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Recensione: Il matrimonio dell’ereditiera – SERIE: La famiglia Osterlund Vol.1 di Lauri Robinson

 

Titolo: Il matrimonio dell’erediteria
Autore: Lauri Robinson
Serie: La famiglia Osterlund 1
Genere: romance storico
Editore: Harmony
Data di uscita sugli store: 15 Luglio 2022
Età 14+

Il matrimonio dell’ereditiera
The Heiress And The Baby Boom

Due generazioni alla conquista dell’America del XX secolo!
Chicago, 1933
Jolie Cramer è la maggiore dei tre figli di una famiglia benestante, ora sull’orlo della povertà a causa della Grande Depressione. Per salvare i suoi cari, deve abbandonare i sogni di indipendenza e sposare il ricco Randal Osterlund, che vuole una moglie solo per interesse e come lei ritiene l’amore un’inutile complicazione. Jolie si rende presto conto che questa non è l’unica cosa che hanno in comune, ma innamorarsi del carismatico marito non fa parte dell’accordo.

I romanzi ambientati negli anni ’30 mi danno sempre un ambiguo e piacevole senso di “quasi modernità”, trovandosi a cavallo tra i vincoli antiquati di stampo ottocentesco e altri elementi precursori della contemporaneità.
Notiamo subito, in questa storia, che nonostante il nuovo secolo e un abbigliamento più moderno rispetto agli storici regency, su Jolie gravano ancora le stesse restrizioni e le imposizioni sociali che rendono il matrimonio con un uomo ricco l’unica soluzione per avere una fonte di reddito. Qualche donna in quel periodo iniziava a lavorare, ma questo rimaneva un’opzione disdicevole, proprio come disegnare e confezionarsi gli abiti in casa, cosa che Jolie adora e che le viene impedito di fare perché non “appropriato”.

Tremava tutta, da capo a piedi. Fino all’istante in cui Randal le prese una mano. Il calore del suo tocco risalì lungo il braccio e si diffuse in tutto il corpo, scacciando i brividi. C’era qualcosa in lui che la rassicurava, forse perché erano complici. Non era l’unica a dover fingere. Nessuno dei due cercava l’amore, solo un accordo. «La vostra bellezza mi toglie il respiro»
(Tratto dal libro)

Randal si mostra più disinvolto e ha apparentemente maggiore libertà di godersi la vita (il capitolo relativo al matrimonio è semplicemente adorabile!), ma il divario di genere non lo risparmia, dovendo assumersi le responsabilità di essere l’uomo di casa, il fratello maggiore, l’erede di famiglia incaricato di ampliare i possedimenti e la ricchezza per le generazioni future: aspettative e senso del dovere a cui gli è difficile sfuggire.
Nonostante una buonissima affinità caratteriale, le pressioni sociali e familiari hanno quindi plasmato i due ragazzi in senso completamente diverso: insicura, protettiva e generosa lei, ambizioso e terrorizzato dal fallimento lui.

Le prese una mano. «Credo sia ora che tu cominci a sognare di essere un pirata.» Un sorriso incantevole le illuminò il viso. «Un pirata?» «Sì.» «Perché?» Gli bastava guardarla per restare senza fiato. Nelle ultime due settimane aveva atteso con ansia il momento di vederla, di trascorrere del tempo con lei e non era riuscito a togliersela dalla testa neppure quando non erano insieme. In realtà non vedeva l’ora che arrivasse il giorno delle nozze e si augurava che Jolie avrebbe tratto vantaggio dal matrimonio quanto lui. «Così capirai quale tesoro vuoi trovare e comincerai a darti da fare per cercarlo.»
(Tratto dal libro)

Un’affinità di intenti e bisogni complementari portano Jolie a Randal a decidere di sposarsi per interesse, escludendo dall’equazione i sentimenti. Naturalmente, potete immaginare come questo sarà proprio l’elemento che andrà a portare scintille in una relazione che doveva essere solo di facciata.
Anche se Randal ha selezionato la moglie in base a criteri legati ai suoi affari, tra i due ragazzi nasce da subito una buona affinità. Aiuta il fatto che lui abbia un carattere stupendo, sia un ragazzo pieno di vita, di sogni, rispettoso e onesto, e ben presto finisca per essere del tutto cotto di Jolie. Questo sentirsi in sintonia uno con l’altro si sviluppa presto in amicizia, affiatamento, sostegno, e va ad aggiungersi a una buona dose di attrazione.

Lui era stato il pilastro della famiglia, un ruolo che alla sua morte era ricaduto su Jolie. Un ruolo che lei non aveva desiderato e che l’aveva fatta sentire completamente sola per diverse ragioni. Tra le braccia di Randal aveva capito che non era più così. Loro due erano complici in quell’avventura. Non si erano sposati per amore, però erano marito e moglie e lei lo ammirava, lo trovava attraente. Era abbastanza. Molti matrimoni probabilmente si basavano su molto meno. Se gli ultimi anni le avevano insegnato qualcosa, era che bisognava ogni giorno apprezzare ciò che si aveva. Lei apprezzava Randal e aveva molto di cui essere riconoscente.
(Tratto dal libro)

È un matrimonio di comodo che fissa vantaggi reciproci per Randal e Jolie ed esclude sentimenti affettivi, quindi sarà proprio l’inaspettata variazione delle condizioni alla base della scelta che creerà una frattura tra loro. La scarsa conoscenza reciproca farà emerge delle insicurezze nei due ragazzi quando inizieranno a provare attrazione, e il rispetto per Jolie spinge Randal a comportarsi in modo onorevole evitando di farle pressione. Proprio questo, a mio avviso, è stato gestito molto bene: il modo in cui cerca di fare la cosa giusta, senza malizie o doppi giochi per “incastrare” sua moglie in una scelta che potrebbe non essere più quella che lei desiderava, se avesse saputo che le condizioni del loro accordo avrebbero potuto essere diverse. Una onestà intellettuale che ho apprezzato, un messaggio positivo che le nuove generazioni di lettrici meritano.

«Poi potrò baciarti?» chiese Randal speranzoso. «No.» Le sollevò il mento con l’indice perché guardasse lui e non il metro. «Io lo desidero.» Jolie si morse il labbro inferiore e distolse lo sguardo. «Credevo che avessimo deciso di procedere con calma per poterci conoscere meglio.» Randal le posò una mano sulla nuca. «L’abbiamo fatto, siamo sposati da una settimana.» «Domani saranno sette giorni esatti.» «Lo so.» Quando lo guardava con quegli occhi scintillanti, Randal ricordava a malapena il proprio nome. «D’accordo.» Jolie alzò il viso e lo avvicinò al suo. Non abbassare la testa e catturare le labbra che gli stava offrendo fu il gesto più difficile che avesse mai compiuto. Tuttavia, Randal voleva farle sapere che era lei a tenere in mano le redini della situazione. La decisione era sua. I secondi che trascorsero furono i più lunghi della sua vita. Ma ne valse la pena.
(Tratto dal libro)

Ho apprezzato molto anche le caratterizzazioni, arricchite entrambe da desideri, sogni e conflitti, e la loro evoluzione. In particolare quella di Randal, che dopo aver incontrato Jolie si alleggerisce sempre più delle troppe aspettative e dell’eccesso di senso del dovere, tornando a essere semplicemente un ragazzo spensierato, sereno, che cerca di raggiungere i suoi sogni con l’entusiasmo di un pirata all’avventura.
Gli hanno insegnato a non sentirsi mai arrivato, a non arrendersi, ma con Jolie ha per la prima volta al suo fianco qualcuno che parteggia per lui, che apprezza la sua determinazione e lo stimola e perseguire i suoi obiettivi.
Il lato fanciullesco di Randal ha anche una buona influenza su Jolie, riesce a sciogliere un po’ della rigidezza che le era stata inculcata da una famiglia troppo attenta al bon ton.
E proprio questo suo atteggiamento da “pirata in caccia di tesori” è quello che le serve per avere più autostima e sicurezza di sé, dopo essere stata abituata a vedere i suoi sogni infrangersi. Randal sa di cosa la moglie ha bisogno, perché è proprio quello che anche lui avrebbe sempre desiderato da parte di suo padre e suo nonno: mostra a Jolie di credere in lei, le dà fiducia, speranza e sostegno.

«Ti preoccupi troppo.» Non sarebbe servito a niente fingere che così non fosse, se ne sarebbe accorto. «Temo il giudizio della gente.» «Non m’importa quello che la gente pensa e vorrei che anche tu lo facessi.» Jolie si strinse nelle spalle. «Fa parte di me.» «È strano, non credi, come le cose finiscano per entrare dentro di noi e ci influenzino anche se non è quello che sentiamo veramente.»
(Tratto dal libro)

Un altro elemento che ho molto apprezzato è il messaggio inviato alle ragazze attraverso Jolie, l’idea che i loro sogni non valgono meno di quelli degli uomini, per quanto piccoli, umili, inadatti o pudici possano essere. Ognuno di essi ha dignità e merita rispetto anche e soprattutto da parte di chi ci ama, e abbiamo il dovere verso noi stesse di crederci e di lottare affinché i nostri desideri non rimangano incompiuti. In questo Randal e Jolie sono una “squadra fortissimi”, ognuno rappresentando il sostegno dell’altro, e muovendosi in sintonia come amici e confidenti.

Si fissarono per qualche istante. Randal sapeva che lei non avrebbe ceduto e allungò un braccio per prenderle una mano. «Per tutta la vita ho avuto paura di fallire. Ancora di più dopo avere venduto l’attività di tosatura dei prati. Per questo ho detto niente divorzio o infedeltà, perché sarebbero stati un fallimento. Non voglio deluderti, Jolie.» Lei gli strinse la mano nella propria. «Non accadrà mai.» «Sì, se non ti aiuterò a sviluppare il potenziale dell’Intimo da sogno di JO in modo che diventi quello che hai sempre desiderato.»
(Tratto dal libro)

È un libro nel complesso poco contrastato in cui centrali sono i sentimenti, tenuti celati all’altro per buona parte della trama finché non sarà più possibile contenerli dentro di sé. Molto romantico, quindi, ma anche divertente, alleggerito dal carattere fanciullesco del protagonista e dalle interazioni ironiche tra lui e Jolie. Indicato per qualsiasi fascia d’età, dal momento che le scene passionali sono affrontate in modo delicato e velate.

Il silenzio che seguì fu talmente lungo che Randal si chiese se la moglie si fosse addormentata. «Randal?» lo chiamò lei con un sussurro. «Sì?» «Mi… mi piaci.» Randal fu travolto da un’ondata di calore mai provata prima. Premette le labbra sulla testa di Jolie e per diversi istanti si crogiolò in quel contatto, aspirando il suo profumo floreale. «Anche tu mi piaci.» Molto. Ed era pronto ad accettarlo, perché avrebbero vissuto insieme per il resto della loro vita.
(Tratto dal libro)

 

 

 

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