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Recensione: Dove i cuori si infrangono di Giulia Bazzucco

Titolo: Dove i cuori si infrangono

Autrice: Giulia Bazzucco

Genere: Romanzo contemporaneo

Editore: Always publishing

Data di pubblicazione: 5 Settembre 2025

Età di lettura consigliata: +16

Per Arya Stevens il college doveva essere l’occasione per fuggire dalla perdita della sorella e da un lutto impossibile da elaborare. Ma dopo un intero semestre passato ad autodistruggersi, ignorando gli studi e affogando nella sofferenza, Arya capisce di aver toccato il fondo. Assistere a una partita di rugby della scuola, da studentessa spensierata, è solo un piccolo tentativo per essere normale, ma imbattersi nel nuovo vice allenatore della squadra e rimanere prigioniera del suo sguardo è una distrazione… irresistibile. Dopo che un infortunio ha posto bruscamente fine alla sua carriera, Will Clayton, ex stella del rugby inglese osannata in tutto il Paese, è piombato in un inferno e ha rinnegato la sua vita da campione dello sport. Ora è tornato sul campo della Darren University nelle vesti di vice allenatore ed è proprio l’ancora di salvezza che gli serve, se solo Will non dovesse affrontare ogni giorno i fantasmi di ciò che ha perso e la rabbia cieca che gli arde dentro. Arya e Will hanno entrambi un passato doloroso e un presente in cui devono lottare per ritrovarsi, ma tra loro nasce una connessione inaspettata quanto complicata. Arya vede in Will l’uomo che è, non solo un campione caduto, eppure lei rimane sfuggente, perché è troppo vulnerabile per far avvicinare qualcuno. Will invece non può permettersi di fallire di nuovo nel mondo del rugby, e intrecciare una relazione con un studentessa potrebbe definitivamente rovinarlo. Stare insieme però è l’unica cura possibile per le loro ferite. Due cuori già spezzati riusciranno a resistere allo scontro con il loro lato oscuro, oppure sono destinati a infrangersi ancora e ancora?

Dove i cuori si infrangono è un romanzo che si muove con passo misurato sul confine tra dolore e possibilità di rinascita. Al centro c’è Arya, una giovane che arriva al college con addosso il peso di una perdita che l’ha segnata profondamente: non fugge dal dolore, ma lo porta con sé, cercando di comprenderne la geografia. La vicenda si sviluppa in un ambiente noto al genere new/adult — l’universo universitario, le relazioni che si accendono e sbiadiscono, le dinamiche di gruppo — ma ciò che distingue il libro non è il contesto, bensì il modo in cui l’autrice tratta il lutto come presenza viva, pratica e quotidiana.

La relazione con Wil non scatta come una panacea ma si costruisce lentamente, tra gesti incerti e conversazioni che spogliano i personaggi dalle finzioni. Non si tratta del solito amore-salvatore che risolve tutto con una dichiarazione: qui l’amore è compagno di un lavoro interiore più lungo e accidentato. Questo approccio rende credibile la trasformazione di Arya: ogni piccolo progresso è guadagnato, non donato.

La scrittura predilige i dettagli concreti — una routine, un silenzio, una scena che si ripete — e proprio in questi particolari si concentra la forza emotiva del romanzo. I dialoghi, soprattutto nelle scene intime, sono costruiti con attenzione e funzionano perché lasciano spazio a pause e non dicono tutto a voce alta. La narrazione alterna momenti di profonda immedesimazione in prima persona a sequenze più corali che mostrano il mondo intorno alla protagonista: compagni, figure familiari, l’ordito quotidiano del campus. Questo equilibrio aiuta a mantenere la storia ancorata a una dimensione reale, senza scadere nel melodramma.

Non mancano però i punti in cui la trama segue rotte prevedibili del genere: lo schema degli ostacoli, la rivelazione che porta al punto di rottura, la lenta ricostruzione finale sono elementi familiari per chi legge romance e newadult. Alcune sottotrame e personaggi secondari avrebbero potuto ricevere maggiore spazio o un taglio più originale; a tratti si percepisce il desiderio di rassicurare il lettore con esiti consolatori invece che rischiare svolte narrative più nette.

Il pregio maggiore della storia è la capacità di tenere il lutto al centro senza banalizzarlo. L’autrice non edulcora il dolore né lo usa come semplice motore per la storia d’amore: lo mette in scena, con le sue ricadute quotidiane e la sua rumorosa presenza, e mostra quanto la guarigione sia un processo frammentario. Per chi legge, questo significa incontrare una protagonista difendibile e autentica, con cui è facile provare empatia.

Dove i cuori si infrangono è un debutto che sa commuovere perché non si dà facili consolazioni. È un romanzo che guarda al dolore con rispetto e pazienza, e che costruisce la propria forza sulle piccole verità quotidiane più che sui colpi di scena. Non rivoluziona il genere, ma porta una voce sensibile e attenta ai particolari — una voce da seguire negli sviluppi futuri.

Hot 🔥| Non presente

Sentimento ❤️| Commovente, equilibrato, concreto

Valutazione

Voto

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