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Recensione: Il bacio dell’incubo di Nina Talvi

 

 

 

Titolo: Il bacio dell’incubo

Autore: Nina Talvi

Editore: Triskell

Serie: Stirpe maledetta #1

Genere: paranormal fantasy

Target: +18

Data di pubblicazione: 19 settembre 2022

 

Il primo romanzo della nuova trilogia “Stirpe Maledetta”.

L’aroma avvolgente di incubi le fluttuava attorno, un’aura luminosa e impalpabile. Gli arrivò alle narici come un alito di vento caldo e denso, solleticandogli la pelle e riempiendogli i polmoni. […]
La ragazza spalancò gli occhi, facendo un passo all’indietro, e il suo istinto di predatore si risvegliò di colpo. Oh, sì. Se la sarebbe mangiata in un boccone.”

Fin da bambina, Cora soffre di paralisi del sonno che le causano incubi agghiaccianti. Un giorno, sulla spiaggia del Mar Baltico, trova un ciondolo misterioso in grado di attenuare la sua condizione.
Quello che non si aspetta è che il monile richiami a sé il suo vero padrone.

Eric è un essere soprannaturale che si nutre di incubi ed è uno dei tre figli di Caino. Custodisce dentro di sé una parte dell’arma con cui ha condannato il padre all’oblio eterno, che gli scatena una fame di sangue tenuta a bada solo dal prezioso amuleto.
Cora riceve un’offerta che non può rifiutare ma che la catapulta in un mondo di creature che sembrano uscite dalle fiabe… o dagli incubi più terribili.
Mentre i due combattono l’attrazione pericolosa che cresce tra loro, un essere oscuro e antico minaccia il mondo soprannaturale di Helsinki, mettendo a repentaglio i delicati equilibri raggiunti in secoli di pace.

 

 

Questo libro è una vera sorpresa, mi ha davvero stregata!

Non mi approccio quasi mai a un romanzo senza aver letto la sinossi perché non voglio aspettative disilluse e anche questa volta, ho rispettato la tradizione. Le espressioni “paralisi del sonno” e “si nutre di incubi” mi hanno colpito come una stilettata al cuore… già un inizio affascinante. E poi ho letto di Caino. Caino? Quello di Caino e Abele? Interessante.

Vinta dalla curiosità ho quindi iniziato a leggere. 

Parto dicendo che lo consiglio, no scusatemi, lo straconsiglio! Ambientazione spettacolare già solo per il fatto che ci troviamo a Helsinki. Amo le città nordiche, con quel loro fascino intrinseco che le rende magiche di  natura. 

Veniamo a noi con un accenno di trama.

Caino, figlio di Lucifero (essere soprannaturale e meschino), ha dato alla luce tre figli: Abisso, Bestia e Incubo. Tre Fae puri, tre fratelli che liberati dall’influenza del padre vivono in mezzo agli umani ignari e ad altri Fae con origini più o meno nobili.

 

Le Sussurranti erano state chiare. Il sangue di tutta la Stirpe di Caino avrebbe dovuto bagnare la Falce. Avrebbero dovuto invocare la gabbia dell’oblio e compiere il sacrificio estremo. In caso uno dei fratelli fosse morto, anche gli altri due avrebbero perso la vita all’istante. Solo con queste premesse, l’incantesimo che avrebbe reso Caino innocuo sarebbe stato possibile. Non potevano sbagliare. 

 

Cora è una ragazza che soffre di paralisi del sonno, cosa significa? Che viene letteralmente massacrata di incubi notte dopo notte. Un giorno trova un ciondolo sulla spiaggia e attirata dall’oggetto lo prende; pensate un po’ questo piccolo ornamento la libera dai brutti sogni.

Peccato però che il Rigamàllia non fosse destinato alla ragazza, sarebbe dovuto tornare al collo di Eric, uno dei fratelli Cavendish per controllare l’Incubo che è in lui (non è una metafora, ce l’ha proprio dentro insieme alla Falce con cui è stato intrappolato Caino).

La giovane che inconsapevole vive nel mondo soprannaturale a causa di Mariko, sua migliore amica nonché Fae, verrà travolta da Eric e dalle sue enormi ali. Come farà a liberarsi dagli incubi se sarà costretta a restituire la collana al suo legittimo proprietario? Le toccherà venire a patti col “nemico”. Non vi dirò altro della trama perché è troppo bella per rovinarvi la sorpresa e non voglio togliervi la curiosità.

In un mondo dove i Fae lottano incessantemente contro i Berserker e in cui il soprannaturale spopola tra Sussurranti e intrighi, la potenza della magia e dell’amore esplode in fuochi d’artificio dai mille colori.

Il romanzo è ben costruito, in un connubio di azione e passione, tra salti temporali e  conflitti che non cessano mai,  un tassello alla volta la narrazione diventa sempre più affascinante e forte.

Il pregio maggiore che attribuisco all’autrice è quello di aver reso i suoi personaggi estremamente incisi e meravigliosi, tutto ciò spinge il lettore a una curiosità estrema. È uno di quei libri in cui i co-protagonisti come Darran, Mariko, Ava e Gabriel sono così unici e spettacolari che ne senti il bisogno. Ognuno di loro mi ha catturata e ne sento già la mancanza. La caratterizzazione dei personaggi è all’ennesima potenza, questi infatti si percepiscono in modo sublime anche con un pov in terza persona e dialoghi carichi di tenacia, autorevolezza e ironia sempre in linea. Le scene sono cariche di adrenalina, suspense e passionalità con descrizioni esplicite e mai volgari. Una scrittura fluida rende la lettura facile e veloce, così rapida che si arriva alla fine e si pensa e ora? Quando esce il prossimo volume di questa splendida trilogia? Attendo con trepidazione le storie di Gabriel e Darran (il mio preferito in assoluto).

 

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