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Recensione: Guida scandalosa per signorine – Serie: L’ultima chance per un libertino 1 di Eva Leigh

Titolo: Guida scandalosa per signorine

Serie: L’ultima chance per un libertino 1

Autore: Eva Leigh

Genere: Romanzo Rosa Storico

Editore: HarperCollins Italia

Data di pubblicazione: 15 giugno 2022

L’ultima chance per un libertino 1
Londra, 1818
Dopo l’ennesimo scandalo, Kieran Ransome riceve dal padre un ultimatum: o troverà una moglie rispettabile o non erediterà nulla. Essendo una delle più amabili canaglie di Londra, però, Kieran non conosce nessuna donna adatta allo scopo. O forse sì? Potrebbe chiedere a Celeste Kilburn, sorella del suo migliore amico, che inaspettatamente accetta di aiutarlo. A una condizione: lo introdurrà nella giusta cerchia sociale se lui le mostrerà il lato scandaloso di Londra. Ma il tempo trascorso insieme è galeotto e l’attrazione iniziale si trasforma ben presto in desiderio disperato. E la reputazione immacolata di Celeste è in pericolo.

Care lettrici, ho avuto la fortuna di poter leggere l’ultimo libro di Eva Leigh e anche stavolta ho apprezzato lo stile, i personaggi e la scrittura dell’autrice, di cui ho letto tutte le serie edite in Italia grazia alla Harper Collins.

Che cosa fareste se il vostro migliore amico il giorno delle sue nozze con vostra sorella fosse profondamente turbato, oltre che ubriaco, ma ben deciso a non voler più pronunciare i voti nuziali? Kieran Ransome e suo fratello Finn hanno un solo suggerimento: prendere un cavallo e fuggire, sia per aiutare l’amico Dominic Kilburn che per salvare la sorella da un probabile matrimonio freddo e infelice come quello dei genitori. Ma nessuno di questi giovani e promettenti signori si aspetta la reazione ferma delle famiglie di fronte allo scandalo suscitato, che consiste in un secco ultimatum: mettere la testa a posto e sposare una signorina rispettabile entro un anno, pena la perdita di qualsiasi sostegno economico.

La prima cosa da fare a questo punto è creare un piano di attacco per conoscere miss di buona famiglia, corteggiarle e poi sposarne una. Tutto sarebbe semplice se i tre giovani, a causa delle loro intemperanze e delle loro discutibili frequentazioni, non fossero esclusi dai circoli più elitari e da tutti i ricevimenti dell’alta società. Per tale motivo, Kieran comprende di avere la necessità di una dama dalla reputazione immacolata che lo reintroduca nella società londinese e la sua scelta, o unica possibilità a seconda dei punti di vista, cade sulla sorella di Dominic, la bella Celeste Kilburn. Se Kieran appare al mondo come un libertino scapestrato e privo di decoro, Celeste sembra invece incarnare la perfetta lady. Figlia di un uomo che si è fatto da solo, sa che per essere accettata e soddisfare le aspettative paterne deve essere sempre perfetta, ineccepibile nei modi e nel linguaggio, sempre alla moda e soprattutto è obbligata a evitare qualsiasi tipo di scandalo o riferimento al passato modesto della famiglia, specie dopo le chiacchiere sollevate dal fuggitivo fratello. Ma tutto questo finisce per farla sentire imprigionata in una gabbia, senza la possibilità di rivelare i suoi veri desideri e ambizioni.

Celeste era stata esortata a vivere la propria vita nel modo più rispettabile. Si recava tutti i giorni negli stessi posti, vedeva le stesse persone, parlava delle stesse cose, e mai, mai, mai faceva qualcosa che potesse essere considerato remotamente inappropriato. Nemmeno portare scarpe blu con nastri color caco. Era nata povera, ma ora viveva in gabbia. Certo, era una gabbia piena di cose belle e cibo abbondante, ma restava pur sempre una gabbia. Tutto quello che poteva fare era lasciare che il suo canto fluttuasse oltre le sbarre, anche se nessuno poteva sentirne la melodia. (Tratto dal libro)

 

Per potere assaporare un po’ di agognata libertà, Celeste decide di stipulare un patto con Kieran: gli aprirà le porte del bel mondo e in cambio lui le farà conoscere i luoghi più riprovevoli di Londra, dove nessuna lady dovrebbe mai mettere il suo elegante piedino.

Entrambi i protagonisti saranno costretti a togliere la maschera che indossano e rivelare chi sono: Kieran un poeta sensibile e generoso totalmente ignorato dalla sua famiglia anaffettiva e Celeste una donna che non vuole solo limitarsi a esistere stretta nelle regole della società, ma vuole vivere, scoprire sé stessa e soprattutto scegliere per sé. E sarà proprio lui che l’aiuterà e la sosterrà nella sua voglia di libertà.

Dipingere non rientrava nei suoi talenti – Kieran era più abile con la penna che con il pennello – ma sapeva riconoscere la bellezza. Trovando dentro sé il proprio desiderio per l’avventura, Celeste si trasformò più di quanto avesse fatto con il trucco. Nei suoi occhi splendevano la determinazione e la fame di avventura. Era una donna in procinto di mutare, una fenice che sarebbe emersa dalle fiamme ancora più magnifica di prima. Kieran era stato attratto da lei, quando aveva commesso quell’errore, credendo che lei fosse un’altra persona, ma questa Celeste, la vera Celeste, aveva catturato la sua attenzione e rifiutava di lasciarla andare. (Tratto dal libro)

Ho apprezzato molto la crescita dei personaggi, la loro maturazione, lo sbocciare di un amore che non è possesso ma aiuto e sostegno verso l’altro nella ricerca del proprio futuro. È un amore maturo frutto della reciproca conoscenza dei segreti e dei desideri più intimi dell’altro, non una semplice attrazione o passione da soddisfare. Celeste vede il vero Kieran e Kieran vede la vera Celeste.

[…] «Lo ammetto» concesse Kieran, «all’inizio ho pensato solo a me stesso. Celeste era la persona più rispettabile che conoscevo e l’ho fatto per opportunismo. Pensavo che fosse innocuo portarla in una sala da gioco o a una delle feste di Longbridge, e per me non era certo un gran sacrificio. Ma» proseguì con determinazione, nonostante l’occhiata minacciosa dell’amico, «mi sono reso conto di quello che significava per lei essere indipendente e che nessuno prendesse decisioni al posto suo. Celeste ha iniziato a vivere, Dom, fuori dalla prigione della rispettabilità. E la sua felicità…» Avvertì un nodo alla gola che nulla aveva a che fare con il tentativo di strangolamento di Dom. «È stato bello. Lei era bella. Libera, felice. E io… mi sono innamorato di lei. Impossibile non amarla. Per la prima volta, Celeste poteva essere davvero se stessa. È stata una cosa incredibile.» (Tratto dal libro)

Il libro contiene anche una riflessione amara sulla società dell’epoca, dove la donna non aveva proprietà né mezzi, apparteneva al marito o alla famiglia d’origine e la parola libertà non era neppure contemplata nel vocabolario femminile, al contrario di obbedienza, moralità e perfezione.

Nel romanzo sono introdotti alcuni personaggi che posso immaginare saranno protagonisti nei prossimi libri della serie e che mi incuriosiscono molto, dall’enigmatico Flinn alla sposa abbandonata Willa, al momento in tour per il continente per riprendersi dallo scandalo.

La Leigh si conferma un’abile scrittrice creando storie interessanti e particolari, con figure sfaccettate e intriganti che ti invogliano a seguire le loro avventure e proseguire nella lettura fino all’epilogo. Posso dire di attendere con trepidazione il suo prossimo libro e spero che la casa editrice non ci faccia penare troppo nell’attesa!

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