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Recensione: Addomesticato di Kora Knight

Serie: The Courtside King Duology vol.1

Titolo: Addomesticato

Serie: The Courtside King Duology vol.1

Autore: Kora Knight

Genere: Contemporary sport romance MM

Editore: Quixote Edizioni

Data di pubblicazione: 22 dicembre 2023

Età di lettura consigliata: +18

La serie The Courtside King Duology è composta da:

  • Addomesticato vol.1
  • Claimed: The Courtside King Duology, Book 2 (inedito in Italia)

Quando le aspirazioni e la passione si scontrano, Breck si ritrova su un campo di gioco che non si sarebbe mai aspettato.

Senza rivali nel basket universitario, come playmaker prodigio, Breck Harland si è decisamente guadagnato il titolo di Re del campo. In città è una vera e propria celebrità e la sua reputazione con le donne rafforza una facciata che è determinato a proteggere. Nessuno, nemmeno il suo migliore amico, sa che è bisessuale.

Poi entra in scena il Gran Maestro Kai Nakado, l’unica persona non impressionata dall’aura imperiale di Breck.

Quando Breck si iscrive al suo corso di arti marziali, Kai mette subito in chiaro che trova il suo nuovo studente arrogante, impulsivo e poco concentrato. A ogni scambio, la loro chimica conflittuale si intensifica e Breck si ritrova non solo arrabbiato e frustrato… ma inspiegabilmente eccitato. Un’eccitazione che si fa ancora più forte quando Kai lo introduce all’arte del bondage con le corde, che dimostra di saper eseguire anche meglio delle arti marziali.

Nelle mani di questo esperto dominatore, il tenue controllo di Breck minaccia di sfuggirgli di mano e le cose che pensava di volere, improvvisamente non sono più così chiare. Se non sta attento, Kai lo farà deragliare completamente, un rischio che non può permettersi se vuole arrivare tra i professionisti.

Potrà fermare ciò che è già in movimento o Kai riuscirà a domare l’irraggiungibile re?

Attenzione: la storia non è autoconclusiva, poiché è suddivisa tra due libri.

 

 

Kai è un maestro di Taekwondo, e nel tempo libero insegna lo Shibari, una disciplina bondage, in un club BDSM. Mostra nello sguardo l’intensità e la compostezza di chi è consapevole del proprio corpo, dei propri gesti, della propria capacità. Una figura solida, matura, che sa stare “dentro” le situazioni senza imbarazzo.

Breck è un universitario che risiede nello stabile di una confraternita in cui ogni notte è una festa. È bisessuale, ma ha esplorato poco la predisposizione al maschile, preferendo le facili conquiste femminili, molto disponibili per un asso del basket che confeziona successi uno dopo l’altro. La sua grande abilità sportiva e la popolarità hanno alimentato un carattere vanitoso e pompato la naturale arroganza giovanile. 

Incrociare una fiamma viva come Kai lo destabilizza. Se ne sente attratto e cerca di impressionarlo, ricercando in lui rispetto e aspettandosi il visibilio a cui le ragazze lo hanno abituato, ottenendone invece un atteggiamento di sufficienza e imperturbabile. Breck non è abbastanza sicuro della propria sessualità per poter giocare al gioco di seduzione con un uomo così intenso, e il suo atteggiamento naturale, una volta che la sua istintività viene braccata e messa a disagio dal Dom, è quello di scappare, evitando una situazione troppo complicata.

Il Maestro tirò indietro il braccio. «Concentrati.» Breck si accigliò. Si stava concentrando. O comunque ci stava provando. In sua difesa, il partner gli stava rendendo la cosa parecchio difficile. Da vicino, il suo fascino era davvero potente, ma anche un po’ intimidatorio, non avrebbe mentito al riguardo. Il modo in cui incombeva su di lui come un gatto selvatico, sempre pronto a balzare sulla preda. Il modo in cui lo scrutava, come se quegli occhi potessero vedere fin dentro la sua anima. E quella voce, che continuava a emanare calma, ma che in qualche modo gli usciva come un ruggito. Seducente, ma minacciosa. Una sfida e una minaccia insieme. Ne era attratto e stressato allo stesso tempo.

Le personalità dei ragazzi sono così diverse da rendere difficile a Breck, così impulsivo, comprendere l’atteggiamento di Kay, molto più pacato, riflessivo, contenuto ed enigmatico. 

Si verificano quindi molte incomprensioni, e l’orgoglio che entrambi provano, così come le loro paure nascoste, li portano a scontri continui. Ogni volta che si vedono non fanno altro che dirsi le cose sbagliate, vuoi perché impacciati, vuoi per provocare volutamente, o semplicemente come effetto della negazione di una tensione attrattiva potenzialmente esplosiva.

Breck odia essere sottovalutato e rifiutato, è alla ricerca di approvazione, rispetto e apprezzamento (se non venerazione) per i propri meriti e successi.  Nonostante sia ovvio che vi sia attrazione reciproca, continua a negarla: non è mai stato dichiarato, non ha mai avuto relazioni con uomini, e Kay lo mette ogni volta a disagio, lo deconcentra e lo allontana dai suoi obiettivi professionali e di carriera.

Kai, in effetti, si sforza di non riconoscere all’altro un valore che non si è guadagnato, intenzionato a mantenerlo su un piano di parità, se non addirittura di sottomissione in quanto suo allievo, considerandolo un ragazzino con un complesso di superiorità. Teme di rimanere di nuovo ferito come in passato, di venire messo in secondo piano, oscurato dall’ambizione, dalla supponenza di un partner che non sa dargli il giusto valore. Pur essendo più maturo, trova divertente prende un po’ in giro Breck e farlo scendere dal piedistallo, stuzzicarlo, metterlo a disagio, perché non è più intenzionato a farsi trattare male da un ragazzo arrogante e pieno di sé. Tra l’altro, l’abilità nel bondage lo rende molto intuitivo e capace di comprendere al volo la comunicazione non verbale, quindi sa come toccare i nervi scoperti e trovare i momenti giusti per dare la spinta decisiva per far perdere all’altro l’equilibrio, per spingerlo a reagire in modo esplosivo. Lo punzecchia, lo stimola, lo sollecita ad arrabbiarsi, non gli rende le cose facili perché tenta in questo modo di allontanarlo, di vendicarsi di atteggiamenti analoghi vissuti con il suo ex. Non vuole assecondare un’attrazione o qualsiasi cosa stia nascendo con un ragazzo troppo immaturo, troppo arrogante, troppo giovane.

Kai scrollò le spalle. «La mia offerta di lezioni private è ancora valida.» Breck strinse la mascella. «Perché? Per mandarmi di nuovo su di giri e poi prendermi in giro come hai fatto in passato?» Tutta quella giocosità abbandonò Kai. «È questo che pensi? Che ti stessi prendendo in giro?» Breck ridacchiò beffardo. «In quale altro modo avrei dovuto prenderla?» «Forse nel modo in cui è stata intesa.» Il suo sguardo era intenso. «Non ti stavo prendendo in giro. Ero euforico, per il tuo desiderio. Per il fatto che mi volessi tanto quanto io volevo te.»

Gli sviluppi sono piuttosto lenti e accompagnati da dilemmi interiori, ci si crogiola molto sui dettagli e forse con un po’ di impegno la dilogia avrebbe potuto rimanere in un volume unico. In ogni caso le caratterizzazioni sono molto affascinanti, molto intense. Troviamo moltissima tensione sessuale trattenuta, che viene convogliata in rabbia, ostilità, affronto, lesa maestà. Il focus rimane Breck e il percorso che lo porta a voler sperimentare l’altro lato della sua bi-sessualità, esperienza che porta con sé il problema del coming-out, specie in un contesto familiare carico di aspettative e in quello sportivo piuttosto omofobo.

Se ci si approccia alla lettura allettati dal kink del bondage, vorrei specificare che l’arte dello Shibari rappresenta solo una deliziosa ciliegina sulla torta rispetto a un romanzo che si inquadra più come sport romance, in cui ambizioni, popolarità, pressioni per ottenere risultati, eccellenza e messa in gioco della fisicità sono senza dubbio un elemento   centrale. I kink per le preferenze sessuali rappresentano un interessante elemento di caratterizzazione per Kai (il gran maestro imperturbabile e intenso, capace di non farsi toccare dagli spintoni di Breck per farsi notare e dai tentativi di impressionarlo), che si inseriscono solo una volta affrontato il tema della sessualità di Breck, praticamente neofita nelle relazioni con gli uomini.

Qualcosa balenò negli occhi di Kai. «Che altro?» Breck incontrò il suo sguardo, all’improvviso diffidente. «Completamente indifeso.» «Mmm.» Kai inclinò la testa e lo guardò. «Mi hai detto che ti fidavi di me.» Il cuore gli batteva per il nervosismo, e Breck deglutì. «Mi fido.» «Quindi credi che ti terrò al sicuro.» Lui ci pensò su. Non sapeva perché, ma era certo che Kai lo avrebbe fatto. «Sì.» Le ciglia di Kai si abbassarono. Così come la sua voce. «E come ti fa sentire questo? Sapere che, mentre sei sotto le mie cure, non permetterò che ti accada nulla di male.» Il battito cardiaco gli accelerò mentre rifletteva sulla sua domanda. «Apprezzato?» offrì dolcemente Kai. «Amato?» Qualcosa nel profondo del suo petto si ammorbidì, una scintilla di desiderio prese vita come non aveva mai sperimentato prima. «Sì.» Breck annuì, la sua voce era appena un rantolo. 

Piccola annotazione: ho diverse perplessità sul fatto che un campione di basket possa continuare a collezionare risultati da NBA pur passando le serate a ubriacarsi. Se questo rispecchia davvero le università americane, probabilmente i ragazzi escono laureati ma con seri problemi di alcolismo e dipendenze. Spero che l’argomento venga adeguatamente affrontato nel prossimo libro, perché il messaggio che passa non è proprio sano né realistico.

Hot 🔥assaporato e intenso
Sentimento ❤️: tensione tra maschi alfa

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