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Recensione: “Driven – Guidati dalla passione” di K. Bromberg (Driven Series #1)

 

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È una serata importante per Rylee e per l’associazione per cui lavora: è in corso un’asta di beneficenza con numerose star di Hollywood per raccogliere donazioni in favore dei bambini bisognosi. Perciò è fondamentale che nulla vada storto. Peccato che la ragazza non immaginasse di poter essere messa in palio, anche se solo per una sera, e di venire “comprata” da Colton Donavan, il famoso e bellissimo pilota di formula Indie, nonché capo della società per cui lei lavora. Nel momento stesso in cui lui la trafigge con il suo sguardo color giada, le certezze di Rylee cominciano a sgretolarsi, e con il passare del tempo la sfrontatezza di Colton spazza via del tutto la sua vita tranquilla e ben pianificata. Il giovane è disposto a qualsiasi cosa pur di ottenere ciò che vuole e la guiderà in un universo di sensazioni a lei sconosciute e per questo ancor più irresistibili e inarrestabili. Ma proprio quando la loro relazione sembra pronta per una svolta importante, torbidi segreti verrano a galla…

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Rylee ama il suo lavoro e l’associazione presso cui è impiegata sta creando un diverso approccio per gestire bambini bisognosi. Non più gelidi istituti, ma case, in cui un gruppo ristretto di ragazzi vive con tutori legali (che si alternano durante la settimana) una normale vita familiare; per realizzare questo progetto, però, occorrono fondi generosi. Ed è proprio all’evento indetto per raccogliere donazioni che i protagonisti si incontrano. Rylee cade letteralmente fra le braccia di Colton, quando questi la libera dallo sgabuzzino in cui la giovane si è chiusa per errore. Scatta fra loro un infuocato momento di passione; Rylee è furibonda sia con lui che con se stessa: sono anni che non prova più niente del genere e il fatto che a risvegliare i suoi sensi sia stato un uomo così sfrontato e maledettamente arrogante la fa dubitare di se stessa. Convinta di non doverlo mai più rivedere, scopre ben presto che non sarà così, è proprio Colton, infatti, che ha pagato 25.000 dollari per un appuntamento con lei. Decisa a prendersi la rivincita su quell’uomo pieno di , Rylee non intende andare da nessuna parte con lui, ma ancora non ha capito chi ha di fronte. Colton è disposto a tutto per rivederla e per lavorare a stretto contatto con lei, anche a sborsare qualche milione di dollari per l’associazione. E mentre Rylee tenta di convincere se stessa che lo sta facendo per i bambini, è ben cosciente che non potrà resistere a lungo alle sensazioni incredibili che quell’uomo le fa provare; Colton è un uomo dalle mille sfaccettature ed è disposto a giocare solo con le sue regole.

Sono stanca di questo gioco e la rabbia sta per esplodere. «Tu mi vuoi solo perché sono la prima donna che ha detto di no alla tua bella faccia e al tuo corpo. Sei talmente abituato a vedere ogni essere di sesso femminile cadere ai tuoi piedi che quando incontri una ragazza immune al tuo fascino non sai come reagire.» «Se vedo qualcosa che mi piace, me la prendo»

È con questo tipo di approccio da uomo di Neanderthal che facciamo la conoscenza di Colton, un personaggio dalle mille sfaccettature, anche se tutto ciò che lo ha reso così arrogante e misterioso viene solo intravisto in questo primo capitolo della serie “Driven”, che lascia aperte molte domande.

Colton passa da momenti in cui è uno zotico villano ad altri in cui dimostra una sensibilità incredibile, soprattutto con i giovani ragazzi che partecipano al progetto dell’associazione di Rylee. Scopriamo ha molto in comune con i giovani ospiti della casa famiglia, anche se la sua infanzia è un argomento tabù per lui. In alcuni momenti sa essere romantico e dolce, ma in altri è freddo come il ghiaccio; nei rapporti sentimentali ha regole ben precise, le sue ragazze sanno esattamente cosa possono aspettarsi da una relazione con lui e devono adeguarsi. Rylee però lo rende insicuro, non è come le altre, e pretende di più. La giovane donna del resto ha nel suo passato l’atroce dolore di un amore finito tragicamente, che le causa ancora attacchi di panico e incubi ricorrenti e di cui il suo corpo porta ancora le cicatrici. Se, in un primo momento, le sconvolgenti sensazioni che Colton le ispira vengono vissute come un tradimento nei confronti di Max, Rylee ben presto si rende conto che è pronta per ricominciare a vivere, disposta a rimettersi in gioco, e che quell’uomo, dolce, arrogante e impossibile le è entrato nel cuore, nonostante non intenda rivelarle il suo passato e non intenda darle nulla di più che una fugace storia senza lieto fine.

Questo libro è indubbiamente scritto molto bene, i personaggi ne sono il punto di forza e la scrittrice è riuscita a dare a ciascuno di loro un carattere talmente ben definito che rimangono impressi nella mente del lettore, con la loro forza e la loro fragilità. Però, se devo essere onesta, non mi è sembrato all’altezza dalle entusiastiche recensioni con cui viene presentato. Intendiamoci non è un brutto libro, si legge molto piacevolmente, ma i rimandi ad altre serie non me lo hanno fatto apprezzare fino in fondo. Un uomo ricco e tormentato, che è stato adottato dopo un’infanzia tremenda e mai dimenticata, di cui non parla, la sua incapacità di amare, il voler vivere le relazioni solo alle sue condizioni e alle sue regole (niente a che vedere però con fruste e manette, non è quel genere di rapporto), è tutto un po’ già visto e troppo sfruttato. Nonostante questo, la curiosità di sapere cosa lo ha reso così sfuggente, perché creda di non essere degno di essere amato mi è venuta, e un’occhiata al prossimo capitolo sicuramente la darò, in fondo le storie d’amore in cui i protagonisti sono adulti sono rare e non si possono perdere.

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Recensione a cura di:

Lucia63

Editing a cura di:

MagaMagò

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