferite, cicatrici, morti e lacrime sgorgano. Non c’è sicuramente una connotazione horror, non temete, ma l’avventura è intrigante.

Non poteva mancare la storia d’amore che, in ogni caso, è il fulcro di questa lettura. È un amore dolce e penetrante, la passione è sfumata e poco intensa nell’eros e nell’attrazione tra i due, diciamo che spopola il romanticismo e ciò rende il romanzo adatto a una fascia di età più bassa.

Il re dei draghi è stata una lettura carina che consiglio, si legge in poche ore e lascia una bella sensazione nel cuore. Ho già acquistato il secondo volume della saga, perché, dopo i draghi, gli elfi mi affascinano come non mai!