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Recensione: “Danneggiata” di Veronica Deanike

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Sabrina, ferita e umiliata dalla sua stessa famiglia, vive in una comunità per minori. Danneggiata nell’animo, sviluppa una personalità autolesionista. Bella e arrabbiata con il mondo, brucia i suoi anni con la potenza del suo odio.

Lo psicologo e coordinatore della struttura, Alex, è un uomo di trent’anni che nel suo aspetto ombroso dimostra tutto il tormento del suo passato. Una doppia vita quella di Alex che parla di un profondo disagio: il giorno e la notte, aiutare e distruggere. Sabrina è per lui una tentazione amorale. Questa non è la storia di un amore, è una storia di distruzione. Una giovane donna che vuole distruggere se stessa, un uomo che vuole distruggere i suoi demoni… L’incontro di due anime spezzate, la lotta per la sopravvivenza, la speranza di un amore.

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Sabrina è una ragazza abusata: un padre violento e una madre debole ne hanno segnato per sempre l’anima trasformandola in una ragazza chiusa con disturbi del comportamento alimentare e difficoltà a rispettare le regole.

Al suo fianco trova Alex, che, come educatore, la dovrebbe aiutare a crescere e a raggiungere la serenità e una vita normale. Ma Alex stesso è un uomo ferito. Bambino non amato, è diventato un uomo che non crede nell’amore e che non è capace di amare, perché l’amore è fiducia e abbandono. Di giorno educatore, splendido con i bambini, fermo e paziente, di notte animale in caccia di passione, senza cuore, senza emozioni.

Compassione, empatia, sostegno, aiuto: erano parole che andavano bene per il giorno, ma la notte… no! Alex si concedeva la libertà di essere se stesso, un essere umano trasformato in bestia che nel ricevere e dare dolore perpetuava la spirale della sua sofferenza.

L’attrazione tra le due anime ferite è immediata e per quanto Alex cerchi con i suoi modi bruschi di allontanare Sabrina, il loro legame cresce ogni giorno.

Sabrina desiderò con tutta se stessa accucciarsi sopra di lui, poggiare la guancia sul suo torace, sentirne il profumo, la consistenza. Voleva conoscere la forza di un uomo, una forza che non feriva, non umiliava, ma proteggeva, sosteneva, amava.

Ma possono stare insieme due persone che non sanno cosa sia l’amore? Una ragazza che odia se stessa e si colpevolizza delle violenze subite e un uomo carico di rabbia?

Voleva di più, molto di più, anzi, lo esigeva. Sabrina sarebbe stata sua: al costo di distruggerla, ma non gli importava più, avrebbe giocato e lo avrebbe fatto con le sue regole. Mentre il suo sguardo si faceva affilato e la brama prendeva il posto della compassione, si vide per quello che era: un lupo che aveva sentito il sapore del sangue e stava per abbandonarsi alla frenesia del suo appetito.

Il libro ci racconta il percorso duro e oscuro delle due anime danneggiate fianco a fianco contro un mondo che ancora cerca di distruggerli. Li ami e li odi nel loro alternarsi di momenti teneri seguiti da gesti di sfiducia.

Quando, poi verso la metà del libro la storia sembra prendere una direzione precisa, ecco che un evento cambia completamente le carte in tavola. Con un colpo di scena inaspettato, l’autrice ti fa dubitare di tutto quello che avevi compreso dei protagonisti fino a quel momento, t’insinua un dubbio tremendo…

La narrazione da questo punto si muove con i colori del thriller, in mezzo ai misteri e alle mezze verità, costringendoti a proseguire la lettura fino a un finale sorprendente.

Devo dire che per quanto sia un buon libro e non prevedibile non mi ha lasciato pienamente soddisfatta. Le battaglie tra Sabrina e Alex sono narrate con efficacia e ti trascinano in mezzo al loro dolore, e ti fanno arrabbiare quando li vedi sbagliare così l’uno con l’altra e un attimo dopo sciogliere e intenerire di fronte a una passione più forte di loro, e al loro bisogno di amore e di sostegno. Ma i capitoli in cui l’attenzione si rivolge ad altri personaggi non sono allo stesso livello, presentando dialoghi meno naturali e sembrando, a tratti, affrettati o quasi aggiunti in un secondo tempo.

Lo stile è nel complesso piacevole, con descrizioni originali e qualche piccola imperfezione che comunque non disturba la lettura.

Consigliato a chi cerca una storia d’amore difficile con leggeri toni dark, condotta con intelligenza e non esente dalle sorprese. Una storia che parla di rinascita, di nuove occasioni, di libertà di essere se stessi, abbandonando la paura.

Non consigliato ai deboli di cuore (Veronica Deanike non ha paura di spaventare il lettore) e chi è turbato dalla violenza fisica e psicologica e dalle atmosfere strazianti del dolore di ragazzi non amati, picchiati, offesi nel corpo e dell’anima.

Senza dubbio un libro coraggioso, che ha la forza di andare contro le convenzioni e trascinarti all’interno di una narrazione dura e impietosa come la vita.

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Recensione a cura di: Lucrezia

Editing a cura di: Tayla

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