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Recensione: Il lord prende moglie – Serie Penhallow volume 2 di Lisa Berne

 

 

Titolo: Il lord prende moglie

Serie: Penhallow volume 2

Autore: Lisa Berne

Genere: Romanzo Rosa Storico

Editore: Sperling & Kupfer

Data di pubblicazione: 24 Maggio 2022

 

Potete baciare la sposa

Il lord prende moglie

Dopo aver presenziato a settantuno matrimoni, seppure mai in qualità di sposa, Fiona Douglass ormai ha perso le speranze di trovare l’amore, tanto più che l’uomo di cui è innamorata è convolato a nozze con la sorella minore. Di certo, non crede di trovare un marito in Alasdair Penhallow, il laird – così vengono chiamati i lord in Scozia — del castello di Tadgh, dove, a differenza delle altre pretendenti desiderose di conquistare lo scapolo più ambito in circolazione, la ragazza si reca di malavoglia.
Dal canto suo, Alasdair, costretto a sposarsi a causa di un antico decreto, è tutto meno che entusiasta all’idea di concludere i suoi giorni da libertino. Eppure, quando posa gli occhi su Fiona, bellissima, arguta e irriverente, il suo cuore ha un sussulto.
Il piano del laird era un matrimonio di convenienza; l’amore e la passione gli faranno cambiare idea?

Tremate lettori perché Fiona Douglass è il terrore di tutte le famiglie basate sul patriarcato e sul maschilismo, l’incubo di ogni uomo che considera la docilità e la sottomissione doti fondamentali in una donna e indispensabili per una moglie.

Quanto potevano essere forti e totalizzanti questi concetti nella Scozia del 1800? Direi talmente tanto da farci tirare un bel sospiro di sollievo per aver avuto la sorte di nascere nella “parte fortunata” del mondo e in un tempo in cui, seppur ancora con notevoli difficoltà, la parità dei sessi pare un concetto sufficientemente affermato.

La nostra protagonista è un bel peperino, la primogenita di un capo clan delle Highlands interessata più alla gestione della servitù e del bestiame, che ai merletti e al ricamo.

Sarà per il suo carattere spigoloso, per la lingua affilata o per l’intelligenza e la scaltrezza che non ha voglia di nascondere, ma alla veneranda età di ventisette anni Fiona non è ancora sposata, con grande rammarico del padre.

Quando, contro la sua volontà, la nobildonna si trova a “concorrere” per diventare la moglie del laird del castello di Tadhg, Alasdair Penhallow, è costretta ad ammettere che forse il matrimonio può essere anche qualcosa in più di doveri scomodi e comandi a cui sottostare.

Fenici, ho poco o nulla da recriminare a questo romanzo.

È una favola d’amore raccontata con una chiave molto ironica, ricca di momenti simpatici ma anche di passione. Alasdair e Fiona sono due protagonisti dal carattere forte, che intrattengono il lettore con battibecchi e scontri di volontà, ma al contempo ci regalano una storia in cui il sentimento cresce in maniera lenta e ponderata. Abbiamo un giusto mix di romanticismo, erotismo e ironia… elementi che non stonano mai.

Dalle pagine emerge il notevole lavoro di analisi che l’autrice ha svolto sui suoi personaggi, in particolare su Fiona. Gli atteggiamenti, le decisioni e le reazioni delle varie figure vengono scandagliate e analizzate con cura, ciò non sempre accade nei romanzi rosa dove a volte la caratterizzazione di protagonisti e comprimari pecca un po’ di superficialità o di ovvietà.

Certo non aspettiamoci un saggio freudiano, stonerebbe totalmente con i canoni del genere, che invece il libro rispetta totalmente.

L’unico piccolissimo difetto che ho notato è stato l’epilogo un po’ accelerato. Il punto di svolta arriva grazie a un movente un po’ debole e “il vissero per sempre felici e contenti” si concretizza in maniera un po’ semplicistica. Che posso farci se amo le storie travagliate? ☺

In sostanza, trovo che Il lord prende moglie sia un’ottima “lettura relax”, un bel libro da poter gustare sulle spiagge calde sognando la frescura delle Highlands e sexy scozzesi muscolosi.

P.s. Vi ho detto che Alasdair ha degli splendidi capelli rossi? Adoro questo dettaglio.

 

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