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Recensione in anteprima: “Nei Tuoi Occhi – Serie Mates #3” di Cardeno C.

Cresciuto per diventare l’Alfa del branco di Yafenack, Samuel Goodwin dedica la sua vita a studiare le leggi dei mutaforma, a rendere il proprio corpo più forte e ad apprendere nozioni da suo padre. Ma nonostante tutti i suoi sforzi, Samuel non riesce a rapportarsi con le persone, comprese quelle che dovrebbe guidare.
Quando incontra Korban Keller, il figlio dell’Alfa del branco vicino, reagisce in maniera emotiva invece che intellettuale per la prima volta nella sua vita. Si sente infastidito da come il mutaforma lo destabilizza e così, prima cerca di intimidirlo e poi lo evita disperatamente. Ciò che non riesce a fare, però, è dimenticare i caldi occhi di Korban, il suo sorriso e la sua personalità solare.

Quando una battaglia tra i loro padri finisce tragicamente, Samuel fatica a condurre il branco mentre Korban tenta di sfondare le sue barriere emotive.
Due uomini molto diversi con un passato tumultuoso devono superare sfide che arrivano da ogni dove e riuscire a guardare oltre le regole della loro società per rendersi conto di essere destinati l’uno all’altro.

I veri compagni erano eccezionalmente rari. La maggior parte dei mutaforma incontrava un altro mutaforma e lo sceglieva come compagno. Si univano ancora e ancora, permettendo così all’uomo di mantenere la presa sulla sua umanità e liberando il lupo della femmina. Ma se un mutaforma aveva un vero compagno, non poteva farlo con altri. I veri compagni erano connessi completamente: anima e cuore, pelle e ossa. Potevano stare aggrappati a entrambe le loro forme solo legandosi l’un l’altro perché erano in effetti una cosa sola, due metà che dovevano unirsi affinché le loro vite fossero complete. Anche se non avevo mai incontrato una coppia di veri compagni, avevo letto di loro nelle scritture. Avere un vero compagno era considerata una benedizione, il più bel dono che un mutaforma potesse ricevere.”

Samuel ha sempre vissuto proiettato verso l’avvenire, pensando al momento in cui avrebbe dovuto prendere il posto del padre, e per questo ha sacrificato tutta la sua giovinezza. Nonostante questo, è ben lontano dall’essere pronto a prendere il comando del branco, non ama essere toccato, appare sempre distante e tende ad allontanare la gente con il suo modo di fare riservato. È come un musicista che si allena costantemente e, pur in possesso di una tecnica magistrale, non riesce a infondere sentimento nella sua musica, e poco importa che sia una vera e propria enciclopedia vivente di leggi e regole riguardanti i branchi. Oltre a questo, da tempo tenta di nascondere le sue costanti difficoltà nel ritornare in forma umana dopo ogni mutazione, terrorizzato di poter deludere il padre che adora. Problema che all’Alfa non è certo sfuggito, ma non è insolito, e capita spesso avvicinandosi all’età adulta; tutto dovrebbe potersi risolvere creando un legame con una lupa, ma per Samuel questo non è possibile. Oh, ha tentato più volte di farlo, andando lontano da casa in modo che nessuno venisse a sapere dei suoi fallimenti, ma tutto è stato inutile; il suo corpo così forte e allenato non ha mai collaborato. Ora, però, questi problemi passano in secondo piano: suo padre è stato sfidato dall’Alfa di Miancarem e quello che avrebbe dovuto essere un combattimento facile si trasforma in una tragedia. Samuel, pieno di dolore, è deciso a vendicarsi pretendendo un tributo dal branco e, in questo modo, si trova ancora una volta di fronte al ragazzo che ha tentato di evitare per anni, a causa delle sensazioni inarrestabili che gli procura.

Lui e Korban si sono incontrati più volte negli anni passati, ma Samuel ha sempre provato sentimenti contrastanti per lui. Da una parte, ne ammira la capacità di essere in grado di farsi amare da tutti e risultare simpatico, dall’altra, ogni volta che sono stati insieme si è sentito a disagio. Ora è suo prigioniero, ma non era lui che Samuel voleva. Incapace di decidere cosa fare, temendo di perdere la stima del suo branco, che ha visto nella pretesa del tributo una prova della sua forza, Samuel si troverà incapace di resistere all’attrazione che prova per Korban, e solo una telefonata, fatta in un momento di disperazione, gli farà finalmente intravedere la verità. Ma altre battaglie attendono i due giovani Alpa.

Ho amato questi due ragazzi. Korban per quel suo quieto aspettare, lui che ha sempre saputo come stavano le cose, ma non ha mai fatto niente per indurre Samuel a vedere la verità. Ha lasciato che il giovane ci arrivasse con i suoi tempi, nonostante Samuel si sia rivelato più zuccone del previsto. Ho amato Samuel per le sue debolezze, quel suo credersi un fallimento nonostante tutto l’impegno profuso, mortificato per un sentimento che non può impedirsi di provare e che non capisce, ma anche pieno di coraggio e con così tanto amore chiuso nel suo cuore. Insieme sono una coppia dolcissima e Samuel, finalmente, sarà in grado di agire con il cuore, oltre che con la sua intelligenza e cultura, pronto anche a diventare una furia quando vedrà minacciato ciò che ha di più caro. In questo terzo libro ci sono accenni anche ai protagonisti dei libri precedenti e Zev ha un piccolo ma importante ruolo nell’aiutare Samuel. Non è il libro della serie Mates che ho preferito, ma ha personaggi davvero belli e una trama intrigante corredata da due “cattivi” davvero odiosi, che il lettore non vede l’ora di vedere sconfitti. E, come sempre, Cardeno è riuscito a emozionarmi con la sua scrittura bella e scorrevole e i suoi meravigliosi mutaforma.

A cura:

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Lucia63 4.5

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