Recensione: “Teach me” di Margherita Fray
Morgan Williams non crede ai suoi occhi quando vede entrare in aula un nuovo professore di Letteratura Inglese al posto della sua adorata Mrs. Tutcher. Chi è? E perché ha osato sostituire la sua professoressa adorata? Non importa quanto lui sia sexy, bellissimo, assolutamente attraente e persino intelligente, lei non proverà mai simpatia per uno del genere, che potrebbe di certo fare il modello, ma non l’insegnante. Cameron Wilde ha gli occhi più azzurri che Morgan abbia mai visto, recita Shakespeare a memoria, lui sa scherzare con gli alunni, sa essere insolente con classe, e si rivela più capace di quanto lei si aspettasse, perché Cameron Wilde è speciale e si avvicina pericolosamente al suo uomo ideale, ma è un professore, il “suo” professore, e una ragazza all’ultimo anno di superiori non può innamorarsi di un docente. Questo non è possibile.
Premessa: non sarò negativa, ma di certo non si sprecheranno le lodi.
Morgan, studentessa brillante con il giusto mix “inesperienza-sensualità”, due amiche del cuore, una famiglia che si preoccupa per lei ma non invadente e che non ostacola i suoi sogni, incontra il supplente figo e ovviamente è l’unica che non lo apprezza non facendo nulla per nascondere la sua ostilità, anzi! Dice cose e tiene comportamenti che, in un qualsiasi istituto, ti farebbero finire dritta in presidenza, ma lì no! Forse perché è una scuola privata…
Cameron Wild – Cam – rimane affascinato dall’intelligenza, dal carattere e dalla forza della sua alunna. Anche Morgan non può negare una certa attrazione che avrà libero sfogo quando, il suo insegnante, cesserà il suo incarico, nonostante non siano mancate insinuazioni aperte da parte dei compagni (anche queste tutte rimaste impunite).
I due avranno una storia e, con qualche difficoltà, anche un lieto fine. Non trovo nulla di significativo da segnalare.
Non amo molto questo tipo di storie perché, ne sono convinta, non ho ancora letto LUI, il libro giusto, quindi anche questa volta ci ho provato. Non mi sento di bocciarlo in pieno perché la storia è scritta in modo fresco e divertente e la scrittura è scorrevole, ma la storia in sé non mi ha colpito.
Morgan, la nostra protagonista…Va bene che ha solo 18 anni, ma santa pazienza! Ti potranno venire dei dubbi sul fatto che il tuo ragazzo sia gay solo perché, in una recita scolastica, ha dovuto baciare un ragazzo?? Io ci ho provato a pensare ai miei 18 anni, non è passato un secolo, ho doppiato la cifra da qualche mese…Eravamo tutte ragazzine, ci sentivano donne, ma non così!
La trama risulta un po’piatta, mi aspettavo qualche difficoltà materiale dettata dal ruolo dei due, qualche scenetta “scabrosa”, mentre le uniche difficolta sono le fisime di lei. I protagonisti hanno una storia quando lui non è più il suo supplente, quindi tutti sono tranquilli e beati (professori della scuola compresi), gli unici intoppi, se così vogliamo chiamarli, sono le ex e le amiche di letto di lui che, va da sé, sono inezie.
Il libro è molto teen, sia per il contenuto che per lo stile di scrittura. Un appunto all’autrice: variare le metafore. Nel libro sono usate diverse volte solo due metafore “coraggiosa come un topolino davanti a un leone” e “uno scoiattolo in un negozio di noccioline” più tutti gli altri accenni ai roditori! Quanti topi e pantegane varie ci devono essere in un libro??
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