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Recensione: Notte Blu – Serie: Blue Mountain vol.1 di Tess Thompson

 

 

 

Titolo: Notte Blu

Serie: Blue Mountain vol.1

Autore: Tess Thompson

Genere: contemporary romance

Target età: +16

Editore: Self publishing

Data di pubblicazione: 20 settembre 2022

 

  1.  Notte Blu
  2. Luna Blu
  3. Blue Ink
  4. Blue String
  5. Blue Twilight

Lei, da poco divorziata, è in cerca di un nuovo inizio. Lui, vedovo, ha un passato travagliato. Risolvere l’omicidio del fratello di lui li porterà a trovare una seconda possibilità in amore?

Dopo il tradimento del marito, Blythe Heywood è costretta a ricominciare. Quando trova un foglietto con il numero di telefono dell’uomo da cui si era allontanata anni prima, non resiste alla tentazione di seguire “la strada non presa”.

Un viaggio verso l’ignoto che potrebbe guidarla verso il suo vero destino, o la rivisitazione di un passato che metterà a rischio il suo futuro?

I lettori del primo libro della serie Blue Mountain di Tess Thompson, autrice bestseller di USA Today, si troveranno a fare il tifo per due personaggi amabili e complessi, impegnati a esplorare verità dolorose per accettare una seconda possibilità e imparare ad amare dopo una perdita.

 

 

Notte Blu è il primo volume della serie Blue Mountain che narra le vicissitudini dei fratelli Lannigan. I primi due protagonisti sono Blyte Heywood e Kavan Lannigan. 

Posso dire di aver trovato una sintonia con la protagonista fin dalle prime pagine, complice la sua età molto vicina alla mia, ma anche per gli eventi che lei racconta e che purtroppo si verificano spesso nella quotidianità. Per Blyte non è un periodo facile, si ritrova dopo i quarant’anni senza lavoro, madre single e con un grande rammarico: aver rinunciato all’unico uomo con cui si sentiva viva. Come sta adesso Blyte? È stata abbandonata dal marito per una donna più giovane, bloccata nel suo status di madre, non più moglie, nonostante adori le sue figlie. Spinta dalla sorella, alla fine si decide a inseguire il suo sogno: trovare LUI, ossia colui che dopo tantissimi anni non ha mai dimenticato. Così si ritrova in un paesino sperduto nello stato di Idaho, Peregrine. 

Nonostante la sua insicurezza iniziale, accompagnata da Belinda Orso (il peluche della figlia minore) incomincia la sua ricerca delle seconde possibilità, dell’amore, della sua vera identità. 

A Peregrine non trova Finn Lannigan, ma suo fratello Kavan, vedovo con una figlia adolescente diciottenne e tutte le problematiche che ne derivano. All’inizio Blyte mi è sembrata insicura, tormentata, ma alla fine la Thompson riesce a renderla una donna forte, decisa, sensibile, piena di amore. 

Non di meno è Kavan, che riesce sconfiggere le sue paure e i suoi dubbi, trovando la forza per affrontare la verità. Sicuramente avere a fianco una donna che gli dona la sua totale fiducia è di grande aiuto. 

“Dare fiducia era una scelta. Scegliere di fidarsi era un rapporto intimo. (…) Non avevo mai permesso a nessuno di farsi proteggere da me in quel modo, senza essere giudicata, senza secondi fini o altro, se non il mio innocente desiderio di dargli qualcosa di me. E in quello spazio di intimità desideravo una sola cosa: confortarlo, fargli capire che gli credevo, dargli l’attimo di pace concesso dal potere della mia compassione, della mia comprensione, del mio cuore stanco.” 

L’autrice è molto brava, riesce a creare situazioni, suspense, ambientazioni spettacolari, è una artista dei sentimenti. Ha l’abilità di  far risaltare le sfumature delle emozioni e rispetta le vulnerabilità dei due protagonisti creando ambientazioni grandiose sincronizzate con le loro paure, sofferenze, felicità.  

“Quando ci toccammo non ci fu l’esplosione di passione che si sperimenta durante gli anni della giovinezza. No, quello era molto più di un semplice viaggiatore che dopo chilometri e chilometri di strada buia, senza neanche l’illuminazione delle stelle o il luccichio di una candela alla finestra, vede l’insegna ‘aperto’ di una locanda. Quel tocco era la luce alla finestra, lo spicchio di luna tra le nuvole, il silenzio dopo il solitario bubolare di un gufo.  Per questo, gli circondai il collo con le braccia e lui mi appoggiò le mani sui fianchi e disse: «A volte respirare fa male».”  

Non si tratta di una banale storia d’amore, c’è il racconto di dolorosi segreti, dell’estensione dei sentimenti, dell’accettazione del passato e del destino che porta a vivere il presente.     

È stata una lettura che ho apprezzato tantissimo e mi ha toccato il cuore. Ho trovato nelle sue pagine l’imperfezione della vita in generale e la forza dell’amore costruita intorno ai personaggi e a un insieme di elementi particolari: una adolescente problematica, una sensitiva stravagante, una città pittoresca, una famiglia eccentrica…

Consiglio questa lettura a tutti i sognatori ma soprattutto a chi non crede nell’amore e nelle seconde possibilità. Forse vi farà cambiare idea. 

 

 

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