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Recensione: “Desideri Pericolosi – Dark Souls #2” di Anya M. Silver

Titolo: Desideri Pericolosi

Autrice: Anya M. Silver

Serie: Dark Souls #2

Genere: Dark Romance

Self Publishing

Pagine: 365

Data di pubblicazione: 2 luglio 2021

 

Dark Souls 

1 – Piacere Oscuro

2 – Desideri Pericolosi

 

Ho davvero creduto di essere riuscita a scappare dall’inferno, anche se non ho mai smesso di farne parte.
Lo vedo sempre. Giorno e notte.
Mi tormenta. Mi terrorizza. Mi desidera.
Quell’inferno ha un nome che riesce a farmi tremare per la paura e per una gioia folle, letale.
Samael De Falco.
Lui è sempre presente.
Avvelena i miei pensieri, acceca la mia ragione, offusca il mio giudizio.
Stuzzica i miei desideri più nascosti.
Un uomo feroce come un lupo con i riflessi di un serpente e un’anima nera come la morte, mi dà la caccia, minacciando di distruggere tutto quello che ho costruito dall’ultima volta in cui i miei occhi si sono persi nei suoi, spietati e gelidi.
La lontananza però mi ha fatto comprendere anche la terribile verità, quella che ho tentato di sopprimere a lungo.
Non sono più sicura di voler scappare. Di volermi mettere in salvo.
I miei desideri pericolosi potrebbero rivelarsi… mortali.

 

Care Fenici, adoro questa autrice, riesce a incasinare la mente di chi legge in un modo subdolo, intenso ed esplosivo, tanto da farti crollare tutte le certezze e incatenarti ai personaggi come se fossero l’ultima goccia d’acqua in aperto deserto. Ho amato la serie Lethal Man e mi spiace sia finita, ma in qualche modo è bello rivedere alcune figure, anche per poco tempo. Tra tutti gli individui da lei creati ho sempre avuto la preferenza per Kink, subito dopo viene Samael, uno dei due protagonisti. La serie Dark Souls, al momento, riprende solo le avventure, o meglio, le disavventure di Aviva De Sanctis e della sua folle battaglia contro le emozioni e i sentimenti che prova per il più spietato assassino del pianeta. Questo secondo capitolo, in particolare, è veramente disarmante per alcuni temi trattati, come le ossessioni e la tossicodipendenza, pertanto se siete minorenni o facilmente impressionabili statevene alla larga. In quest’ultima categoria rientro anche io, in verità, ma non avrei rinunciato alla lettura per niente al mondo.

L’ambientazione di Desiderio Proibito si concentra su Salem, teatro di crudeltà indicibili in passato, ed è qui che Aviva si sta rifugiando con l’amica Lily Rose, un luogo che dovrebbe suscitare ribrezzo e terrore, invece è meta di speranza per le due ragazze che si rifanno una vita con tanto di nomi falsi e nuove identità. Ma l’apparenza è tutto ciò che a fatica riescono a mantenere, perché lo sanno che Lui è sulle loro tracce e scappare in eterno non è possibile; tutti i sicari migliori e non, sono sulle loro tracce e il panico diviene un pensiero costante e indispensabile come l’aria. L’ansia è un’emozione ricorrente, il problema è che Aviva è una tossica, non solo di cocaina ma anche di Samael, ha il terrore sia di essere trovata sia che non succeda. I pensieri che affollano la sua mente sono contorti e machiavellici; in tutto questo turbamento arrivano anche dei momenti quasi felici, una calma effimera perché tutto è in stand-by fino a che il sicario non fa la sua entrata. Eh, che entrata, una volta arrivato cambia tutto. Cattivo, sadico, senz’anima, insomma da sbavarci sopra, grazie soprattutto alla sua aria da bel tenebroso con gli occhi di ghiaccio. Ma, ehi non siamo dentro a una storia d’amore, scordatevelo!

Avevo un’idea ben precisa di Samael, che viene completamente ribaltata in questo romanzo; credevo veramente che fosse irreprensibile e, invece, la vera campionessa di incomprensioni è proprio Aviva, un vero paradosso vivente. Tutto ciò che fa non è dettato da logica ma dai suoi bisogni, è, tutto sommato, una strana massa di disarmante egoismo, mentre lui si rivela essere un uomo con desideri quasi semplici e comprensibili, sebbene non tarderà a riprendersi dal suo momento di vulnerabilità. Ma se Aviva è così deleteria per lui, perché non se ne libera e basta? Sarà una tortura aspettare il terzo volume della trilogia, vi giuro che è uno dei pochi romanzi che aspetto con gioia feroce. Le emozioni che lascia non sono quasi mai positive però forse è proprio questo ad attrarmi come mai, un po’ di masochismo fa bene ogni tanto.

In conclusione non posso che consigliarvelo a pieni voti e augurarvi buona lettura!

 

 

 

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