Recensione: Hitched and Ditched di Liz Jacobson

Lei costruisce storie d’amore. Lui le distrugge. Quando le loro attività concorrenti si affrontano dall’altra parte di Main Street, è garantito che volino scintille.

Dieci anni dopo essere stata lasciata all’altare, l’agenzia di incontri di Zoe Miller è l’orgoglio di Evergreen Falls con un tasso di successo del 95%. Si è ritagliata la vita perfetta, se non si comporta la sua vita amorosa inesistente e il fatto che ordina alfabeticamente il suo porta spezie.

Ryan Hayes aiuta le persone a porre fine alle relazioni con dignità. Quando torna nella sua città natale e apre la sua consulenza sulla rottura proprio di fronte all’ufficio di Zoe, non sta solo affrontando il suo errore passato, lo sta guardando in faccia ogni mattina. Non ha mai detto a Zoe il vero motivo per cui se n’è andata, e ora la loro rivalità professionale sta riaccendendo sentimenti che sarebbe meglio tenere sepolti.

Quando il partner perfetto di Zoe inizia a cercare i servizi di Ryan, fanno una scommessa accesa: lei gli troverà il suo partner ideale per dimostrare che l’amore esiste e, se ci riesce, lui chiuderà la sua attività. Ma mentre collaborano con riluttanza, le loro filosofie opposte iniziano a completarsi anziché entrare in conflitto.

Con l’intera città che osserva la loro seconda possibilità, scopriranno che alcuni abbinamenti non sono perfetti sulla carta, ma perfettamente imperfetti nella realtà. Nelle domande di cuore, a volte gli abbinamenti migliori sono quelli per cui vale la pena lottare… anche quando sei stato sposato e abbandonato in passato.

Bentornate Fenici, oggi non posso che consigliarvi il libro Hitched and Ditched, della fantastica Liz Jacobson, autrice che mi ha piacevolmente stupita per la sua capacità di tessere storie che bussano al cuore e  che lì  rimangono in  pianta stabile. 

La narrazione è fluida, scorre e trasporta il lettore da un capitolo all’altro con dovizia verso la destinazione finale, che questa possa essere lieta o meno non è dato saperlo. 

Di emozioni più o meno buone è permeata la storia, lasciandosi scoprire a poco a poco , grazie anche all’utilizzo del doppio punto di vista che permette l’immedesimazione istantanea del lettore, che rivive sentimenti e fatti senza distrazione.

La matchmaker perfetta. Nessuno deve sapere che non ho un appuntamento da tre anni. O che l’ultimo uomo che ho amato mi ha lasciata all’altare. 

Che cos’hanno in comune? Nulla. Lui per vivere distrugge l’amore che un tempo univa delle coppie, lei dà vita a un nuovo amore. L’equilibrio funziona ed è  questo l’importante, non importa che tempo addietro loro stessi fossero uniti da un sentimento tanto forte da immaginare una vita insieme. Adesso sono costretti a condividere il medesimo isolato, in quanto, per uno scherzo del destino, due agenzie tanto diverse e in conflitto tra loro sono l’uno di fronte all’altra. A dividerli solo una strada, dieci anni di silenzio e molte domande senza alcuna risposta… Buoni propositi ed equilibri instabili caratterizzano il rapporto tra i protagonisti, che regalano risate ed emozioni senza risultare forzati  e irrealistici. 

Due facce della stessa medaglia, che si fronteggiano attraverso la Main Street. 

Dialoghi vivaci e situazioni spumeggianti fanno da contorno a una storia esaltante, che incanta e appassiona. I protagonisti, schierati su fronti opposti, rendono alla grande nel contesto di una piccola cittadina, in cui tutti sanno tutto e nessun segreto resta tale molto a lungo. Con uno stile semplice e una narrazione coinvolgente la Jacobson colpisce il lettore e lo trattiene fino alla fine.